San Giuseppe con il Bambino

Reni, Guido (scuola)

San Giuseppe con il Bambino

Descrizione

Identificazione: San Giuseppe e Gesù Bambino

Autore: Reni, Guido (scuola) (1565-1642)

Cronologia: 1690 - 1710

Tipologia: pittura

Materia e tecnica: tela/ pittura a olio

Misure: 107 cm x 131 cm

Notizie storico-critiche: Il dipinto, che raffigura San Giuseppe e Gesù Bambino, con molto probabilità proviene dalla cappella del vecchio ospedale di San Giuseppe. Durante le ricerche in archivio sono emersi due inventari, uno datato 1833 e l'altro 1864, in cui si ricorda rispettivamente "1 quadro rappresentante S. Giuseppe con cornice antica" e "Quadro rappresentante l'effigie di S. Giuseppe" (Effetti mobili, febbrario 1833 - ottobre 1864 , in Archivio Storico della Congregazione di Carità e dell'Ospedale di S. Giuseppe di Busto Arsizio, b. 168 fasc. 1).
La tela finora non è stata oggetto di studi approfonditi: ricordata dal Pacciarotti in occasione della mostra "Il filo della memoria..." (Pacciarotti 2002, p. 35), non è stato ancora identificato l'autore ed è datata tra fine Seicento e inizio Settecento.
Se si osserva con attenzione il dipinto, che raffigura San Giuseppe e Gesù Bambino, si intuisce che deriva da un'opera di Guido Reni, di cui si conoscono varie repliche.
Una versione è conservata nella collezione Monti della quadreria dell'Arcivescovado di Milano (Brogi, Scheda in Le Stanze del Cardinal Monti...1994, pp. 215-218). Probabilmente il pittore conosceva l'opera e ne ha fatto una copia alquanto fedele, spinto dall'interesse verso il classicismo accademico emiliano che si manifesta tra Seicento e Settecento.
Fra i due protagonisti vi è un tenero sguardo d'affetto, carico anche di un significato simbolico: negli occhi in contemplazione di San Giuseppe vi è la consapevolezza della missione sacrificale di Gesù sulla terra. Rispetto all'originale del Reni, l'intonazione però cade in un certo sentimentalismo, tipico della pittura a cavallo fra Seicento e Settecento, in cui si può collocare la tela.
Il dipinto ha una solida costruzione basata sul disegno: i contorni sono ben delineati così come il volume delle figure.
La luce, che proviene da sinistra, illumina il bambino, il volto e parte della veste del santo, conferendo grazie ai chiaroscuri, corposità alle figure. Il pittore si sofferma anche sulla definizione dei panneggi del manto di San Giuseppe dando una certa ariosità al mantello. Alle spalle dei personaggi si intravede un paesaggio montuoso avvolto nell'oscurità, che mette ancor più in evidenza le figure. La stesura è data da una pennellata compatta, i colori hanno un'intonazione piuttosto fredda.
Rispetto al dipinto del Reni, qui manca però la lucentezza dei trapassi luminosi, la stesura leggera della pennellata.
Il dipinto si può collocare nella corrente pittorica che segue le proposte dell'Abbiati e del Lanzani.

Collocazione

Provincia di Varese

Ente sanitario proprietario: A.S.S.T. della Valle Olona

Credits

Compilazione: Pirota, Sara (2009)

Aggiornamento: Pirota, Sara (2010)

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