Voluta del capitello ionico

ambito romano

Voluta del capitello ionico

Descrizione

Ambito culturale: ambito romano

Cronologia: 1600 - 1624

Tipologia: disegno

Materia e tecnica: carta/ grafite/ inchiostro a penna

Misure: 178 mm x 249 mm

Descrizione: disegno eseguito a grafite e inchiostro bruno a penna utilizzando tiralinee e compasso; il supporto sul quale è tracciato è di carta avorio

Notizie storico-critiche: Il foglio raffigura la voluta del capitello ionico con la determinazione dei centri all'interno dell'oculus.
Nella Collezione Sardini Martinelli di Milano, sono presenti altri due disegni relativi a questo tema: invv. 6,142a verso e 6,17 verso, che testimoniano dell'interesse nei confronti del metodo di tracciamento di questo elemento. L'individuazione di una formula esatta per la costruzione della voluta ionica aveva impegnato a fondo gli architetti del Rinascimento, che cercavano di sopperire alla mancanza di indicazioni in merito nel testo vitruviano. Quest'ultimo infatti si limitava a descrivere il solo svolgimento esterno della voluta. Leon Battista Alberti prima del 1450 aveva codificato un metodo costruttivo prendendo a modello un capitello del teatro di Marcello. Analogamente fece Serlio prima del 1537, mentre Dürer nel 1525, costruì la spirale attraverso l'individuazione di punti. Solo nel 1540, con Giuseppe Porta Salviati, si avrà la prima voluta costruita secondo il metodo di Vitruvio basato su archi di cerchio di raggi differenti, che costituirà anche la matrice del capitello ionico illustrato da Palladio nell'edizione di Barbaro del 1556 (Gros 2006, p. 29).

Collocazione

Milano (MI), Civiche Raccolte Grafiche e Fotografiche. Gabinetto dei Disegni

Credits

Compilazione: Resmini, Monica (2011)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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