Sede Direzionale SNIA Viscosa
Milano (MI)
Indirizzo: Corso di Porta Nuova, 7 (Nel centro abitato, distinguibile dal contesto) - Milano (MI)
Tipologia generale: architettura per la residenza, il terziario e i servizi
Tipologia specifica: palazzo
Configurazione strutturale: Edificio di forma complessa con addizioni (a T) su lotto rettangolare, a scheletro con pilastri e travi in cemento armato, murature in laterizio e solai in latero-cemento; copertura piana.
Epoca di costruzione: 1960 - 1968
Autori: Cassi Ramelli, Antonio, progetto
Descrizione
Sviluppato con un impianto a T su un lotto rettangolare, l'edificio ha l'affaccio principale sul corso di Porta Nuova: è il palazzo di presidenza che si eleva con due ali su una porzione centrale, più avanzata e di minore altezza, conclusa da una terrazza. Un corpo di otto piani longitudinale al lotto, destinato agli uffici, arriva a 30 metri, sino al blocco a quattro piani che conclude e raccoglie l'affaccio su via Cernaia.
Il palazzo di presidenza si distingue per la composizione articolata di elementi architettonici riferibili agli ordini dorico e ionico; nel progetto, essi costituiscono la trama per dimensionare l'edificio, stabilendo proporzioni e simmetria all'interno del rapporto tra le parti del sistema costruttivo trilitico, fondato su elementi verticali (colonne e lesene) ed elementi orizzontali (trabeazione).
Il programma compositivo rivela continui contrasti e dissonanze tra i primi due livelli, con porticati su colonne doriche al piano terra e logge parzialmente chiuse distribuite da colonne di ordine ionico al primo piano, ed i livelli superiori, riferibili al blocco che autonomamente si configura al centro del complesso, sviluppato longitudinalmente nel lotto. Qui è realizzata la discontinuità di linguaggio; rifuggendo dal ricorso all'ordine corinzio che avrebbe condotto all'epilogo dell'ordine classico, il progettista scompagina la teoria e si affranca dalla codificazione degli ordini con un blocco squadrato e semplificato, moderno anche nella ritmata proposizione di paraste binate che inquadrano le aperture.
Il fronte su via Montebello è elaborato sui risvolti delle testate che anticipano il blocco di otto piani, tripartito da due contenute porzioni lievemente incassate, corrispondenti ai corpi scala, quanto basta per segnare di discontinuità lo sporto di gronda.
Sulla via Cernaia si allunga un fabbricato di quattro piani, dominato dal corpo alto degli uffici di cui riprende i caratteri stilistici nel taglio delle aperture, nello zoccolo basamentale, nella cornice sottogronda. Elementi compositivi moltiplicati ed esaltati nel palazzo di presidenza, dove alle colonne in granito di Sardegna, lesene e cornici in chiampo porfirico e fasce in pietra di Vicenza si aggiungono scenografici dettagli come la fontana che ingentilisce il portico al primo piano, con una bocca d'acqua bronzea su bacile scanalato.
La partecipazione di Cassi Ramelli all'elaborazione degli spazi interni è esclusiva, con ambienti di rappresentanza caratterizzati da un ampio impiego di materiali pregiati, nel concorso di marmi, apparati decorativi, boiserie e arredi. I saloni del consiglio e delle assemblee raccontano nelle immagini d'epoca delle soluzioni di raffinata fattura che rivelano lo spirito con cui l'architetto si fa interprete della eminente personalità del committente.
Notizie storiche
La Società Nazionale Industria Applicazioni Viscosa è costituita nel 1922, cinque anni dopo la fondazione della torinese SNIA, operante nell'importazione di carbone dagli Stati Uniti ma già dal 1920 attiva nel settore tessile, in particolare con la fabbricazione del raion.
L'azienda acquisisce progressivamente un ruolo di primissimo piano nel mercato italiano ed estero, ampliando gli impianti degli stabilimenti di Torino-Stura, Venaria, Torviscosa, Pavia, Cesano Maderno, Magenta e Varedo.
