Nozze di Cana

Mombello, Luca

Nozze di Cana

Descrizione

Autore: Mombello, Luca (1518ca-1588ca)

Cronologia: 1550 - 1599

Tipologia: pittura

Materia e tecnica: tela/ pittura a olio

Misure: 140 cm x 94 cm

Notizie storico-critiche: La piccola tela è da ritenersi un'inedita opera del pittore orceano Luca Mombello, allievo del Moretto, attivo nella seconda metà del Cinquecento e orientato verso soluzioni che, attraverso un tritume decorativo per il quale fu rimproverato dalla critica dei secoli successivi, dovevano condurre la pittura del maestro verso esiti più apertamente manieristici. Le figure, semplificate e a tratti ridotte a manichini destinati a supportare abbigliamenti sontuosi, sono inserite in scene affollate dove spesso viene a mancare anche il rigore della costruzione prospettica. Questi tratti che mescolano tendenze manieristiche a elementi arcaizzanti sono la cifra stilistica del pittore (la cui figura è ancor oggi poco studiata) e sono evidenti anche in questa tela dove all'abbondanza dei particolari degli abiti, delle stoviglie e delle vivande corrispondono evidenti sproporzioni nelle figure e nella definizione degli ambienti. Echi moretteschi si ravvisano nelle figure dei servitori che versano l'acqua nelle giare, mentre ad altre opere documentate del Mombello rimandano le figure dei commensali. In particolare la donna al centro riprende tipologie femminili abbastanza comuni nell'opera del Mombello come la Vergine nell'Adorazione dei Magi di Coccaglio o il Ritratto di gentildonna della Pinacoteca Tosio Martinengo di Brescia o, infine, la santa Caterina nella Pala si Santa Maria in Calchera a Brescia. Anche la figura del bambino in primo piano riprende tipologie uscite dalla produzione tarda del Moretto nella quale ha grande peso proprio l'attività del Mombello che continua ad utilizzarle nei suoi dipinti, come, ad esempio nella piccola pala di Botticino Sera raffigurante la Vergine con i santi Giuseppe e Rocco o nella vasta tela della Madonna del Carnerio di Orzinuovi firmata e datata 1562. Pur nell'incertezza determinata dalla mancanza di uno studio critico sul pittore e sulla scansione cronologica delle opere autografe, è possibile attribuire la tela di Iseo alla fase tarda dell'artista a motivo della forte semplificazione dei volumi delle figure e all'affievolirsi dei motivi moretteschi che caratterizzano le opere più antiche, a vantaggio di un sempre maggiore arcaismo delle forme e dell'articolazione delle emergenze architettoniche.

Collocazione

Provincia di Brescia

Ente sanitario proprietario: A.S.S.T. della Franciacorta

Credits

Compilazione: Fusari, Giuseppe (2009)

Aggiornamento: Fusari, Giuseppe (2010)

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