Aluiggio Trezzo

ambito lombardo

Aluiggio Trezzo

Descrizione

Identificazione: Ritratto di Aluiggio Trezzo

Ambito culturale: ambito lombardo

Cronologia: post 1632 - ca. 1649

Tipologia: pittura

Materia e tecnica: tela/ pittura a olio

Misure: 118,5 cm x 207,5 cm

Descrizione: ritratto a figura intera ambientato

Notizie storico-critiche: Ritratto a figura intera ambientato.
Secondo l'iscrizione posta in calce al dipinto, Aluiggio Trezzo morì nel 1632 all'età di cinquantacinque anni. Nel 1597 venne nominato procuratore della famiglia De Leyva, ovvero gestiva i patrimoni di Virginia Maria (la famosa "monaca di Monza" manzoniana) e del fratello Giovanni, capitano della fanteria spagnola a Napoli (Pennati 1987, p. 62).
Con testamento del 12 luglio 1617 rogato dal notaio Giovan Battista Abbiate, Alvise de Codemaschi de Trezzo detto il "Perruccone" lasciò eredi per metà del suo patrimonio la Veneranda Fabbrica del Duomo di Monza e per l'altra metà l'Ospedale San Bernardo (Crespi / Merati 1982, p. 70). L'Ospedale di San Bernardo era l'istituzione che a quel tempo si occupava del ricovero degli ammalati nella città. L'unificazione delle istituzioni ospedaliere operata sotto il governo di Maria Teresa, per far fronte alla loro difficile situazione finanziaria (Colombo 2002, p. 23-24), giustifica la presenza del ritratto gratulatorio nella Quadreria del San Gerardo. Il nome del benefattore è inciso a caratteri dorati su una delle lapidi commemorative poste nell'atrio del vecchio edificio di Via Solferino. In assenza di una regolamentazione precedente, fu il Regolamento per le onoranze ai Benefattori del 1943/1945, a stabilire di "perpetuare la memoria dei benefattori dell'Ospedale" con l'incisione del nominativo, in nero o in oro, a seconda dell'entità della donazione, sottointeso che l'incisione in oro attesta una donazione più consistente (ADHSG 24/5).
La beneficenza di Aluiggio Trezzo fu onorata con un ritratto a figura intera, uno dei pochi esemplari in questo formato rimasti presso il San Gerardo dopo che dalla collezione furono scorporate le opere ritenute di pertinenza della Pia Casa di Ricovero, attualmente presso l'Opera Pia Bellani.
Il gentiluomo è abbigliato con ampie brache a sbuffo sotto il ginocchio e un largo bavero bordato da un merletto a punte stondate, mentre appoggia la mano destra sul fianco e con la sinistra stringe il cappello. Egli posa davanti al basamento di un imponente colonnato con balaustra marmorea che si apre su di un parco. La ricchezza dell'insieme testimoniano l'alto rango sociale del benefattore che doveva essere un cavaliere, per via della spada che s'intravede sotto il mantello.
Nell'abbigliamento l'abbandono del collo a lattuga, i capelli lunghi e la foggia del piccolo pizzo a 'mosca' ritagliato al centro del mento corrispondono al cambiamento della moda, avvenuto intorno al terzo decennio del secolo, quando l'influsso spagnolo fu progressivamente scalzato da quello francese (Butazzi 2002, p. 126). L'esecuzione del ritratto, quindi, si pone in pieno tra il terzo e il quarto decennio del '600.
L'importanza dell'impianto scenografico rimanda alla ritrattistica barocca milanese, di C. F. Nuvolone in particolare (Morandotti 2002, pp. 172-174) anche se l'autore non seppe elevarsi oltre l'attività di mestierante, come dimostrano la scarsa qualità espressa dal tessuto pittorico e, soprattutto, la difficoltà nell'articolazione della figura. I caratteri fisionomici accentuati mostrano consonanze con altri ritratti antichi della raccolta ospedaliera, imputabili in parte a vecchi restauri, come quello eseguito nel 1835 dal pittore milanese Sebastiano Storace.
Un documento dell'archivio storico dell'Ospedale c'informa, infatti, che il dipinto fu restaurato da detto pittore insieme ai ritratti di: Giò Batta Bugatto (INV. N. 131982), Dott. fisico Giulio Cesare Pessina (INV. N. 131984), Carlo Maria Casato (INV. N. 131988), Giò Paolo Casati (INV. N. 131990)), dietro il compenso di 45 lire austriache a effigie (ASHSG XIII, 774).

Collocazione

Provincia di Monza e Brianza

Ente sanitario proprietario: A.S.S.T. di Monza

Credits

Compilazione: Mantovani, Gabriella (2007)

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