Chiesa dei SS. Gusmeo e Matteo - complesso

Gravedona ed Uniti (CO)

Indirizzo: Via San Gusmeo (Nel centro abitato, isolato) - Gravedona ed Uniti (CO)

Tipologia generale: architettura religiosa e rituale

Tipologia specifica: chiesa

Configurazione strutturale: Il complesso architettonico è composto dalla chiesa e dal campanile. La chiesa, con annessa sacrestia sul lato nord, si sviluppa con pianta rettangolare ad unica navata, cappelle laterali, e presbiterio rettangolare. Il campanile, a pianta quadrangolare, sorge sul lato nord. Le strutture murarie dell'intero complesso sono in pietra locale, ciottoli e mattoni legati da malta di calce; le coperture sono a tetto con struttura lignea e manto in lastre di pietra

Epoca di costruzione: 1530 - 1533

Autori: Pozzi Giovanni Battista, chiesa, decorazione; Rovere Giovanni Mauro della detto Fiamminghino, chiesa, decorazione

Comprende

Descrizione

La chiesa dei Santi Gusmeo e Matteo, circondata da un parco di platani, si trova in posizione elevata rispetto all'abitato lungo una strada parallela al tracciato della via Regina che conduce al Convento di Santa Maria delle Grazie. La località, secondo la tradizione, coincide con il luogo dove avvenne il martirio dei due santi e dove esisteva una chiesa dedicata a San Fedele. L'edificio è preceduto da un pronao realizzato nel XVIII secolo e presenta una semplice facciata a capanna. Sul fianco meridionale e nella parte absidale è possibile osservare strutture ed elementi, le monofore in cotto, gli archetti e la cornice con dentelli in cotto, appartenenti all'antica chiesa romanica a pianta centrale, edificata probabilmente nel XIII secolo, e sostanzialmente ricostruita a partire dal 1533 quando venne invertito l'orientamento. L'interno della chiesa a navata unica con cappelle laterali è completato da un'abside a pianta quadrata. Sul fianco sinistro la prima cappella, dedicata alla Vergine del Rosario, conserva una statua policroma, una tela risalente al XVII secolo e alcuni affreschi settecenteschi, entro cornici in stucco, attribuiti a Giovanni Battista Pozzi. Sul lato destro il primo altare è dedicato alla Vergine del Rosario e conserva uno stendardo in seta e una tela del XVII secolo. La nicchia prima del presbiterio presenta una decorazione plastica realizzata in stucco policromo con la statua di S. Pio V, eseguita nel XVIII secolo dopo l'avvenuta beatificazione di papa Ghisleri, e sui lati statue degli evangelisti. Sul lato sinistro la cappella della Ss. Annunciata, fabbricata nel XVII secolo, conserva una statua della Vergine col Bambino, una tela con l'Annunciazione e affreschi settecenteschi con scene della Vita della Vergine inquadrati da cornici in stucco. Il ciclo decorativo più interessante all'interno della chiesa è costituito dalla decorazione sulla volta del presbiterio, realizzata e firmata nel 1608 da Giovan Mauro Della Rovere, detto il Fiammenghino, che raffigura la Gloria di Dio Padre fra Angeli musicanti. La volta presenta inoltre una decorazione a stucco realizzata da Giovanni Battista da Moltrasio fra il 1632 ed il 1633. L'altare realizzato in marmi policromi ospita il reliquario in cui si conservano le reliquie dei santi traslate nel 1637, per volontà del Vescovo Carafino. Sul lato nord della chiesa si trova il campanile a torre, eretto nel XVII secolo, che presenta decorazioni ad archetti sulle cornici marcapiano.

Notizie storiche

La chiesa dei Santi Gusmeo e Matteo sorge sul luogo dove, secondo la tradizione, avvenne il martirio dei due santi, soldati dell'Imperatore Massimiano che seguirono il loro commilitone S. Fedele lungo il lago di Como e furono catturati e decapitati nella località di Pozzano. In questo luogo esisteva una prima chiesa dedicata a S. Fedele, edificata nel XIII secolo per dare degna sepoltura ai due santi a seguito del ritrovamento dei corpi, avvenuto secondo la tradizione in data 11 settembre 1248. Questo edificio era impostato probabilmente su un corpo a pianta quadrata con absidi su tre lati e un vestibolo rettangolare sul quarto lato e venne riedificato a partire dal XVI secolo. Dopo un primo ampliamento, avvenuto nel 1533, fu invertito l'orientamento della chiesa e secondo le indicazioni del Vescovo Ninguarda furono traslate le reliquie dei santi, inizialmente conservate al centro della chiesa, che furono inserite in un'arca nell'altare maggiore nel 1637. Nel frattempo fu dato avvio alla campagna decorativa degli interni con l'affresco sulla volta del presbiterio, eseguito nel 1608 da Giovan Mauro Della Rovere detto il Fiammenghino. Nel 1609 fu completata la sacrestia e nel 1616-17 fu eretto il campanile. Le decorazioni a stucco dell'arco mediano, della cupola e nella parte anteriore della chiesa furono eseguite nel 1632-33 da Giovanni Battista da Moltrasio, come documentano le carte d'archivio della parrocchia. L'altare della cappella dell'Annunciazione fu realizzato nel 1695 dal marmorino Pietro Angelo Scala di Carona. Il pronao di accesso invece fu aggiunto nel XVIII secolo e fu edificato da Giovanni Maria Baroggio al quale risultano pagamenti negli anni 1702 e 1703.

Uso attuale: intero bene: chiesa

Uso storico: intero bene: chiesa

Condizione giuridica: proprietà ente religioso cattolico

Riferimenti bibliografici

Diocesi di Como, La Diocesi di Como. Dati e notizie per il 2005, Lipomo 2005

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Credits

Compilazione: Catalano, Michela (2007); Leoni, Marco (2007)

Aggiornamento: Galli, Maria (2009)

Descrizione e notizie storiche: Leoni, Marco

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