Chiesa dei SS. Nazaro e Celso

Brescia (BS)

Indirizzo: Corso Matteotti (Nel centro abitato, distinguibile dal contesto) - Brescia (BS)

Tipologia generale: architettura religiosa e rituale

Tipologia specifica: chiesa

Configurazione strutturale: Interno ampio e luminoso con navata unica coperta da una volta a botte unghiata con cappelle laterali e ampio presbiterio coperto a cupola e terminante con calotta absidale

Epoca di costruzione: sec. XI - sec. XVIII

Autori: Zinelli, Giuseppe, progetto facciata; Marchetti, Antonio, progetto facciata

Descrizione

La chiesa dei SS. Nazaro e Celso è ubicata nel centro storico di Brescia in corso Giacomo Matteotti. Si caratterizza come mirabile esempio di architettura neoclassica, con l'imponente facciata costituita da otto colonne corinzie che reggono il grande timpano triangolare sormontato da sette statue di santi. Monumentale anche il portale principale, con colonne corinzie e timpano ricurvo, contenente la lapide che ricorda l'opera voluta da Alessandro Fè d'Ostiani, il cui busto è raffigurato nell'edicola soprastante. Anche l'interno rispecchia pienamente questo stile, con la grande navata unica coperta da una volta a botte unghiata, con presbiterio e abside semicircolare coperti rispettivamente da una cupola e da una semicupola. La navata è introdotta da un pronao, che fa da atrio, separato rispetto al resto della chiesa da due gigantesche colonne corinzie; su ogni lato si aprono cinque cappelle intervallate da lesene, che sorreggono l'alto cornicione su cui si imposta la volta. L'edificio conserva preziose opere d'arte come: Madonna con Bambino e i SS. Lorenzo e Agostino di Paolo Caylina il vecchio, risalente alla seconda metà del XV secolo; il polittico Averoldi, capolavoro giovanile di Tiziano Vecellio del 1522; numerose opere di Moretto come l'incoronazione della Vergine con i SS. Michele Arcangelo, Giuseppe, Francesco d'Assisi e Nicola di Bari del 1534, l'Adorazione dei pastori con i SS. Nazaro e Celso del 1540, Cristo in passione con Mosè e Salomone del 1541; S. Barbara di Lattanzio Gambara del 1588; il polittico di S. Rocco di Antonio Gandino del 1590; l'Adorazione dei Magi di Giambattista Pittoni del 1740.

Notizie storiche

Di origine medievale, viene fondata dal vescovo Bernardo Maggi nei primi anni del XIV secolo e in questo periodo si insedia un collegio di cinque sacerdoti: per questo prenderà il titolo di Collegiata. Viene per buona parte riedificata nel Quattrocento, mentre nel Cinquecento viene ampliata e soprattutto arricchita con preziose opere d'arte come il Polittico Averoldi realizzato da Tiziano nel 1522. Nel 1533 viene rifatta la facciata principale secondo i canoni rinascimentali e viene costruito il campanile. All'interno l'architetto Giulio Todeschini sistema l'abside e alcune cappelle laterali. I lavori proseguono anche nel Seicento, quando viene fatto un nuovo coro ligneo e viene rifatta la pavimentazione nella zona absidale. Proseguono interventi di restauro e di ricostruzione anche nella prima metà del XVIII secolo. Nella seconda metà del Settecento la chiesa viene però completamente ricostruita per volontà del prevosto Alessandro Fè d'Ostiani, di nobile famiglia e vescovo titolare della Diocesi di Modone. Nel 1748 viene presentato un progetto di riedificazione da parte dell'architetto Giuseppe Zinelli, che viene approvato da papa Benedetto XIV. Nel 1753 iniziano i lavori, ma dopo cinque anni viene richiesta dalla committenza una perizia all'architetto Domenico Corbellini e l'anno successivo viene chiamato, alla conduzione del cantiere, l'architetto Antonio Marchetti che porta a compimento la fabbrica nel 1780. Il Capitolo Collegiale viene soppresso nel 1797, ma la chiesa rimane aperta al culto e diventa parrocchiale.

Uso attuale: intero bene: chiesa

Uso storico: intero bene: chiesa

Condizione giuridica: proprietà Ente religioso cattolico

Accessibilità: apertura 7.00-11.00 e 14.30-17.00
telefono 030.3754387

Come raggiungere il bene:
Treno: Brescia
Autostrada: A4 uscita Brescia

Percorsi tematici:

Credits

Compilazione: Ribaudo, Robert (2009)

Aggiornamento: Morandini, Lucia (2014)

Descrizione e notizie storiche: Morandini, Lucia

Fotografie: Morandini, Lucia

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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