Villa Pizzo - complesso

Cernobbio (CO)

Indirizzo: Via Regina, 46 - Cernobbio (CO)

Tipologia generale: architettura per la residenza, il terziario e i servizi

Tipologia specifica: villa

Configurazione strutturale: Il complesso di Villa Pizzo comprende l'edificio padronale, costituito da un semplice corpo di fabbrica a pianta rettangolare su due piani, alcuni edifici di pertinenza, le serre (realizzate nei primi anni del XX secolo), il mausoleo Volpi Bassani ed il vasto parco. Il prospetto sul lago è caratterizzato dalla grande darsena costruita nel XIX secolo con la sovrastante terrazza.

Epoca di costruzione: sec. XVII - sec. XVIII

Autori: Cantoni Simone, progetto belvedere e oratorio; Beltrami Luca, progetto tempietto

Comprende

Descrizione

La villa, costruita su di una punta fra Cernobbio e Moltrasio, è pienamente visibile solo dal lago. L'architettura della residenza, così come quello delle più antiche case rurali che la circondano, è caratterizzata da grande asciuttezza e linearità, nei volumi squadrati ma mai tozzi, nella ripartizione ritmica dei piani, nelle sobrie decorazioni in facciata. L'intervento dell'architetto è in grande equilibrio con l'irregolare natura del luogo. Il giardino che si estende a livello delle due costruzioni principali, la villa padronale e un edificio più a levante è organizzato all'italiana, con ordinati vialetti che corrono fra aiuole, siepi e fontane barocche. Sul lato occidentale sorge la darsena vecchia che si apre sul bacino di Villa d'Este mentre quella nuova, eretta dai Volpi-Bassani, domina il bacino di Moltrasio fino alla punta di Torno. Al più vasto parco si accede comodamente dal cosiddetto "Ceppo", poco oltre la dépendance di Villa d'Este. Da qui un piccolo vialetto, un tempo detto "in Genova" per la mitezza del clima, offre un susseguirsi di piante esotiche, agavi, orchidee e altre piante rare che si arrampicano fin sull'erta scogliera; da qui si prosegue lungo il "Viale dei cipressi" con una grotta artificiale con giochi d'acqua. Percorso il viale, il parco volge a nord-est, verso Moltrasio, attraverso una fitta vegetazione di alberi ad alto fusto. Ovunque viali e sentieri si intersecano creando un arabesco che si svolge fra ponticelli, pozze d'acqua e ruscelletti. In mezzo al parco fa bella mostra di sé la fontana in onore di Volta, circondata dalle false rovine d'un tempietto classico.

Notizie storiche

La villa nota con il nome "pizzo" ("Piz", in latino "Apex", da cui il nome "Apiciano" con cui la villa fu designata in passato è un termine piuttosto comune per indicare sia creste di monti aguzzi sia prominenze della costa del lago) ha origini antiche. Il 9 luglio 1435, Giovanni Muggiasca, mercante di Como, acquistava un vasto terreno ricco di vigneti e di uliveti che si estendeva, poco lontano dalla città, dalla riva del lago fin alla vetta delle colline, incontrando anche la strada Regina, arteria di traffico fondamentale per i commerci diretti verso il nord. Su queste terre, per avere un luogo ove sostare durante le visite alla proprietà, egli fece costruire non tanto una sfarzosa villa, quanto piuttosto un più modesto edificio rurale. Nel 1630, a causa della peste, i Muggiasca fuggirono da Como al Pizzo dove ospitarono numerosi concittadini ai quali, in cambio dell'ospitalità, chiesero di concorrere alla bonifica del terreno. Fu in questo periodo di forzata segregazione che cominciarono i lavori nel parco; a metà del secolo anche l'edificio venne ristrutturato secondo un disegno dalle linee semplici, ma signorili. Ben presto, accanto al fabbricato, sorsero una casa da massaro con porticato e terrazza, i locali per la servitù, una serie di rustici, la stalla e la cantina, nonché una piccola fattoria a monte. A fine Settecento, l'abate Giovanni Francesco Muggiasca fece anche edificare un piccolo oratorio sul lato orientale della villa. L'ultimo dei Muggiasca ad abitare la proprietà fu Giovanni Battista, poi vescovo di Como, cui si deve gran parte dell'arredamento in stile neoclassico e il piccolo monumento marmoreo ad Alessandro Volta, nel parco della villa, raffigurante un vaso funebre di elegante fattura classica con il simbolo della pila elettrica.
Gian Battista Muggiasca designò quale unico erede l'Ospedale S. Anna di Como che mise tutto il complesso all'asta. Ad acquistarlo fu un tal ingegner Bonzanini per conto del Viceré Ranieri d'Asburgo che per un certo periodo fece della villa la propria dimora dedicandosi con passione all'abbellimento del parco. Fu questo uno dei periodi di maggior splendore di villa Pizzo, frequentata da nobili e uomini di cultura. Durante i moti di Milano del 1848, il Viceré, costretto ad abbandonare il lago alla volta di Verona; nel parco del Pizzo trovarono ospitalità i contrabbandieri che dalla Svizzera scendevano per la val d'Intelvi o dal Monte Bisbino per diffondere le pubblicazioni patriottiche clandestine stampate a Capolago, nel Canton Ticino. Due cannoncini, che facevano bella mostra di sé all'ingresso della villa, furono persino requisiti da alcuni battelli di patrioti che ne fecero uso durante le cariche contro la Caserma S. Francesco a Como.
Nel 1865, la villa fu acquistata da Madame Musard, da molti indicata come favorita del re Guglielmo d'Olanda. Per sua commissione, le sale della residenza furono ristrutturate e gli antichi affreschi che decoravano i soffitti furono coperti da cicli pittorici d'ispirazione pompeiana, secondo il gusto dell'epoca. La facciata acquisì quel color rosa pallido che è rimasto fino ad oggi e sul tetto fecero la loro comparsa alcuni ornamenti in lamiera "alla cinese", con campanellini che tintinnavano al vento. Nel 1871, Madame Musard lasciò la villa che venne rilevata dalla famiglia Volpi Bassani. A parte alcuni terreni a monte che vennero alienati separatamente, la villa continuò sostanzialmente a mantenere la sua impronta originaria.

Condizione giuridica: proprietà privata

Riferimenti bibliografici

Belloni L.M./ Besana R./ Zastrow O., Castelli, basiliche e ville. Tesori architettonici lariani nel tempo, Como 1991, p. 178

Grigioni della Torre G., Ville storiche sul Lago di Como, Ivrea 2001

Longatti A./ Peverelli R./ Pozzoni C., Lario romantico: personaggi, parchi, dimore di delizia e aria di lago, Como 2006

Pifferi E., Ville e giardini del Lago di Como, Como 2005

Cottini P./ Monti L., Geometrie verdi sull'acqua. I giardini del territorio lariointelvese, Missaglia 2007

Percorsi tematici:

Credits

Compilazione: Leoni, Marco (2006)

Aggiornamento: Paci, Giovanna (2006); Brucato, Roberta (2007); Galli, Maria (2009)

Descrizione e notizie storiche: Limonta, Tommaso; Paci, Giovanna

Fotografie: Leoni, Marco

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