Raccolte archeologiche e numismatiche del Museo Archeologico Paolo Giovio

Definizione: collezione

Tipologia: istituzionale

Istituto di conservazione: Musei Civici di Como, Como (CO)

Consistenza

Le raccolte sono articolate in cinque sezioni. La prima, dedicata alla preistoria e alla protostoria, presenta la cultura di Golasecca, fiorita a Como e nell'area alpina circostante nel primo millennio avanti Cristo. Sono esposti numerosi oggetti provenienti dai corredi funerari che venivano posti accanto ai defunti, tra i quali spiccano il coperchio in bronzo di Grandate, giunto a Como dall'area veneta, e il carro da parata in legno e bronzo della Ca' Morta (480-450 a.C). Segue la sezione romana, che ospita materiali provenienti dalla città di Novum Comun fondata da Giulio Cesare nel 59 a.C. sul sito dell'odierna Como. Il percorso espositivo, organizzato per temi, illustra con una pluralità di reperti, dalle sculture in marmo agli oggetti di uso quotidiano, i diversi aspetti della vita in epoca romana. Gli argomenti trattati riguardano le strutture militari, i culti religiosi, i commerci e le attività produttive del territorio, l'alimentazione, la medicina, la cura della persona, i divertimenti e il culto dei morti. A completamento della sezione romana vi è poi il Lapidario, che presenta una scelta di iscrizioni su pietra suddivise in diversi settori tematici, tra i quali spiccano quelli dedicati al Potere, alla Memoria e al Sacro. Altre sezioni sono quella numismatica e quella dedicata al collezionismo archeologico dell'Ottocento, di cui fa parte il lascito di Alfonso Garovaglio comprendente reperti egizi (mummia della sacerdotessa Isiuret), vasi greci, bronzetti e gemme romane.

Notizie storico critiche

Il Museo Archeologico Paolo Giovio è ospitato all'interno di Palazzo Giovio che fu la residenza cittadina dei Conti Giovio. Nel 1894, allo scopo di installarvi il civico museo e l'archivio notarile, il palazzo fu preso in affitto dal Comune di Como che lo acquistò poi nel 1913. Il museo venne inaugurato nel 1897 e le raccolte erano costituite da materiali molto eterogenei, ai quali si diede una migliore sistemazione nel corso degli anni con l'acquisizione di nuovi spazi, a partire dall'istituzione nel 1932 del Museo Storico fino all'apertura della Pinacoteca civica nel 1989 e agli ultimi lavori di restauro e riallestimento. L'incremento delle collezioni fu molto rapido fin dall'inizio del secolo, grazie all'opera di illustri studiosi e ricercatori locali, ma anche grazie a importanti donazioni. Il Museo continua ad incrementare le collezioni grazie all'attività di scavo.