Macchi 125 N - motocicletta - Industria, manifattura, artigianato

Aermacchi; Tonti Lino

Macchi 125 N - motocicletta - Industria, manifattura, artigianato

Descrizione

Motocicletta con telaio in lamiera stampata, parafanghi e serbatoio verniciati di colore bordeau. Al centro del telaio è montato un motore monocilindrico a due tempi; i tubi di scarico sono addossati al forcellone oscillante. Ai lati del motore sono sistemate due pedane poggiapiedi. Al di sopra del motore si trova il serbatoio, sul quale sono sistemate due selle; davanti alla sella del guidatore è installato un vano portaoggetti a forma di serbatoio. Il comando del cambio separato a tre velocità è a manopola. La ruota anteriore è sostenuta da una forcella a bilanciere oscillante, mentre la ruota posteriore utilizza ammortizzatori telescopici. L'impianto frenante è a tamburo, con comando a mano per il freno anteriore e a pedale per quello posteriore. La motocicletta è dotata di fanale anteriore e fanalino di coda circolare.

Notizie storiche: Questa motocicletta venne presentato al Salone del Ciclo e del Motociclo di Milano del 1950. Caratteristica particolare di questa motoleggera era la possibilita di trasformare l'assetto scooteristico in un'impostazione motociclistica, fissando orizzontalmente davanti alla sella il bauletto a forma di serbatoio. In base al numero di targa, l'immatricolazione dell'esemplare posseduto dal Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia "Leonardo Da Vinci" risale al 1952.

Autore: Aermacchi (costruttore) (1913/ 2003); Tonti Lino (progettista) (1920/ 2002)

Datazione: ca. 1951

Tipologia: motoleggera

Materia e tecnica: metallo; plastica; pelle; gomma

Categoria: industria, manifattura, artigianato

Misure: 65 cm x 198 cm x 93 cm

Collocazione

Milano (MI), Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia "Leonardo da Vinci"

Credits

Compilazione: Meroni, Luca (2008)

Aggiornamento: Iannone, Vincenzo (2011)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).