Le ville nella storiografia artistica dalla metà del Cinquecento al Novecento

Brugherio, Villa Bolagnos, Andreani, SormaniLa letteratura, la poesia e la trattatistica già a partire dal XVI secolo si sono occupate assiduamente delle ville di delizia e dell’abitare in villa in territorio lombardo e brianteo. Esse hanno contribuito alla nascita e alla diffusione della “mitologia” magnificente di alcuni giardini e di certuni edifici nobiliari situati nello stato di Milano o nelle regioni comasche e lecchesi. In alcuni casi le architetture e le decorazioni pittoriche costituiscono il vero soggetto dei racconti, mentre in altri testi esse divengono lo scenario naturale sullo sfondo dei quali vengono narrate vicende personali, epopee familiari, l' _otium_ romantico dell’abitare in villa e la ritualità dell’ospitalità e delle visite tra famiglie nobili. Cortei di carrozze, giochi d’acqua, vasti giardini, camere delle curiosità e cicli pittorici, non sempre ancora esistenti, costituiscono, dunque, il preludio di narrazioni fantastiche, che lasceranno il posto in epoca otto-novecentesca alla trattatistica turistica. Brugherio, Villa Bolagnos, Andreani, SormaniRileggendo le tappe di questo scenario letterario è dunque possibile effettuare itinerari di visita in età contemporanea che lasciano assaporare i significati dei fasti di un’epoca passata piena di episodi storici significativi, quali le prime sperimentazioni dei voli aerostatici avvenuti nella "villa":http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/MI100-01267/ della famiglia Andreani nei pressi di Moncucco (Brugherio), o l’importanza degli scenari naturali-paesaggistici o storico-artistici oggi non più integri, ma capaci di spiegare matrici spaziali, ambiti figurativi e ragioni degli attuali contesti urbani di alcune di queste ville. Testi itinerario: Laura Facchin