Prospetto parziale di altare

Montano, Giovanni Battista (attribuito)

Prospetto parziale di altare

Descrizione

Autore: Montano, Giovanni Battista (attribuito) (1534 ca.-1621)

Cronologia: ca. 1570 - 1621

Tipologia: disegno

Materia e tecnica: carta/ grafite/ inchiostro a penna/ acquerellatura

Misure: 275 mm x 407 mm

Descrizione: disegno che conserva tracce della preliminare costruzione a grafite è eseguito con inchiostro bruno a penna utilizzando tiralinee, compasso e mano libera nelle parti ornamentali; le ombreggiature e i dettagli sono precisati con acquerellature di inchiostro bruno; il supporto sul quale è tracciato è di carta avorio

Notizie storico-critiche: Nell'"Indice de due Tomi d'Intagli Tempietti ed altro", relativo ai tomi V e VI e compilato dal collezionista Giacomo Sardini, il disegno viene iscritto nel paragrafo "altari diversi" con la definizione "40. a quattro colonne". Il foglio è attribuito a Giovanni Battista Montano da Valeria Pracchi (1991, 2a parte) su segnalazione di Anna Bedon. Il disegno mostra la metà sinistra del prospetto di un altare con struttura molto semplice nella parte basamentale. Ai lati della pala d'altare dal profilo superiore sagomato e soprastante timpano curvilineo, si impostano due colonne corinzie nel cui breve intercolumnio è collocata una statua raffigurante un angelo. Al di sopra della trabeazione la composizione è limitata alla parte centrale, e si articola in due campate: quella laterale, più bassa, è delimitata da due lesene che inquadrano una statua, ed è collegata con una voluta alla campata centrale più alta. Quest'ultima presenta una nicchia con la statua della Vergine con Bambino, sormontata da un timpano triangolare. La composizione rimanda ai numerosi esempi rintracciabili nella produzione di Montano, in parte pubblicati nel 1625 da G.B. Soria nell'opera "Diversi ornamenti capricciosi per depositi o altari". Va comunque fatto presente che, sebbene sia evidente la relazione tra le soluzioni pubblicate e gli altari raffigurati nei fogli conservati oltre che a Milano (Collezione Sardini Martinelli inv. 5,46; 5,47; 6,24; 6,31; 6,39; 6,84; 6,87; 6,145; 6,147) anche a Madrid (Biblioteca Nacional, inv. AB 882, 894), questi sono assegnabili ad una fase precedente. Nei disegni sono riscontrabili certi arcaismi che non si ritrovano più nelle incisioni pubblicate (Rodriguez Ruiz 1991, pp. 97-98).

Collocazione

Milano (MI), Civiche Raccolte Grafiche e Fotografiche. Gabinetto dei Disegni

Credits

Compilazione: Resmini, Monica (2010)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).