Percorso lungo (primo giorno)

*Tratto*: Brunate – Cernobbio *Modalità di spostamento*: * auto/ funicolare da Como per Brunate * auto/ corriera/ battello da Como per Cernobbio * a piedi per Cernobbio, lungo la via Regina *Tappe*: * ville di Brunate; _eclettismo e liberty_ * Villa Zucchi, Como; _razionalismo_ * Villa Pisani Dossi, Como; _liberty_ * Villa Claudina Gonzales Cantaluppi, Como; _eclettismo_ * Villa Erba, Cernobbio; _neorinascimento_ * Villa Brambilla, Cernobbio; _eclettismo_ * Villa Bernasconi, Cernobbio; _liberty_ * Villa Pizzo, Cernobbio; _eclettismo_ Il territorio di Como e le sue sponde conservano una notevole quantità di ville, residenze di vacanza sia di famiglie comasche che di famiglie milanesi entusiaste del paesaggio e del clima temperato. Decisamente da mozzare il fiato è il panorama dalla collina di Brunate, sede esclusiva di splendide ville moderne costruite dalla seconda metà del XIX secolo fino ai primi anni del XX. Da qui parte il percorso di una giornata che si conclude a Cernobbio: l’insieme delle ville rispetta forse più un eclettismo orientato verso nuovi stilemi liberty, piuttosto che ricalcare quelli del passato italico, in cui la storia dell’architettura si mescola in citazioni che tendono al progresso. Da puri esempi liberty, quali le ville Duca e Cantalupi, si può anche ammirare la decorazione secessionista nel villino Elisi oppure soffermarsi sugli chalet di pura architettura alpina, come villa Manfredini e villa Biraghi, ma si può ritornare all’eclettismo, storicista neomanierista in villa Cantoni, neorinascimentale fiorito in villa Ghezzi o neo Luigi XV in villa Pirotta. Il Grand Hotel Brunate del 1893 e il Grand Hotel Milano del 1910 rappresentano l’evoluzione del pensiero stilistico dell’epoca, nel compiacere l’esigente clientela. Generalmente di proprietà privata, in estate alcune di queste ville vengono aperte al pubblico in occasione degli Appuntamenti Musicali, esibizioni di artisti di fama internazionale e di giovani talenti, ma una passeggiata a piedi permette la visione dei loro prospetti e dei giardini spesso affacciati nel vuoto, sovrastanti il lago e la città di Como. Un’agevole strada percorribile in automobile, una ripida mulattiera percorribile a piedi con una passeggiata di 1 ora e 30 circa che passa dall'Eremo di San Donato fondato nel XV secolo dai Benedettini, ma soprattutto la frequentatissima funicolare (Brunate-Città di Como Durata. 00':43'') sono le possibilità per raggiungere il piccolo comune, effettuare una piacevole passeggiata a piedi e magari fermarsi in una trattoria tipica. Riscendendo verso Como, ammirando in viale Geno la razionalista "villa Zucchi":http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/1q040-00550/, merita decisamente citare la "villa Pisani Dossi":http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/CO180-00123/ a Cardina sopra Como, ideata da Luigi Conconi nel linguaggio liberty dei più felici. Dopo ci si può imbarcare su battello o aliscafo per raggiungere velocemente il Comune di Cernobbio ("Navigazione Lago di Como":http://www.navigazionelaghi.it/). Prima di giungere all’imbarcadero, anch’esso in stile liberty, sulla sponda sinistra si fanno notare prima di giungere a Cernobbio le darsene ed i prospetti di "villa Claudina Gonzales Cantaluppi":http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/1q040-00552/ e di "villa Erba":http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/CO260-00245/, dallo stile eclettico e la particolare "villa Brambilla":http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/1q040-00551/ già Trotti, dalla tipologia, non inconsueta sul lago, dello chalet. La visita alla città può proseguire a piedi verso il largo Luchino Visconti per poter accedere al parco e alle sale di "villa Erba":http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/CO260-00245/ antica e alla "villa Bernasconi":http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/CO260-00237/, in tipico stile liberty, dell’architetto Alfredo Campanini. Conclude la giornata una possibile visita anche del giardino e delle sale della "villa Pizzo":http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/CO260-00252/, alla punta del promontorio che chiude il piccolo golfo dove ha sede la famosa "villa D’Este":http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/CO260-00239/. Da qui si ammira il primo bacino del lago di Como con la città in fondo, le sue ville, la “riva” di Cernobbio, il Grand Hotel Villa D’Este e la piscina galleggiante e, volgendo lo sguardo ad ovest, il paese di Torno ed altrettante ville che si affacciano sull’acqua.

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