Modello Paravia 52110 - kit per esperienze di elettromagnetismo ed induzione elettromagnetica - Fisica

Paravia; Clemenz

Modello Paravia 52110 - kit per esperienze di elettromagnetismo ed induzione elettromagnetica - Fisica

Descrizione

Questo gruppo tecnico contiene una collezione di elementi di montaggio raccolti su un contenitore a vassoio con maniglie. Molti dei pezzi originali sono mancanti, ad esempio le bobine. Sono presenti diversi conduttori elettrici con spinotti a foro trasversale all'estremità, diversi sostegni per costruire i dispositivi didattici, un interruttore, una suoneria di un campanello, un nucleo ad U, tre basette per esperimenti sugli effetti della corrente elettrica (su una è montato un solenoide in rame, le altre presentano dei fori per l'inserzione di conduttori rettilinei)

Funzione: Questo "gruppo tecnico" ideato dal Dr Clemenz era utilizzato per esperienze didattiche sull'elettromagnetismo e l'induzione magnetica. Utilizzato con il sostegna a telaio rettangolare o il sostegno a disco con tre lampadine, permetteva di realizzare numerose esperienze didattiche. Tra queste: il pendolo di Waltenhofen, dimostrazioni sul paramagnetismo, conduttore mobile in un campo magnetico, campanello elettrico a corrente continua. (ROZ 0300011311)

Notizie storiche: Questo "gruppo tecnico" ideato dal Dr Clemenz era utlizzato per esperienze didattiche sull'elettromagnetismo e l'induzione magnetica. Nel 1926 iniziò l'insegnamento dell'Elettrologia con elementi di montaggio ideati e realizzati dal fisico Dr. Clemenz. Lo scopo delle apparecchiature Clemenz era quello di rendere accessibile, attraverso esperienze di facile ed economica realizzazione, l'esteso campo di queste discipline, permettendo di illustrare i fenomeni e le applicazioni pratiche della corrente continua, della corrente alternata monofase e della corrente trifase. Il Dr. Clemenz aveva predisposto, oltre ad alcuni pezzi fondamentali per tutte le esperienze, alcune collezioni di elementi di montaggio ("gruppi tecnici") appositamente studiate per consentire la sperimentazione in determinati campi dell'Elettrologia. Questo kit faceva probabilmente parte dei materiali portati dalle case costruttrici alla "Mostra di Materiale Scientifico Didattico per l'Insegnamento della Fisica" che si tenne nel 1965 presso l'allora denominato "Museo della Scienza e della Tecnica Leonardo da Vinci" di Milano. L'idea di questa Mostra nacque parallelamente allo sviluppo del Centro di Fisica: un'iniziativa realizzata al Museo per la formazione degli Insegnanti di scuola secondaria e degli studenti nell'ambito della Fisica Sperimentale. Laboratori, aule, biblioteca, proiezioni, tutte attività didattiche che rendevano l'utente attivo partecipante e non solo spettatore. La Mostra accolse molte apparecchiature presentate dalle case costruttrici di materiale didattico allora presenti sul mercato: Alfa Tecnica, Didattica Amatori, S.A.E.L., Brizio Basi, Esso Standard Italiana, Forniture Scolastiche, Leybold-Chima, Officine Galileo, Phywe Italiana, G.B. Pravia & C., Philips, Polaroid, S.E.C.I.,, S.I.A.S., Silvestar, U.N.A. La partecipazione da parte delle aziende era gratuita ma il Museo si riservava di scegliere fra il materiale presentato quello ritenuto più conveniente ed efficace per la scuola. Il materiale venne presentato allestito su tavoli con esperimenti già pronti e realizzabili dai docenti o dai tecnici del Museo.

Autore: Paravia (costruttore) (1920/ 2000); Clemenz (progettista) (notizie sec. XX prima metà)

Datazione: ca. 1960 - ca. 1970

Materia e tecnica: metallo

Categoria: fisica

Misure: 42 cm x 59,5 cm x 19 cm

Collocazione

Milano (MI), Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia "Leonardo da Vinci"

Riferimenti bibliografici

Apparecchi Fisica "Apparecchi di Fisica : Paravia", Torino 1962, pp. 86-87 tav. 101-102

Credits

Compilazione: Ranon, Simona (2008); Reduzzi, Luca (2008)

Aggiornamento: Iannone, Vincenzo (2011)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).