Salita di Cristo al monte Calvario

Schongauer Martin

Salita di Cristo al monte Calvario

Descrizione

Autore: Schongauer Martin (1435 ca./ 1491), incisore / inventore

Cronologia: ca. 1475 - ante 1481

Oggetto: stampa smarginata

Soggetto: sacro

Materia e tecnica: bulino

Misure: 436 mm x 290 mm (parte incisa)

Notizie storico-critiche: È nella regione tedesca dell'Alto Reno che agli inizi del Quattrocento l'arte calcografica cominciò a muovere i suoi primi passi. Figlia dell'oreficeria, si sviluppò velocemente quale forma artistica autonoma capace di un'evoluzione stilistica e tecnica estremamente rapida. I fogli più antichi sono anonimi o siglati da monogrammi di artisti purtroppo non meglio identificabili. È Martin Schongauer il primo incisore tedesco il cui monogramma è riferibile ad un artista dalla personalità ben definita e la cui biografia è supportata da un discreto numero di testimonianze documentarie. Nella sua vita si ritrovano elementi chiave delle origini dell'arte calcografica: figlio dell'orafo Caspar, nacque a Colmar, città al centro della regione dell'Alto Reno. Fu peintre-graveur, ovvero praticò la pittura e l'incisione, ma è a noi noto soprattutto come incisore poiché poco è rimasto della sua produzione pittorica, a fronte di un corpus di ben 116 incisioni. Ha siglato tutti i suoi intagli con un monogramma costituito dalle iniziali del nome e del cognome separate da una croce con il crescente di luna ripreso dallo stemma di famiglia. La Salita al Calvario è ritenuta la sua incisione più importante: giunta a noi in ottanta esemplari circa (cfr. l'elenco pubblicato da Hollstein F.W.H., German Engravings Etchings and Woodcuts ca. 1450-1700, Amsterdam, Menno Hetzberger, 1954-..., v. XLIX p. 33 n. 9), è un'opera straordinaria per dimensioni e per complessità compositiva e segna l'inizio della fase matura della sua produzione artistica (Renouard de Bussierre S., Martin Schongauer maitre de la gravure rhénane vers 1450-1491. Musée du Petit Palais 14 novembre 1991 -16 février 1992, Paris 1991, pp. 89-93). Qui infatti per la prima volta utilizza la nuova versione del proprio monogramma, l'unica che userà in seguito, caratterizzata dalle aste laterali della M non più parallele, bensì divergenti; la tecnica incisoria, incerta e acerba nelle prime lastre, ha saputo evolvere rapidamente raggiungendo risultati senza paragoni nel panorama grafico contemporaneo dai quali una personalità più marcata inizia ad emergere. L'opera incisa di Schongauer godette subito di notevole fortuna per le novità compositive, l'alto livello qualitativo e la chiarezza del disegno. Pur non essendo state concepite quali modelli, le sue stampe furono invece ampiamente utilizzate come fonte di ispirazione; lo testimoniano le numerose copie che presto iniziarono a circolare e soprattutto l'influenza che le invenzioni del "bel Martino" ebbero sugli artisti contemporanei, tedeschi, fiamminghi, ma anche italiani e lombardi. Proprio la Salita al calvario ispirò Vincenzio Civerchio (1470 ca./ 1544), pittore cremasco molto legato al territorio bresciano, nella realizzazione della figura del Cristo caduto sotto la croce presente nella pala d'altare eseguita nel 1490 per la Chiesa dei Santi Pietro e Paolo di Travagliato (Marubbi M., Vincenzo Chiverchio. Contributo alla cultura figurativa cremasca nel primo Cinquecento, Milano 1986, p. 22, p. 78 n. 1).

Collezione: Fondo Calcografico Antico e Moderno della Fondazione Biblioteca Morcelli-Pinacoteca Repossi

Collocazione

Chiari (BS), Pinacoteca Repossi

Credits

Compilazione: Brambilla, Lia (2003); Scorsetti, Monica (2003)

Aggiornamento: Scorsetti, Monica (2007)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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