21. L'Alba agricola

Dal 15 aprile 1938 (a. XXXVI, n. 384) §L'Alba agricola fascista§. Dal 1° settembre 1938 (a. XXXVI, n. 393) §L'Alba agricola§.

Sottotitolo Periodico quindicinale. Organo della Cattedra ambulante d'agricoltura e delle altre istituzioni agrarie del pavese poi Periodico quindicinale poi Periodico quindicinale. Premiato con grande medaglia d'argento all'Esposizione intern. di Milano, 1906 poi Premiata con grande medaglia d'argento all'Esposizione intern. di Milano, 1906. Periodico quindicinale poi Periodico quindicinale poi Quindicinale dei tecnici agricoli della provincia di Pavia.
Luogo Pavia.
Durata 10 marzo 1903 (a. I, n. 1) - 27 dicembre 1938 (a. XXXVI, n. 400*).
Periodicità Quindicinale.
Direttore Luigi Amilcare Fracchia (direttore responsabile) poi nessuno, poi Arnaldo Branchini (direttore responsabile).
Gerente Nessuno, poi Luigi Amilcare Fracchia (redattore responsabile) poi nessuno.
Stampatore Pavia, Stabilimento tipografico Ottani-Bernasconi poi Officina d'arti grafiche successori Ottani-Bernasconi poi Tipografia popolare con legatoria poi Officina arti grafiche succ. Ottani-Bernasconi poi Offic. Tipografica Lombardi, Pezzoni, Sacchetti poi Stab. tip. succ. Bizzoni poi Tipografia cooperativa poi Tipografia e leg. cooperativa poi Tipografia cooperativa poi Tipografia già cooperativa poi Tipografia già cooperativa di Bortolo Bianchi.
Pagine Da 4 a 20 con numerazione progressiva.
Formato Da 33x24 cm a 56x41 cm.
Note Contiene numerose illustrazioni.

Con queste parole Luigi Amilcare Fracchia presenta il programma del quindicinale nel suo numero d’esordio: “«L’Alba agricola» guiderà, con mano prudente e ferma e con tutte le sue forze, questi benemeriti pionieri nella faticosa evoluzione verso la nuova agricoltura, trattando diffusamente della concimazione chimica, della meccanica agraria, della scelta, dell’allevamento e dell’alimentazione del bestiame, delle malattie degli animali domestici e delle piante coltivate, riferendo in apposite rubriche sui progressi agrari che si compiono in Italia ed all’estero, rispondendo volenterosamente ai quesiti che le verranno rivolti da qualunque parte e segnalando gli agricoltori più diligenti, onde fomentare un’equa e feconda emulazione, germe d’ogni umano progresso”. Ed ancora: “«L’Alba agricola» tratterà popolarmente dei trasporti ferroviari e per via acquea, dei trattati di commercio, del credito agrario ed ipotecario, della legislazione agraria in genere e di tutti i fenomeni che si vanno svolgendo nel campo economico, scientifico, industriale e commerciale, che, ripercuotendosi sull’esito finale dell’impresa agraria, obbligano l’agricoltore a lanciare lo sguardo lungi innanzi a sé per orientare la sua difficile industria» (Un po’ di programma, 10 marzo 1903).

Tra le numerose rubriche ricordiamo: “Cronaca”, “Questioni giuridiche”, “Note pratiche”, “Note di pollicoltura”, “Listino dei prezzi” dei cereali vini, formaggi, bestiame da macello, paglia, fieno, ecc. Da segnalare le belle illustrazioni liberty che, nel primo decennio di pubblicazione, fanno da cornice al periodico.

Tra i collaboratori più noti compaiono i nomi di Costantino Gorini, Luigi Luzzatti, Arturo Marescalchi.

Un certo spazio è riservato agli istituti agricoli descritti in alcuni articoli. Tra questi segnaliamo: Istituto internazionale di agricoltura (l’inaugurazione in Campidoglio alla presenza dei Reali). Discorso di s. e. onor. Rava ministro di agricoltura, industria e commercio (31 maggio 1905); Istituto agricolo coloniale italiano (15 giugno 1910 e 15 giugno 1911) per l’insegnamento pratico delle tecniche agricole nelle colonie; Per un Istituto nazionale di meccanica agraria (1° novembre 1913); Per la scuola di Niguarda (15 luglio 1916), su questa scuola pratica agricola esclusivamente femminile.

