Galeria nel Palazzo Farnese in Roma del Sereniss. Duca di Parma etc. dipinta da Annibale Caracci intagliata da Carlo Cesio

Cesio Carlo; Carracci Annibale

Galeria nel Palazzo Farnese in Roma del Sereniss. Duca di Parma etc. dipinta da Annibale Caracci intagliata da Carlo Cesio

Descrizione

Identificazione: Ercole e Iole

Autore: Cesio Carlo (1626/ 1686), incisore; Carracci Annibale (1560/ 1609), inventore

Cronologia: 1657

Oggetto: stampa

Soggetto: mitologia

Materia e tecnica: acquaforte; bulino

Misure: 221 mm x 230 mm (Parte incisa); 222 mm x 232 mm (lastra)

Notizie storico-critiche: Questa stampa fa parte della serie "Galeria nel Palazzo Farnese in Roma del Sereniss. Duca di Parma etc. dipinta da Annibale Caracci intagliata da Carlo Cesio" costituita da 44 stampe di diverse dimensioni di cui una costituisce il frontespizio. La prima edizione di questa serie venne pubblicata a Roma prima del 1657 e ogni stampa presenta l'indirizzo del Collignon e un numero arabo di serie; la seconda edizione risale al 1657 e si differenza dalla prima solo per l'inserimento di uno scritto intitolato "Argomento della Galeria Farnese dipinta da Annibale Carracci" pubblicato da Vitale Mascardi. Alla morte del Collignon (Roma 1687), le lastre vennero acquistate da Arnold Van Westerhout che ristampò la serie del Cesi con il proprio indirizzo (secondo stato) al posto di quello del Collignon, eliminò il privilegio e i numeri arabi, introducendo una numerazione romana delle tavole. Questa è la terza edizione. Seguì un'edizione ove il titolo è accompagnato dalla scritta "In Roma nella libraria di Venenzio Monaldini al Corso". Nella quinta edizione l'indirizzo del Monaldini è stato sostituito da quello di Girolamo Mainardi; la sesta ed ultima edizione venne pubblicata a Roma nel 1753 da Venenzio Monaldini con un nuovo titolo: "Aedium farnesiarum tabulae ab Annibale Carraccio ...". L'acquaforte qui catalogata costituisce una delle poche della serie in cui gli indirizzi di Collignon e di Westerhout non compaiono in alcuno stato, ma per la presenza del numero arabo si ipotizza facesse parte della I o della II edizione. Secondo Bellini (1987, p. 82 n. .025) questa è la successione degli stati: I) in basso compaiono il nome del Carracci, il numero "5" e la scritta: "C. Cesius del. et sculp."; II) alcuni contorni sono stati rafforzati a bulino, soprattutto sul lato sinistro di Iole; III) il numero "5" è stato abraso e in alto a destra si legge: "Tab. V.".

Collocazione

Bergamo (BG), Accademia Carrara. Gabinetto Disegni e Stampe

Credits

Compilazione: Scorsetti, Monica (2008)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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