San Gerardo

Abbiati Filippo

San Gerardo

Descrizione

Identificazione: San Gerardo attraversa il Lambro sul suo mantello

Autore: Abbiati Filippo (Milano, 1643-1715)

Cronologia: ca. 1690 - ca. 1699

Tipologia: pittura

Materia e tecnica: tela/ pittura a olio

Misure: 154 cm x 247 cm

Descrizione: pala d'altare raffigurante il Miracolo dell'attraversamento del Lambro compiuto da San Gerardo

Notizie storico-critiche: Pala raffigurante il Miracolo dell'attraversamento del Lambro compiuto da San Gerardo dei Tintori per soccorrere i malati isolati dalla piena del fiume. La forma centinata del dipinto e le sue dimensioni dichiarano una destinazione ecclesiastica, come pala d'altare; secondo le ricerche condotte da S. Coppa, infatti l'opera proviene in origine dall'oratorio di San Gerardo posto "nel primitivo recinto" della fondazione più antica (Coppa 2002, p. 117). L'opera è di proprietà dell'Ospedale San Gerardo - e come tale figura nell'Inventario Generale dell'Ospedale dal 1990 - poiché quest'istituzione, insieme all'Opera Pia Bellani, dopo le soppressioni napoleoniche fu il punto di raccolta delle opere d'arte dei Luoghi pii locali, in particolare San Gerardo, Santa Marta e San Bernardo (Coppa 2002, cit.).
Il Santo è raffigurato secondo l'iconografia tradizionale mentre attraversa il Lambro in piena sul suo mantello, per portare soccorso ai malati isolati sulla riva opposta. Uno degli angeli che lo assiste regge un ramo di ciliegie, che sono l'attributo distintivo di San Gerardo, da quando, in pieno inverno, ne avrebbe miracolosamente offerto un cesto ai Sacrestani di San Giovanni come ringraziamento per avergli permesso di restare a pregare fuori orario. Gerardo nasce a Monza tra il 1134 e il 1340 e muore nel 1207, dopo una vita spesa da laico per la cura e il soccorso dei malati. E' considerato il fondatore del primo ospedale della città, avendo trasformando la casa paterna, posta sulla riva sinistra del Lambro, presso il Ponte di Parazzo (ora San Gerardino), in un ricovero per i bisognosi di cure (Barzaghi I., pp.4-5). Canonizzato nel 1503, è, insieme a San Giovanni Battista, il santo protettore della città di Monza.
Il ritrovamento del dipinto e la sua attribuzione al pittore Filippo Abbiati sono avvenuti in tempi recenti per merito di S. Coppa (Coppa 1995, pp. 85-92), che ne ha anche curato il restauro. L'Abbiati è un pittore di formazione accademica che nella seconda metà del secolo s'impone a Milano con l'assunzione d'importanti committenze pubbliche, operando una "rivisitazione in chiave tardo barocca, eloquente e scenografica, della tradizione secentesca lombarda". Nella pala in esame la studiosa ravvisa come "il contrastato luminismo dell'Abbiati lascia posto a una gamma cromatica schiarita e morbida" sotto l'influsso delle esperienze di Sebastiano Ricci e del Legnanino (Coppa 1999, p. 276). Con la perduta pala di Moncalvo, che si trovava nell'antica chiesa di San Gerardo, questa tela / immagine costituisce il maggior apporto all'iconografia del santo del periodo barocco (Colombo 1992, p. 78).
Oltre a questa pala, presso la Quadreria si conserva un'altra tela di minori dimensioni raffigurante il medesimo soggetto (INV. N. 132012). Dai documenti d'archivio sappiamo che nel 1949 un dipinto raffigurante San Gerardo fu consegnato - insieme con gran parte dei ritratti dei Benefattori - al professor Ripa per l'allestimento della Galleria Civica presso la Villa Reale di Monza. Nel 1950 l'opera venne esposta nella IV sala della sezione dedicata al Museo Storico cittadino; allo stato attuale delle ricerche non ci è dato conoscere quale delle due opere omonime - tuttora presenti in Quadreria - dovette trovare spazio nella pinacoteca cittadina (ADHSG 90/14, 96 e 35).
Nel corso del 2008 il dipinto è stato trasferito dalla chiesa dell'Ospedale Nuovo in deposito al Museo del Duomo di Monza.

Collocazione

Provincia di Monza e Brianza

Ente sanitario proprietario: A.S.S.T. di Monza

Credits

Compilazione: Mantovani, Gabriella (2007)

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