Modello Leybold 522 35 Baur 4 - cassetta d'alimentazione - Fisica

E. Leybold's Nachfolger AG

Modello Leybold 522 35 Baur 4 - cassetta d'alimentazione - Fisica

Descrizione

La custodia metallica dello strumento ha forma parallelepipeda e poggia su piedini in gomma. Superiormente è presente una maniglia in gomma per il trasporto. Sulla faccia superiore sono presenti delle prese d'aria. Il pannello frontale è interamente occupato da potenziometri, interruttori e boccole per i collegamenti elettrici. In alto sono inseriti due potenziometri per la regolazione, fine e con continuità, della tensione. Immediatamente sotto si trovano tre boccole per il prelievo di tensioni continue da 0 a 300V regolabili (caricabile con un massimo di 50mA) e da 0 a 25V regolabili (caricabile con un massimo di 50mA). Azionando un deviatore, la cassetta fornisce una tensione non regolata (fissa) di 380V (caricabile con un massimo di 100mA), prelevabile dalle boccole posizionate sotto il deviatore stesso. Un apposito filtro sufficientemente dimensionato, riduce al minimo il ronzio. Nella parte bassa del pannello frontale, oltre all'interruttore di accensione e alla relativa spia d'indicazione di funzionamento, sono inserite due coppie di boccole per i prelievi di tensione alternata da 6,3V fissa (caricabile con un massimo di 1A). Le tensioni alternate sono indipendenti tra loro e possono essere collegate in serie. Le tensioni d'accensione e la tensione continua fissa sono condotte ad una boccola sestupla posta sul retro della custodia, da cui possono essere prelevate mediante un cavo a sei fili con spina adatta (per l'alimentazione diretta di strumenti privi di collegamento alla rete). Dal retro fuoriesce anche il cavo di collegamento alla rete con spina di sicurezza Schuko e sono presenti una presa a sei boccole per l'utilizzazione di tutta la potenza e due porta fusibili.

Funzione: Alimentatore per circuiti elettronici, fornisce tensione anodica, di griglia e d'accensione (di filamento) per il funzionamento delle valvole amplificatrici e per effettuare esperienze con tensione continua esente da ronzio.

Notizie storiche: Questo dispositivo faceva parte del materiale fornito dalle case costruttrici per la "Mostra di Materiale Scientifico Didattico per l'Insegnamento della Fisica" e successivamente venne usato nel "Centro di Fisica Sperimentale" dell'allora denominato "Museo della Scienza e Tecnica Leonardo da Vinci" di Milano. L'idea del Centro di Fisica nacque contestualmente alla nascita del Museo: l'allestimento prevedeva una sezione di Fisica con scopi didattici che contenesse esperimenti in atto, a disposizione permanente del visitatore. Ma la visione di un evento all'interno di una vetrina non era sufficiente: iniziò così la raccolta di strumenti ed accessori moderni per realizzare esperimenti che potessero essere effettuati direttamente dall'utente. Da subito questa attività sperimentale attirò l'attenzione di funzionari ministeriali ed insegnanti. Nel frattempo, nel 1955, nel nuovo edificio del Museo, detto Monumentale, vennero collocati le aule, i laboratori, gli impianti, le officine, le sale studio, necessari per ospitare il nascente Centro di Fisica Sperimentale. Nello stesso anno venne organizzato il primo corso per insegnanti degli Istituti Tecnici, organizzato dal prof. Tommaso Collodi, già Ispettore Centrale P.I. ed allora Direttore Didattico Nazionale per l'Istruzione Tecnica. I risultati furono così soddisfacenti che anche i Licei e gli Istituti Magistrali cominciarono ad organizzarne per i loro professori. Oltre alla qualità delle attività offerte, quest'iniziativa si inseriva in un contesto di difficoltà legate alla fine della Guerra , di povertà dei gabinetti scolastici, di scarsa preparazione di molti insegnanti. Il Museo offriva alla Scuola uno strumento efficace ed immediato per risalire la china. I corsi di aggiornamento dei professori, inizialmente della durata di sei giorni, divennero ben presto di dieci/quindici giorni e comprendevano: un gruppo di conferenze tenute da professori universitari o esperti qualificati, lezioni sperimentali, esercitazioni individuali o in piccoli gruppi, lezioni a livello secondario tenute dagli stessi partecipanti, proiezioni di materiale sul tema, visite d'istruzione. Fin dall'inizio molte scuole cominciarono ad affluire al centro di Fisica con i loro studenti per assistere a lezioni sperimentali. Il prestigio del Museo e del suo Centro di Fisica ebbero autorevolissimi riconoscimenti anche in campo internazionale soprattutto attraverso l'O.C.D.E. (Organisation de Coopération et de Développement Economique) che riconosceva l'importanza dell'insegnamento scientifico e promuoveva nuovi metodi d'insegnamento e di sperimentazione. Il Centro di Fisica, fiore all'occhiello del Museo, è rimasto in funzione fino al 1984. Altre due importanti iniziative si affiancarono, a metà degli anni sessanta, alle attività del Centro di Fisica: la creazione di una Mostra Permanente di Materiale Scientifico-Didattico (realizzata con materiali forniti dalle ditte costruttrici) e la nascita di una biblioteca di consultazione specializzata riguardante l'insegnamento della Fisica a livello secondario. La Mostra, realizzata nel 1965, raccolse molte apparecchiature presentate dalle case costruttrici di materiale didattico allora presenti sul mercato: Alfa Tecnica, Didattica Amatori, S.A.E.L., Brizio Basi, Esso Standard Italiana, Forniture Scolastiche, Leybold-Chima, Officine Galileo, Phywe Italiana, G.B. Pravia & C., Philips, Polaroid, S.E.C.I.,, S.I.A.S., Silvestar, U.N.A. La partecipazione da parte delle aziende era gratuita ma il Museo si riservava di scegliere fra il materiale presentato quello ritenuto più conveniente ed efficace per la scuola. Il materiale venne presentato allestito su tavoli con esperimenti già pronti e realizzabili dai docenti o dai tecnici del Museo.

Autore: E. Leybold's Nachfolger AG (costruttore) (1870/ 1967)

Datazione: ca. 1968 - ca. 1984

Tipologia: alimentatore universale

Materia e tecnica: metallo; plastica; gomma

Categoria: fisica

Misure: 25 cm x 17 cm x 20 cm

Collocazione

Milano (MI), Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia "Leonardo da Vinci"

Riferimenti bibliografici

Fisica apparecchi "Fisica : apparecchi di fisica per l'insegnamento : Leybold PH 58 I-2", Milano 1968, p.144

Mostra permanente "Mostra permanente del materiale scientifico didattico per l'insegnamento della Fisica : catalogo - guida", Milano 1965

Credits

Compilazione: Ranon, Simona (2008); Reduzzi, Luca (2008)

Aggiornamento: Iannone, Vincenzo (2011)

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