Chiesa di S. Giovanni - complesso

Torno (CO)

Indirizzo: Piazza San Giovanni (Nel centro abitato, isolato) - Torno (CO)

Tipologia generale: architettura religiosa e rituale

Tipologia specifica: chiesa

Configurazione strutturale: L¿esterno denuncia la sua origine romanica. Sulla facciata a capanna, in pietre a vista tranne l¿estremità sinistra, si aprono un portale maggiore, due porte minori, una monofora ed un elegante rosone. L¿interno è formato da un¿aula ad unica navata, divisa in sei campate da archi ogivali; il presbiterio è diviso in tre cappelle.

Epoca di costruzione: sec. XIV - sec. XV

Autori: Ruspini, Giovanni Battista, decorazione

Comprende

Descrizione

La chiesa, preceduta da un suggestivo piazzale con un monumentale ippocastano, è ubicata nella parte alta del paese al limite orientale dell'abitato. L'edificio, orientato sull'asse ovest-est, è affiancato a sud dalla mole del campanile e a nord da un portico a cinque campate. La facciata a capanna della chiesa, con muratura a vista ed una porzione intonacata corrispondente al portico laterale, è arricchita da un elegante portale marmoreo rinascimentale, attribuito alla bottega dei Rodari. Il disegno del portale comprende diversi riquadri e bassorilievi disposti entro un articolato schema compositivo. Nei piedritti le figure di Santi (S. Paolo, S. Caterina e S. Rocco a sinistra, S. Pietro, S. Lucia e S. Sebastiano a destra), nella lunetta superiore la scena del Battesimo di Gesù, nell'arco le figure di Profeti e Sibille, ai lati le figure dell'Annunciazione e in alto l'Eterno padre che regge il mondo. Infine ai lati dei piedritti due bassorilievi, con la visita di S. Maria ad Elisabetta e la decollazione di S. Giovanni Battista, e due statue. Sopra il portale il rosone e sul lato sinistro una porta secondaria con semplice portale architravato. Sul lato destro del prospetto svetta la mole del campanile con muratura a vista, ornata da bifore e cornici ad archetti ciechi, terminata da una cella campanaria settecentesca. Sul lato sinistro della facciata il portico sotto il quale sono posizionate diverse lapidi funerarie. L'interno della chiesa è a navata unica suddivisa in sei campate da una struttura ad archi trasversali e conserva la pavimentazione in pietra di Moltrasio. All'ingresso due pile lapidee dell'acquasantiera, la prima con motivi geometrici di origine romanica e la seconda con disegno rinascimentale, ed un elegante bassorilievo ottocentesco opera dello scultore Giovanni Croff. Gli archi trasversali presentano una decorazione a finti conci lapidei bianchi e neri mentre le pareti della navata conservano solo alcune tracce della decorazione rinascimentale: un affresco con S. Bernardino, sul pilastro della quarta arcata destra, un lacerto con S. Cristoforo nell'ultima campata destra e una Madonna col Bambino e S. Giovanni Battista nell'ultima campata sinistra. Le pareti della navata sono arricchite anche da alcune tele: a sinistra un S. Bernardino, la Conversione di S. Paolo, opera di Giovan Battista Trotti detto il Malosso, e una Madonna col Bambino e S. Anna, a destra un S. Carlo Borromeo, una Deposizione e una tela con Sei Apostoli, opera del pittore cremonese Vincenzo Campi realizzata probabilmente come anta d'organo. Nella prima campata destra una nicchia che corrisponde al vecchio battistero. La navata è conclusa dal presbiterio affiancato da due altari laterali e separato da un'elegante cancellata. L'arcone soprastante è ornato da un affresco seicentesco che rappresenta la Figura dell'Eterno attorniato da Angeli musicanti. L'altare destro, dedicato a S. Bartolomeo, presenta una pala seicentesca che raffigura il martirio del santo. Sulla parete altre tele incorniciate da stucchi. Nel sottarco riquadri ad affresco con le figure di S. Gerolamo, S. Rocco, S. Caterina, S. Agata, S. Tecla e altre due sante con il Crocifisso. Nella volta a crociera stucchi seicenteschi che inquadrano medaglioni ad affresco in buona parte perduti. L'altare sinistro, dedicato alla Madonna del Rosario, presenta una statua della Madonna entro una nicchia e nella parte soprastante la figura del Pellicano, simbolo di Cristo, al centro del timpano spezzato. Attorno all'altare quindici riquadri con i Misteri del Rosario. Sulla volta a crociera eleganti stucchi incorniciano riquadri ad affresco con le figure degli Evangelisti. Nel sottarco sono rappresentate invece figure di Sibille. La decorazione del presbiterio comprende un Crocifisso ligneo nella lunetta dell'arco, l'altare maggiore settecentesco, i dipinti nella volta a crociera e dell'abside, con simboli della Passione, rifatti nell'Ottocento.

