Brionvega RR 126 FO-ST, giradischi Dual 1218 - radiofonografo - Industria, manifattura, artigianato

Brionvega S.a.S.; Castiglioni Achille; Castiglioni Pier Giacomo

Brionvega RR 126 FO-ST, giradischi Dual 1218 - radiofonografo - Industria, manifattura, artigianato

Descrizione

Apparecchio ad alta fedeltà stereofonica transistorizzato. E' costituito da tre elementi componibili in masonite ricoperta di laminato plastico bianco panna ed è montato su un piedistallo in alluminio collegato ad un carrello in fusione su quattro rotelle per il trasporto. L'elemento principale di forma rettangolare comprende i dispositivi d'uso, gli altri due di forma cubica costituiscono le cassette acustiche che contengono gli altoparlanti magnetodinamici. Le due cassette possono essere staccate e posizionate sul blocco centrale oppure lateralmente. I dispositivi d'uso consistono in due commutatori rotanti con scala semicircolare, per la selezione della sintonia AM (da 160 a 320KHz per OM e da 520 a 1600KHz per OL) e FM (da 88 a 104 MHz), con, al centro, un indicatore di sintonia a bobina mobile, un commutatore di gamma e di funzione a tastiera (OM, OL, MF, MF/ST, FONO, FONO/ST,CAF, REGISTR), cinque selettori rotanti per la regolazione di bassi, acuti e bilanciamento, volume e livello, All'interno si ha il circuito transistorizzato costituito da 33 transistor, 20 diodi, un raddrizzatore a ponte al selenio. Sono presenti due antenne incorporate per AM ed FM. Sopra all'elemento principale è collocato un giradischi (dual record player) con cambio automatico a quattro velocità e con testina in ceramica. Il giradischi è coperto e protetto da un coperchio apribile in plastica fumè. Sul lato posteriore dell'apparecchio sono presenti tre fessure lunghe e rettangolari. L'ultima sulla destra ha al suo interno una grande rotella dentata in plastica nera che fuoriesce, in parte, dalla fessura per la regolazione dell'antenna AM. Caratteristiche tecniche: potenza di uscita: 10+10 W a 1000 Hz col 10% di distorsione, -8 + 8 W a 1000 Hz col 1% di distorsione risposta elettrica lineare: da 25 a 25.000 Hz rumori di fondo: - 60 dB riferito a 10 W regolazione dei toni: note basse (riferito a 100 Hz): da +7 dB a - 10 dB; note acute (riferimento 10 KHz): da +7 dB a - 12 dB alimentazione a corrente alternata (CA) / 220 Volt.

Funzione: Ricezione di frequenze radio ad onde lunghe e medie a modulazione di ampiezza (AM) e in modulazione di frequenza (FM) per l'ascolto di programmi radiofonici. Riproduzione di suoni incisi su dischi fonografici attraverso un sistema di registrazione e riproduzione del suono su due o più canali.

Notizie storiche: Il brevetto di Guglielmo Marconi del 1896 del sistema di Telegrafia senza fili (Wireless Telegraph) per la trasmissione di impulsi adatti per il codice Morse, aprì la strada alle comunicazioni via etere a grande distanza. La trasmissione di suoni fu poi resa possibile con l'invenzione della valvola termoionica (diodo a vuoto) a cura dell'inglese Sir John Ambrose Fleming nel 1904. Nel 1906 fu la volta dell'Audion (triodo a vuoto) a cura dell'americano Lee De Forest. L'invenzione della supereterodina, brevettata nel 1918 da Edwin H. Armstrong, ma successivamente attribuita a Lucien Levy, rese possibile la modulazione di frequenza. Negli anni '20 e '30 gli apparecchi cominciarono a diffondersi nelle case. Erano realizzati senza economia e con particolare attenzione all'eleganza degli apparecchi: mobili in legno, con manopole di comando esterne, valvole esterne, antenna a telaio e altoparlante a tromba. Lo sviluppo tecnologico portò poi a circuiti e valvole migliori e quindi ricezioni migliori, altoparlanti interni magnetodinamici o elettrodinamici, ricezioni non solo in modulazione di ampiezza ma anche di frequenza (1939). Nel 1947, un gruppo di ricerca dei Bell Laboratories (Stati Uniti) costituito da W. Shockley, J. Bardeen e W. Brattain, inventò il transistor: un componente attivo allo stato solido che poteva sostituire i tubi elettronici ingombranti e dispendiosi. A metà anni '50 nascono le nuove radio a transistor: più piccole e leggere, ben presto con prestazioni più elevate. Dalla fine della Seconda Guerra Mondiale alla fine degli anni '50 la maggior parte degli arredi domestici era realizzato, almeno in Italia, in legno, in tubolare metallico, in imbottiti tradizionali, secondo processi già collaudati dalla produzione artigianale, destinati quindi a piccoli mercati locali o alle piccole serie. Diventava quindi necessaria una riorganizzazione della produzione, sia internamente alle aziende, sia attraverso le rete dei terzisti, per garantire una vera serialità e omogeneità dei prodotti, e per rispondere alla crescente esigenza di una produzione veloce. L'avvento del transistor amplificò ulteriormente queste esigenze dando la possibilità di ottenere apparecchi tascabili con componenti miniaturizzati. I transistor e gli altri componenti elettronici erano montati e saldati sulla piastrina di un circuito stampato in maniera automatizzata e custodia in plastica stampata a caldo. In questi anni il design si pose come interlocutore strategico delle piccole e medie industrie tecnologiche e, grazie ai nuovi materiale plastici, potè reinterpretare il rapporto tra l'utente e gli oggetti quotidiani. Vennero ideati oggetti facilmente lavabili, impilabili, studiati per risolvere problemi di componibilità e di flessibilità. Nel corso di tutta la sua storia la Brionvega ha rivolto l'attenzione all'aspetto estetico ed innovativo dei suoi prodotti cercando di unire innovazione tecnologica e design. Questo modello Brionvega si inserisce perfettamente in questo contesto. Apparecchio stereofonico ad alta fedeltà con prestazioni innovative per quell'epoca, design particolare che realizza un oggetto autoportante componibile, con volumi separabili, aspetto volutamente antropomorfo, uso di materiali diversi.

Autore: Brionvega S.a.S. (costruttore/ produttore) (1945/); Castiglioni Achille (designer) (1918/ 2002); Castiglioni Pier Giacomo (designer) (1913/ 1968)

Datazione: 1965 - 1970

Materia e tecnica: plastica; metallo; masonite/ laminatura

Categoria: industria, manifattura, artigianato

Misure: 35 cm x 100 cm x 60 cm

Peso: 32 kg

Collocazione

Milano (MI), Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia "Leonardo da Vinci"

Riferimenti bibliografici

Catalogo radio "Catalogo radio, televisione, elettroacustica 1965-1966 / Associazione nazionale industrie elettrotecniche (ANIE)", Milano 1965, p. 107

Ferrari P. "Achille Castiglioni / Paolo Ferrari ; Einfuhrung von Vittorio Gregotti", Milano 1984, pp. 156-157

Branzi A. "Capire il design", 2007, pp. 200-202

Carugati D.G.R. "BRIONVEGA progetto l'emozione", Milano 2003

Ravalico D. E. "La Moderna Supereterodina", Milano 1943

Credits

Compilazione: Ranon, Simona (2008); Testa, Geraldine (2008)

Aggiornamento: Iannone, Vincenzo (2011)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).