Criteri del censimento

Il censimento dei fondi lombardi che qui si presenta nasce come complemento della ricerca ArchiLett - Archivi Letterari Lombardi del Novecento (2005-2007). L'individuazione dei fondi appartenenti alla tipologia individuata e oggetto di interesse nella ricerca conservati presso istituzioni attive sul territorio regionale è infatti parsa premessa imprescindibile in vista di qualsiasi ulteriore pianificazione. h3. Procedura seguita Nel novembre del 2005 sono state interpellati mediante l'invio di un questionario circa 150 istituti di conservazione pubblici e privati presenti sul territorio lombardo. La selezione delle istituzioni da contattare è avvenuta sulla base di uno spoglio preliminare sistematico dei volumi frutto dei precedenti censimenti regionali dei Carteggi (1986-1991) e dei Fondi speciali (1995-1998), che ha permesso di individuare una prima rosa di fondi di interesse, poi integrata con riscontri volti a reperire i dati delle istituzioni private o pubbliche nate successivamente alla pubblicazione dei volumi regionali. Modulo censimento La risposta a questa prima chiamata è stata purtroppo piuttosto scarsa: una ventina sono i conservatori che hanno inviato informazioni. In questi casi, dando la precedenza ai conservatori con il maggior numero di fondi, e a quelli i cui fondi non fossero ancora censiti, si è poi preso contatto direttamente, consultando in loco, ove disponibili, gli strumenti di corredo e, in taluni casi, i materiali, o sollecitando l'invio di ulteriori informazioni utili per la redazione delle schede. Particolare la situazione del Centro di ricerca per la tradizione manoscritta di autori moderni e contemporanei di Pavia, tra i più ricchi di materiali di interesse, per molti dei quali però non erano immediatamente disponibili - perlomeno non in forma strutturata - dati relativi a consistenza e contenuto dei fondi. Qui, con l'imprescindibile e assidua collaborazione della responsabile, dottoressa Nicoletta Trotta, sono stati effettuati molti accertamenti direttamente sui materiali archivistici e sulla documentazione relativa all'acquisizione dei fondi. Per i fondi di interesse già censiti nelle precedenti iniziative regionali, ma non più segnalati dai conservatori interpellati, si è provveduto a redigere le schede sulla base delle informazioni presenti nelle pubblicazioni sopra menzionate poi sistematicamente indicate in bibliografia. Tutte le schede sono poi state inviate per la verifica ai conservatori di competenza che - con qualche eccezione - le hanno approvate o hanno comunicato eventuali correzioni e aggiornamenti. h3. Criteri di selezione dei fondi Il censimento comprende fondi il cui produttore sia una persona deceduta dopo il 1910 o tuttora vivente, anche quando il fondo sia annesso a complessi archivistici di altra tipologia, come accade, ad esempio, per le carte Direzione letteraria Vittorio Sereni, comprese entro l'Archivio storico Arnoldo Mondadori Editore (AME) conservato presso la Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori, o per il fondo Carlo Emilio Gadda dell'Archivio Garzanti in deposito presso la Biblioteca Trivulziana. Sono invece esclusi nuclei di documenti inseriti in fondi collettanei di manoscritti e perciò privi di collocazione autonoma, come le Lettere a Silvio Crepaldi e le Lettere a Giuseppe Lesca conservate nel fondo Manoscritti della Biblioteca Comunale Sormani di Milano, o i manoscritti relativi alle opere dello storico dell'antichità Plinio Fraccaro, ora confluiti nel fondo manoscritti Ticinesi della Biblioteca Universitaria di Pavia. Tranne le eccezioni appena segnalate e i casi particolari in cui il fondo documenti anche una produzione creativa o scientifica del produttore (ad esempio il fondo Valentino Bompiani del Centro APICE), sono stati esclusi gli archivi editoriali, già oggetto di altro censimento (si veda "http://www.fondazionemondadori.it/censimento/":http://www.fondazionemondadori.it/censimento/ e "http://www.fondazionemondadori.it/censimento/lombardia2007/":http://www.fondazionemondadori.it/censimento/lombardia2007/). Ai fini della selezione dei fondi da includere si è volutamente dato alla designazione letteraria la più generica e dunque ampia accezione possibile. Oltre agli scrittori, si sono pertanto inclusi studiosi e docenti universitari di ambito umanistico, saggisti, personalità della cultura attive anche in campo artistico e musicale che abbiano prodotto scritti creativi e originali sul piano artistico e/o scientifico. L'elemento che accomuna non è dunque tanto la professione del soggetto produttore spesso impossibile da ricondurre a una definizione certa, e descrivibile più che altro in termini di caratteri prevalenti quanto la natura delle carte prodotte e conservate, che comprendono materiali utili alla ricostruzione (nel senso più ampio attribuibile al termine) e allo studio dell'opera scritta. Per quanto riguarda le tipologie documentarie, si sono quindi inclusi fondi il cui contenuto fosse, almeno parzialmente, costituito da manoscritti letterari e materiali d'archivio, con due eccezioni. Sono stati esclusi fondi contenenti carte di natura esclusivamente burocratica (documentazione relativa ad avanzamenti di carriera o all'espletamento di funzioni amministrative o dirigenziali presso istituzioni pubbliche o private) come ad esempio il fondo Roberto Ardigò della Biblioteca Teresiana di Mantova o quei casi il cui contenuto fosse limitato esclusivamente a opere grafiche o a manoscritti musicali. Nel solo caso degli scrittori tout court sono stati censiti anche fondi di contenuto esclusivamente librario (ad esempio il fondo Eugenio Montale della Biblioteca Sormani), data la frequente presenza di dediche, note di lettura e postille autografe. Nel caso particolare del Centro di ricerca sulla tradizione manoscritta di autori moderni e contemporanei dell'Università degli Studi di Pavia, potrà sorprendere che siano stati censiti come fondi alcuni complessi documentari di consistenza esigua, circoscritti talvolta a una sola opera o a pochi e parziali materiali epistolari, evidentemente estrapolati da documentazioni più ampie per lo più dagli stessi produttori, che li hanno conferiti direttamente al Centro o ad amici e collaboratori attraverso i quali vi sono poi giunti. Tali materiali, che si potrebbero inserire in collezioni di manoscritti o autografi analoghe a quelle antiche e moderne presenti nelle principali biblioteche d'Italia, sono per il momento considerati nuclei indipendenti presso il conservatore e li si è dunque trattati alla stregua dei fondi maggiori. Spiace constatare che rispetto ai precedenti censimenti regionali alcuni fondi risultano dispersi (Raccolta Salvatore Farina della Biblioteca delle facoltà di Giurisprudenza, Lettere e Filosofia dell'Università Statale di Milano) o sono stati smembrati, assegnando destinazioni diverse alla sezione documentaria e a quella libraria di cui erano originariamente costituiti (fondo Luigi Castiglioni, della Biblioteca delle facoltà di Giurisprudenza, Lettere e Filosofia dell'Università Statale di Milano, e Fondo Plinio Fraccaro della Biblioteca del Dipartimento di Scienze dell'Antichità di Pavia). Restano esclusi dalla presente edizione del censimento il fondo Arrigo Cajumi della Biblioteca Sormani di Milano, in lavorazione; l'Archivio Alba de Cèspedes, la cui sede definitiva è in corso di definizione e l'aggregato Carteggio Vittorio Giovanni Rossi-Alba de Cèspedes, ora custodito presso la Fondazione Elvira Badaracco di Milano; il fondo Carte Montaldi dell'Archivio di Stato di Cremona, la cui segnalazione è giunta purtroppo a censimento ormai concluso. h3. Criteri di compilazione delle schede I dati raccolti sono stati registrati in un database