Tra gli articoli interessanti le cooperative del settore ricordiamo: Un nuovo fiore della cooperazione (burrificio sociale di Milano) (10 maggio 1903); Inaugurazione dei nuovi magazzeni del Consorzio agrario coop. pavese (10 luglio 1903); L’Unione italiana fra consumatori e fabbricanti di concimi e prodotti chimici (10 settembre 1903); Nuove fabbriche cooperative di concimi chimici (15 marzo 1907), sorta a Grosseto.

Sulle imprese industriali operanti nel ramo alimentare e chimico in Italia ed all’estero sono di qualche rilievo i seguenti articoli: In Isvizzera a Zurigo ed a Kempttal (31 luglio 1906) e In Isvizzera a Kempttal. Visita alla tenuta Maggi (15 e 31 agosto, 30 settembre 1906), sulla latteria Gerber di Goldau e sugli stabilimenti Maggi di Kempttal; Fabbrica di concimi chimici a Pavia (31 gennaio 1908), e Anche Pavia avrà una fabbrica di concimi chimici (15 febbraio 1908); La moto-aratrice (15 agosto 1912), su una società da realizzarsi a Milano per la costruzione di apparecchi aratori destinati ad essere applicati agli autoveicoli; Concimi radio-attivi (1° luglio 1914), sul concime radioattivo BAR preparato dalla Banque du radium; Il progetto per una fabbrica di aratri (15 agosto 1915) da costituirsi a Milano.

Numerosi gli articoli sulle imprese costruttrici di macchine agricole e i loro prodotti; tra i tanti: Fiat! Fiat! La parola della volontà e della creazione. Gabriele D’Annunzio (4 marzo 1920); Sulla trattrice Fiat (22 marzo, 15 e 26 aprile 1920) e Assicurano il pane al paese (5 ottobre 1920); I trattori Fiat, Romeo e Fordson alla prova (10 marzo 1925) e Le prove delle trattrici a Torre del Gallo (20 marzo 1925), sulle prove compiute dalle macchine italiane Fiat e Romeo e dall’americana Ford; Una trattrice italiana a cingoli (1° novembre 1932), I trattori di marca italiana (1° dicembre 1932) e Le prove della trattrice Fiat 700 C. in collina (15 luglio 1933) sulla nuova trattrice cingolata Fiat.

Di un certo rilievo gli scritti inerenti all’industria del freddo e dei congelati. Tra questi segnaliamo: Il più grande frigorifero del mondo (1° aprile 1911) realizzato negli Stati Uniti a Boston; Il commercio nazionale delle uova e l’industria frigorifera (1° maggio 1915), in particolare sulle uova congelate ed inscatolate dalla Casa John Layton e C. ltd. con sedi in Argentina, Francia, Gran Bretagna, Italia e rappresentata dalla Società anonima continentale di prodotti alimentari di Milano, Stati Uniti e Sud Africa; questa impresa disponeva di cinque piroscafi frigoriferi e vagoni refrigerati, con una esportazione mondiale di 10.000 tonnellate di prodotti; Il freddo nell’industria del burrificio (1° settembre 1915) e La refrigerazione del burro (15 settembre 1916).

Sulle banche e le assicurazioni: L’on. Luigi Luzzatti per la istituzione di una Cassa centrale di credito agrario (31 ottobre 1905); Un’ottima società di assicurazione grandine (31 marzo 1909), sulla Società mutua «Eguaglianza»; Una importante Banca "agricola nazionale" (30 novembre 1909) da istituirsi a Milano; La Banca nazionale dell’agricoltura (4 ottobre 1921), sorta in quell’anno.

Su fiere, mostre ed esposizioni italiane ed estere: Esposizione di Milano 1906. Programma della sezione agraria (15 e 30 aprile 1905); Per l’esposizione di Milano del 1906 (30 aprile e 15 giugno 1905); Esposizione di Milano 1906. Il premio reale di cinque mila lire per il miglioramento del bestiame bovino. Proposta di un gran premio speciale pel bestiame da latte (31 giugno 1905); Esponiamo a Milano nell’aprile 1906 i nostri risi ed il nostro granoturco (15 settembre 1905); L’esposizione di Milano del 1906. Concorsi zootecnici (15 settembre 1905); In Isvizzera le fiere di Schwyz e di Einsiedeln (31 dicembre 1905) e In Isvizzera la fiera di Einsiedeln (15 febbraio 1906); Esposizione di Milano. La mostra della cooperazione (28 febbraio 1906); Una prima vittoria. Esposizione agraria internazionale di Milano (30 giugno 1906); La provincia di Pavia alla 1a Mostra nazionale del grano (21 novembre 1927) inauguratasi il 9 ottobre a Roma; L’importazione delle macchine agrarie e la Fiera di Tripoli (15 dicembre 1928); Dell’esposizione del grano a Roma (1° novembre 1932); La Mostra macchine agricole (20 maggio 1937) svoltasi a Milano; Nel 2° annuale dell’assedio economico. L’inaugurazione della Mostra del tessile nazionale (30 novembre 1937) sui prodotti tessili autarchici.