Notizie storiche

Nell'area su cui sorge l'attuale chiesa vi era probabilmente già nel VI secolo una comunità cristiana, documentata da una lapide ritrovata nel XVIII secolo. Secondo la tradizione nel 1099 un arcivescovo di Germania, di ritorno dalla Terra Santa al termine della prima crociata, avrebbe lasciato la reliquia del santo chiodo nella chiesa di S. Giovanni a Torno. Tuttavia la prima documentazione relativa ad un edificio dedicato a S. Giovanni risale al 1208. L'attuale struttura ad archi trasversali sembra invece risalire ad un intervento di ristrutturazione che fu realizzato alla fine del XV secolo come documentano due date (1494 e 1496) poste sul secondo arco e sopra il rosone. Probabilmente in questa occasione si intervenne su un precedente edificio di epoca romanica di cui resta il campanile, secondo alcuni risalente al XII secolo. Alla fase rinascimentale risale anche un rinnovamento decorativo dell'edificio testimoniato dall'elegante portale scolpito, attribuito alla bottega dei Rodari, e da alcuni affreschi sulle pareti della navata. Sul pilastro destro della quarta arcata la figura di S. Bernardino da Siena, sul pilastro della quinta arcata un lacerto con la figura di S. Cristoforo, sulla parete dopo il pulpito una Madonna in trono con il Bambino e S. Giovanni Battista. Nuovi lavori furono realizzati nella prima metà del XVII secolo per la decorazione del presbiterio e dei due altari laterali. A questa fase risalgono l'affresco sopra gli archi della zona presbiteriale, la decorazione a stucco ed affreschi delle volte laterali, la pala dell'altare destro, dedicato a S. Bartolomeo e alcune tele collocate sulla parete della navata. Al 1756 risale la Via Crucis opera firmata dal pittore tedesco Joseph Zucker. Nel corso del XVIII secolo fu sistemata la cella campanaria del campanile in cui è incisa la data 1776. Nel 1805 i fabbricieri acquistarono le due pile dell'acquasantiera e l'altare di marmo della chiesa di S. Maria in Campo di Cermenate che fu collocato in sostituzione dell'altare esistente. Fra il 1835 ed il 1855 il pittore Giovanni Battista Ruspini di Torno eseguì rinnovò le pitture del coro e nel 1857 fu eseguito un primo intervento di restauro della facciata. Dopo il 1869 nei pressi dell'ingresso fu aggiunto il monumento sepolcrale opera dello scultore Giuseppe Croff. Alla fine del XIX secolo furono realizzati nuovi lavori di restauro della facciata, eseguiti a partire dal 1889 sotto la direzione del canonico Vincenzo Barelli, e fu aggiunto l'organo in controfacciata inaugurato nel 1899. Un ulteriore intervento di restauro della facciata è stato completato nel 1999.

Uso attuale: intero bene: chiesa

Uso storico: intero bene: chiesa

Condizione giuridica: proprietà Ente religioso cattolico

Credits

Compilazione: Catalano, Michela (2005)

Aggiornamento: Galli, Maria (2010); Caspani, Pietro (2015)

Descrizione e notizie storiche: Leoni, Marco

Fotografie: Caspani, Pietro

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