Album storico artistico. Garibaldi nelle due Sicilie ossia guerra d'Italia nel 1860. Scritta da B. G. con disegni dal vero, le barricate di Palermo, ritratti e battaglie, littografati da migliori artisti.

Album storico artistico. Garibaldi nelle due Sicilie ossia guerra d'Italia nel 1860. Scritta da B. G. con disegni dal vero, le barricate di Palermo, ritratti e battaglie, littografati da migliori artisti.

Descrizione

Titolo proprio: Attacco di Maddaloni 1 ottobre 1860

Identificazione: Battaglia di Maddaloni

Cronologia: 1860 - 1862

Oggetto: stampa

Soggetto: storia

Materia e tecnica: litografia

Misure:

Notizie storico-critiche: La stampa in esame fa parte dell'"Album storico artistico - Garibaldi nelle sue Sicilie ossia guerra d' Italia nel 1860" pubblicato dai fratelli Terzaghi a Milano nel 1862. L'opera, scritta da un non identificato B.G., è illustrata "con disegni dal vero delle barricate di Palermo, ritratti e battaglie litografati dai migliori artisti". Oltre ad essere riprodotte molte delle stereoscopie sevaistriane, si trovano diverse "licenze letterarie". All' interno dell'opera spicca l'immagine di Garibaldi che entra a Palermo, frutto, ovviamente, di una mera elaborazione fantastica realizzata a posteriori.
Le stereoscopie (immagini doppie viste attraverso uno speciale strumento, detto stereoscopio, che consentiva la restituzione tridimensionale del soggetto) furono realizzate da Eugène Sevaistre, fotografo francese, durante gli eventi rivoluzionari del maggio 1860 a Palermo, quando questa divenne teatro degli scontri fra l'esercito dei napoletani e le bande guidate da Garibaldi. Si tratta del primo resoconto per immagini realizzato agli albori della tecnica fotografica che mostra un forte interesse per l'evento storico e la cura del dettaglio nell'immortalare una città sconvolta, ferita e incredibilmente solitaria.
La litografia in esame raffigura la battaglia di Maddaloni.
Il 30 settembre 1860 Garibaldi comunicò dalla Reggia di Caserta di stare all'erta. In un rapido sopralluogo a Maddaloni ricevette da Bixio la rassicurazione che nessuno sarebbe passato per i Ponti della Valle. La brigata Eberhardt venne schierata sul versante di Longano, all'acquedotto e al mulino, la brigata Dezza lungo le pendici del Monte Caro e la brigata Spinazzi al centro e lungo le falde di S. Michele; un totale di 5600 uomini e sei cannoni. Il 1 ottobre tutto il fronte fino a S. Angelo in Formis subì una prima offensiva borbonica. Alle prime luci dell'alba le operazioni di guerra erano già in corso, mentre i mercenari bavaresi e le truppe svizzere del generale Giovanni Luca Von Meckel si trovavano alla vista dei Ponti della Valle di Maddaloni. Non prima delle otto del mattino Von Meckel lanciò un violento assalto. Sia la brigata Eberhardt che la Dezza furono messe in fuga da battaglioni borbonici. Alle nove del mattino le sorti della battaglia erano a favore dei Borboni; fu allora che Bixio agì con determinatezza, facendo confluire la colonna Fabrizi e la brigata Spinazzi con i fuggitivi e chiedendo aiuto al Comando generale di Caserta. Bixio ordinò un nuovo fronte lungo il versante della collina di S. Michele e del Monte Caro: i continui assalti alla baionetta riuscirono a contenere l'avanzata borbonica. A tarda mattina il colonnello Taddei era in cima al Monte Caro, precedendo i Bavaresi.
Nella stampa è indicato il nome del litografo (Fratelli Terzaghi).
All'Accademia Tadini sono conservate anche 14 litografie, stampate sempre dai fratelli Terzaghi di Milano, che probabilmente facevano parte di un altro "Album storico artistico - Garibaldi nelle sue Sicilie ossia guerra d' Italia nel 1860".

Collocazione

Lovere (BG), Accademia di Belle Arti Tadini. Museo dell'Ottocento

Credits

Compilazione: Fracassetti, Lisa (2012); Malenza, Sarah (2012)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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