Con la presidenza di Franco Marinotti, la Snia diviene una delle più importanti aziende non solo nel campo delle fibre artificiali e sintetiche, ma anche nel settore tessile e chimico.
Su incarico del presidente, Cassi Ramelli progetta negli anni Sessanta il palazzo direzionale della società, assecondando le velleità del committente, mirabile conoscitore d'arte, che immagina un edificio di classica monumentalità per la sede "degna di una grande industria". Articolato in blocchi dotati di specifica autonomia volumetrica e realizzato in due distinti lotti, il palazzo propone, in un programma monumentale, una sintesi dialettica del rapporto tra moderno e antico; attraverso l'ampio ricorso in chiave eclettica del classicismo, sono ordinati i significati simbolici dell'immagine architettonica sulla quale si innestano, con linguaggio moderno, i contenuti della funzione terziaria. La vicenda della costruzione del palazzo è accompagnata dalla contemporanea contestazione studentesca all'Università milanese, dove il progettista insegna e dirige il dipartimento di Composizione Architettonica; questo edificio, più che ogni altro progetto, è divenuto simbolo del linguaggio di Cassi Ramelli, quale riflesso di uno spirito reazionario e antimoderno.
Ignorato dalle riviste di architettura del tempo e condannato dalla critica militante, a distanza di anni il professor Giovanni Koenig individuerà nel palazzo valori sottilmente rivoluzionari, mentre per Fulvio Irace il "monumentale alveare del terziario" è il risultato del "paradossale adeguamento di una memoria storica del Cinquecento italiano" al modello del moderno edificio per uffici.
Alla fine del 1980 la struttura della SNIA Viscosa è modificata con lo scorporo di quasi tutte le attività produttive, conferite ad imprese controllate. Il palazzo direzionale è acquisito nel 1978 dalla Banca Commerciale Italiana che, dopo un ampio piano di ristrutturazione degli ambienti interni affidato a Guido Gai, lo eleggerà dal 1985 quale sede di rappresentanza della filiale di Milano.
Uso attuale: intero bene: uffici
Uso storico: intero bene: uffici
Condizione giuridica: proprietà privata
Riferimenti bibliografici
Il Nostro Lavoro, 1965
Il Nostro Lavoro, 1966, p. 4
Il Nostro Lavoro, 1966, pp. 138-139
Mezzo secolo di Snia Viscosa, Milano 1970, p. 136
Koenig G.K., Ottagono, Un'opera postmoderna a Milano: di Ricardo Bofill?, Bologna 1981, DX, pp. 28-29
Boriani M./ Morandi C./ Rossari A., Milano contemporanea. Itinerari di architettura e urbanistica, Milano 1986, pp. 131, 137
Irace F., Un moderno mecenate. Sedi storiche della Banca Commerciale Italiana a Milano, Milano 1995, pp. 5, 60, 81-83, 91
Fonti e Documenti
Archivio Antonio Cassi Ramelli, progetti, dal 1959 al 1969.
Archivio Antonio Cassi Ramelli, personali, curriculum vitae 3
ASI BCI, Archivio Storico Intesa, Banca Commerciale Italiana, disegni dal 1960 al 1968
Archivio Ediliza Privata di Milano, p.g.128126/1947
Percorsi tematici:
- L'architettura e le sue fonti: il Novecento a Milano e in Lombardia
- Quattro passi per Milano. Memorie di una città che cambia
Collegamenti
- Descrizione archivistica: Progetti e opere realizzate (1926 - 1980)
Serie compresa in: Cassi Ramelli Antonio (1905 - 1980), Professione. Conservatore: Associazione Cassi Ramelli (Milano, MI). - Descrizione archivistica: Registro delle attività e curriculum (1925 - 1980)
Serie compresa in: Cassi Ramelli Antonio (1905 - 1980), Personali. Conservatore: Associazione Cassi Ramelli (Milano, MI).
Credits
Compilazione: Garnerone, Daniele (2005)
Descrizione e notizie storiche: Garnerone, Daniele
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/3m080-00012/
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