Motivi a candelabra con nudo maschile e nudo femminile

Germani, Giovanni Simone; Cicardi, Giovanni

Motivi a candelabra con nudo maschile e nudo femminile

Descrizione

Autore: Germani, Giovanni Simone (notizie sec. XVI primo quarto); Cicardi, Giovanni (notizie sec. XVI primo quarto)

Cronologia: post 1522 - ante 1525

Tipologia: pertinenze decorative

Materia e tecnica: rame/ sbalzo/ cesello

Misure: 18 cm x 33 cm

Notizie storico-critiche: Nel gennaio 1518 il Consiglio della Misericordia di Bergamo deliberava di far eseguire per l'altare maggiore della Basilica di S. Maria un'"anchona pulcherrima" che doveva sostituire una precedente ancona lignea con un'antica statua marmora dellla Vergine e le immagini dipinte degli Evangelisti Giovanni e Marco. Nel 1521 il Consiglio optò per un'ancona in rame dorato con parti in argento secondo un modello scelto tra molti altri, che per magnificenza doveva segnalarsi a livello italiano. Tra gli artisti che si cimentarono in vari progetti figurano anche il padovano Ricco e Lorenzo Lotto. L'incarico dell'ancona e la direzione dei lavori furono affidati al pavese Giovan Simone de Germanis coadiuvato da Giovanni de Cicardis di Piacenza. I lavori iniziarono nel 1522 ma l'impresa dopo poco fallì: nel 1525 gli artefici furono licenziati perché non giudicati all'altezza degli impegni assunti, fors'anche per il loro comportamento disonesto come emerge da una lettera scritta da Lorenzo Lotto che accusa Giova Simone de Germanis di aver tentato di avvelenarlo. Nel 1525 il piacentino Giovanni Cicardi aveva ricevuto dalla MIA "unam lastram rami pro faciendo unam faciem inius pedestalli": si tratta quasi certamente di uno dei setti rilievi in rame con grottesche e motivi all'"antica", che sono attualmente conservati in sacrestia, verosimilmente destinati ai piedistalli delle colonne dell'ancona mai realizzata.

Collocazione

Bergamo (BG), Basilica di S. Maria Maggiore

Credits

Compilazione: Civai, Alessandra (2011)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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