Isola Comacina

Ossuccio (CO)

Indirizzo: Isola Comacina, Ossuccio (CO)

Descrizione

L'isola comacina sul lago di Como è situata in corrispondenza dell'insenatura della costa occidentale del ramo comasco nelle acque antistanti la Zoca de l'oli (conca dell'olio), denominazione che identifica il luogo più a nord in Italia in cui le condizioni climatiche consentono la coltivazione dell'ulivo e la produzione d'olio. L'itinerario artistico dell'Isola risulta interessante sia dal punto di vista naturalistico sia da quello storico-architettonico, per l'insolita compresenza di uno dei siti archeologici più importanti in Italia settentrionale per l'Altomedioevo affiancato ad un complesso moderno costituito da tre case per artisti edificate nel 1940 su progetto dell'architetto Pietro Lingeri, reinterpretazioni in chiave razionalista dell'architettura vernacolare lariana sul modello della 'casa per vacanze' di Le Corbusier. Oltre a questi esemplari significativi di architettura moderna, il patrimonio artistico dell'isola è costituito da molte testimonianze della storia secolare dell'isola: resti di un colonnato marmoreo di epoca romana conservato sotto la chiesa di S. Giovanni Battista, testimonianze paleocristiane con lacerti musivi e affreschi parietali, ed anche numerosi resti di chiese romaniche tra cui spiccano la cripta della basilica di S. Eufemia e le murature in pietra squadrata del complesso dei SS. Faustino e Giovita. Reperti recuperati durante le campagne archeologiche si trovano inoltre esposti presso il museo Antiquarium di Ossuccio.

Notizie storiche

Nota per il suo glorioso passato, l'Isola ricoprì un ruolo determinante per la storia comasca dal periodo romano all'Alto medioevo. Tra i più importanti nuclei religiosi della diocesi di Como, l'Isola accolse sulla sua terra numerose chiese. All'epoca paleocristiana risale la costruzione del primo nucleo dell'Aula battesimale (V secolo) ornata da mosaici e affreschi che collocherebbero il successivo e insolito rifacimento a doppia abside tra l'VIII e il IX secolo. Poco lontano, nella posizione occupata oggi dalla chiesa di San Giovanni Battista, scavi archeologici hanno messo in luce i resti di un edificio romano (villa o santuario) sulle cui fondamenta fu eretta una chiesa in epoca altomedievale, seguita da un oratorio (XV secolo) e dalla chiesa attuale (XVII secolo). La chiesa di Sant'Eufemia, tra le più notevoli basiliche dell'area comasca, fu invece fondata nel 1031 dal vescovo di Como Litigerio. Al XII secolo è fatta risalire la costruzione di altri tre edifici di culto, dei Santi Faustino e Giovita, di San Pietro in Castello e di Santa Maria col portico. Nel 1169 l'isola fu rasa al suolo dai comaschi alleati con il Barbarossa, finendo nei secoli successivi in uno stato di totale abbandono. Apprezzata per le sue caratteristiche naturali e paesaggistiche, l'Isola Comacina riottenne l'onore di un tempo all'inizio del XX secolo. Ceduta per testamento al re del Belgio nel 1919 e da questi donata al governo italiano, l'Isola finì sotto la responsabilità dell'Accademia di Brera, incaricata di tutelarne l'interesse archeologico e la bellezza del paesaggio. Il rinnovato interesse si concretizzò in una serie di scavi archeologici eseguiti nel 1914 da Ugo Monneret de Villard e successivamente da Luigi Mario Belloni (1958-1978) e nella realizzazione delle tre case per artisti di Pietro Lingeri (1940) destinate a rendere l'Isola un focolare dell'arte.

Condizione giuridica: proprietà mista pubblica/privata

Credits

Compilazione: Marino, Nadia (2016)

Descrizione e notizie storiche: Nava, Valentina

Fotografie: BAMS photo Rodella/ Jaca Book; Leoni, Marco

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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