Allegoria della Teologia

Bussola Dionigi

Allegoria della Teologia

Descrizione

Autore: Bussola Dionigi (1615 ca./ 1686), esecutore

Cronologia: post 1670 - ante 1673

Tipologia: scultura

Materia e tecnica: terracotta dipinta

Notizie storico-critiche: Le sette statue raffiguranti le Arti Liberali vennero commissionate a Dionigi Bussola il 17 maggio 1670, anno in cui fu chiamato presso l'Accademia Ambrosiana come professore di scultura. La loro stima fu eseguita nel 1673. Si trovavano inizialmente all'interno di nicchie nei lati meridionale e settentrionale (Latuada 1738, p. 105) del cortile porticato che nel 1823 venne coperto per essere provvisariamente utilizzato come Sala di Lettura, in attesa della realizzazione della nuova sala, l'attuale Sala Pio XI, completata nel 1923. Nel 1836 furono collocate sulla terrazza davanti al nuovo ingresso; da qui furono spostate nel 1923, per essere ricollocate nella nuova sala di lettura. In origine le otto statue erano poste su piedistalli in pietra d'Angera, donati dal conte Antonio Borromeo; erano diversi tra loro ed ornati da drappi e festoni; da alcune raffigurazioni (L'Ambrosiana 1923) sembra di distinguere anche le iscrizioni che identificavano le singole allegorie. Con il trasferimento nell'attuale Sala di lettura, l'architetto Annoni sostituì i piedistalli originali con altri in legno e collocò le statue davanti a colonne di marmo tigrato. In cima erano incisi i nomi delle singole Scienze, eliminati con il successivo restauro (1990-1997) della Sala di lettura. E' quindi oggi meno facile identificare le diverse allegorie. Le otto statue sono in terracotta; nel 1747 il doratore Caccia fu incaricato di dipingerli con una vernice bianca con finimenti dorati. Nel 1923 l'architetto Annoni le fece ricoprire di una lamina dorata. Nel corso di un successivo intervento, avvenuto nel 1965-66 ad opera dell'architetto Luigi Caccia Dominioni, le statue furono rivestite di uno strato di idropittura di un colore simile a quello della terracotta, nella volontà di riportarle ad una cromia simile a quella originale. Nel corso dell'ultimo intervento (1992-93) questa ridipintura è stata eliminata, mentre si è deciso di mantenere la doratura dell'intervento dell'Annoni.
Dal punto di vista stilistico, la critica ritiene che le otto statue sino statue realizzate all'interno dell'attività accademica del Bussola, e probabilmente come dimostrazione didattica per gli allievi. Questo spiegherebbe il livello qualitativo non eccelso delle opere e la minore dimestichezza da parte dell'artista nella lavorazione della terracotta (a detta del restauratore è in alcuni punti malcotta o addirittura cruda; vi sono inoltre parti bruciate e cavità).

Collocazione

Milano (MI), Pinacoteca Ambrosiana

Credits

Compilazione: Colombo, Silvia (2001)

Aggiornamento: Vecchio, Stefania (2002)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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