Sesamo; le informazioni relative a ciascun fondo censito sono articolate in 5 schede. h4. a. Conservatore Vengono qui forniti i dati del soggetto conservatore (denominazione e recapiti) e le notizie di accesso. Non si è compilata la parte relativa alla storia dell'istituto, spesso presente in forma diffusa sui siti web delle relative istituzioni, di cui se esistente si fornisce l'indirizzo tra i dati generali. h4. b. Produttore Oltre alle date di nascita e di morte, si fornisce un'indicazione sintetica da considerarsi più che altro orientativa delle professioni svolte, e, nella quasi totalità dei casi, alcuni essenziali cenni biografici. Particolarmente sintetici risultano i profili di personaggi di grande notorietà, per i quali sono facilmente accessibili altrimenti informazioni di dettaglio. Una decina (su 293) i produttori per i quali non si è per il momento riusciti a reperire neanche gli estremi biografici: in tali casi non è presente la scheda produttore. h4. c. Complesso archivistico Si danno qui le notizie su estremi cronologici (limitati al secolo nei casi in cui non sia possibile determinarli con maggiore precisione), consistenza, storia archivistica, contenuto e stato di conservazione dei fondi (qualora comunicato dai conservatori). Come già si è anticipato, l'ampiezza e il grado di dettaglio delle descrizioni sono variabili, e sono state condizionate dalla disponibilità di informazioni e di descrizioni precedenti, dalla difformità delle stesse e dall'impossibilità per ragioni di tempo e di risorse disponibili (1 persona) di prendere diretta visione dei materiali per poter poi uniformare le descrizioni. Più sintetiche sono state le informazioni relative ai fondi per cui si dispone di inventari a stampa di cui si fornisce puntuale indicazione bibliografica, o accessibili on-line. Si è presa diretta visione dei materiali solo nel caso del Centro manoscritti pavese. Nel caso in cui la scheda sia stata redatta direttamente dal personale dell'istituto conservatore, da incaricati o da collaboratori del progetto diversi da Silvia Albesano, lo si è specificato in calce, tra parentesi quadre. Nel campo Documentazione correlata si sono registrati gli eventuali altri fondi di cui si sia reperita notizia intestati al medesimo produttore conservati presso altre istituzioni italiane e internazionali, dando, dove possibile, essenziali indicazioni sul loro contenuto. Qualora i fondi indicati tra la Documentazione correlata fossero inclusi nel presente censimento, li si è contrassegnati con l'indicazione (cens). Solo in alcuni casi particolari figurano nel Campo Documentazione correlata anche notizie di nuclei di carte ben identificabili e di una certa consistenza ascrivibili al produttore incluse in altri fondi (ad esempio nel caso delle lettere di Eugenio Montale comprese nel fondo Irma Brandeis del Gabinetto Vieusseux - Archivio contemporaneo "Alessandro Bonsanti" di Firenze). Le segnalazioni sull'attuale accessibilità dei materiali, verificate con i conservatori, sono state registrate nel campo Note. h4. d. Strumenti di corredo Si è registrata qui l'esistenza di strumenti di corredo relativi al fondo, specificandone la tipologia (elenchi di consistenza, schedature, inventari ecc.); data e responsabili, se disponibili; gli estremi di stampa, o l'indicazione dell'applicativo con cui sono stati realizzati, se su supporto informatico. h4. e. Bibliografia Si tratta di indicazioni bibliografiche specifiche relative al fondo descritto. Sono state segnalate, soprattutto per quanto riguarda i fondi pavesi, anche le eventuali tesi di laurea e di dottorato custodite presso il conservatore, la cui consultazione è possibile solo previa autorizzazione dell'autore o del relatore. I dati raccolti sono aggiornati a dicembre 2008. Il testo di questa presentazione è in corso di aggiornamento.

Testo a cura di Silvia Albesano