Dopo lo scoppio della prima guerra mondiale, nell’estate del 1914, moltissimi saranno gli scritti inerenti al conflitto e all’economia di guerra; tra questi: L’influenza delle guerre sul prezzo del frumento (15 dicembre 1914), con statistiche relative ai conflitti combattutisi in Crimea, in Italia durante la seconda e la terza guerra di indipendenza, in Francia durante la guerra franco prussiana ed in quella russo turca del 1877?1878; L’agricoltura francese durante sei mesi di guerra (1° luglio 1915). A questa serie di articoli vanno ad aggiungersi anche quelli relativi all’assunzione di forza lavoro femminile nei lavori agricoli in sostituzione degli uomini inviati al fronte e quelli concernenti l’utilizzo dei prigionieri di guerra in determinate attività lavorative. Si veda: Concorso per provvedere e incoraggiare l’ammaestramento della donna nella mungitura delle bovine. Totale premi L. 2100 (15 febbraio 1916), organizzati dalla Cattedra ambulante di agricoltura di Pavia e dall’Associazione zootecnica; Mutilati della guerra conduttori di macchine agrarie (1° marzo 1916); Il servizio che rendono i prigionieri russi alla agricoltura tedesca (1° marzo 1916); Le concorrenti al Concorso donne mungitrici (15 luglio 1916); Licenze ai militari per il taglio dei risi (15 agosto 1916) e Congedi per i lavori agricoli ai territoriali e inabili alle fatiche di guerra (15 agosto 1916); La mungitura bovina fatta dalle donne (alcune considerazioni) (1° settembre 1916); Incoraggiamenti all’applicazione delle donne ai lavori agricoli (1° ottobre 1916); I drappelli dei soldati per le semine (30 ottobre 1917) I prigionieri di guerra e la ricostruzione dell’argine di S. Zenone (20 marzo 1918).

Coll’avvento del fascismo molti scritti riguarderanno invece la battaglia del grano, la bonifica integrale, le corporazioni, l’autarchia, ecc. Tra questi ricordiamo: Concorso per la «Vittoria del grano» (13 e 29 novembre 1923) e Il Concorso nazionale del «Popolo d’Italia» per la «Vittoria del grano». S. E. il presidente consegnerà personalmente i premi ai vincitori (10 aprile 1924), sul concorso indetto dal quotidiano milanese «Il Popolo d’Italia» ? anticipatore della battaglia del grano ufficialmente avviata nel 1925 ? per intensificare le coltivazioni granarie; Una proposta americana. Il premio Nobel al Duce per la sua opera in favore dell’agricoltura (15 luglio 1930), su proposta dello scrittore Poultney Bigelow, da un articolo apparso sul «New York Herald Tribune»; Il nuovo frumento Strampelli «Luigi Razza» (15 settembre 1935), intitolato alla memoria del giornalista ed uomo politico Luigi Razza, perito in un incidente di volo nell’agosto di quell’anno; La lana dal latte (15 ottobre?1° novembre 1935), sul Lanital, in un brano scritto dal senatore Angelo Menozzi.

Tra gli articoli di vario interesse: I telefoni nelle nostre campagne (15 giugno 1910), sulla proposta di realizzare un impianto telefonico nelle campagne del Pavese; Il commercio italiano in Tripolitania (15 gennaio 1912) e Un agricoltore pavese in Tripolitania (impressioni e considerazioni) (15 maggio 1914), relativamente alla nostra presenza nella colonia di Libia.

«L’Alba agricola» si interrompe il 27 dicembre 1938 con la seguente motivazione: “Nella riunione del 29 novembre del direttorio del Sindacato dei tecnici agricoli... il segretario, direttore, del giornale «L’Alba agricola» espose il suo desiderio di affidare la direzione e redazione ad altri tecnici organizzati, non avendo la possibilità di poter continuare nella pubblicazione del periodico, per ragioni di tempo e di altre funzioni a carattere professionale. Dopo ampia discussione si decise di portare la proposta alla prossima assemblea del Sindacato” (Sospensione del giornale o tregua? Deciderà l’assemblea degli organizzati).

A. Co.

Raccolte: MI120: 1903-1910. PV003