Cascina Monluè - complesso

Milano (MI)

Indirizzo: Via Monluè 70 (Fuori dal centro abitato, isolato) - Monluè, Milano (MI)

Tipologia generale: architettura rurale

Tipologia specifica: cascina

Configurazione strutturale: Il complesso rurale, isolato tra l'anello autostradale e il fiume Lambro, è strutturato secondo l'impianto tipico delle abbazie umiliate. Si sviluppa attorno a un'ampia corte, nel cui lato est si trova un mulino molto rimaneggiato, mentre in quello sud, ove si apre l'ingresso principale, si estende la chiesa di S. Lorenzo di forme romanico-gotiche che presenta sulla fronte un portale a falso protiro, due monofore e un oculo murati. La navata, con soffitto a cassettoni cinquecentesco, cinta da arcate in cotto, termina in un'abside coperta da volta a crociera. A fianco dell'abside rettangolare si eleva l'imponente campanile scandito da cornici ad archetti con bifore e cuspide. Le aree che circondano il borgo agricolo sono state rese parco e sistemate con prati, boschetti e lunghi filari di pioppi lombardi lungo la sponda destra del fiume Lambro. Il parco è compreso fra la Tangenziale Est a ovest, il viale Forlanini a nord, il Lambro a est, oltre al quale comincia l'Aeroporto di Linate

Epoca di costruzione: sec. XIII

Comprende

Descrizione

La Cascina Monluè è un complesso agricolo compreso nel quartiere Forlanini (Milano Est), isolato tra l'anello autostradale e il fiume Lambro e manifesta ancora oggi, seppur trasformato nel tempo, le tracce dell'impianto tipico delle grange monastiche. Sotto la giurisdizione di una parrocchia milanese di origini antichissime, detto Mons luparium o "monte dei lupi", l'area accolse, a partire dal XIII secolo e fino al XVI un monastero di frati Umiliati legato a Santa Maria di Brera successivamente trasformato in una azienda agricola. La struttura comprendeva una cascina a corte chiusa con gli edifici monastici e i rustici agricoli, circondati da prati e campi. L'intero impianto è ancora ben riconoscibile, sebbene frazionato, e rappresenta uno dei migliori esempi sopravvissuti di quel tipo di organizzazione. La chiesa (XIII secolo) presenta una facciata a capanna con due strette monofore a fianco di un oculo centrale, soluzione che ricorda la distrutta S. Maria di Brera, coeva fondazione degli Umiliati. Sulla destra del prospetto si erge l'imponente campanile a quattro ordini, con cornici e archetti pensili, scandito da monofore e da quattro bifore all'ultimo livello. L'interno, semplice per le forme e per l'uso dei materiali, è a pianta unica con transetto, abside rettangolare e due cappelle aggettanti. La copertura dell'aula, in origine a capriate lignee, è costituita oggi da un soffitto a cassettoni mentre il coro è coperto da una volta a crociera. Nel corpo occidentale adiacente la chiesa, forse l'antica sala capitolare, sono state rinvenute splendide decorazioni a tralci vegetali, stelle caudate e fiori quadrilobati, che attingono ad un repertorio ampiamente diffuso nella Lombardia del secondo Duecento e del primo Trecento.

Notizie storiche

L'attuale Cascina Monluè sorge nel luogo in cui nel 1267 fu fondata dagli Umiliati di Santa Maria di Brera la "grangia", un'azienda agricola monastica con relativa chiesa, dedicata a San Lorenzo. Divenuto parrocchiale nel 1584 a seguito della soppressione dell'ordine degli Umiliati, l'edificio subì pesanti rimaneggiamenti soprattutto all'interno. Nel XVII e XVIII secolo furono aggiunte quattro cappelle laterali a pianta quadrangolare e furono murate le finestre della facciata per consentire l'installazione di un organo. Con lo scioglimento dell'ordine da parte di San Carlo Borromeo (1571) il borgo passò per diverse proprietà, fino a entrare a far parte, agli inizi del XX secolo, del patrimonio del Pio Albergo Trivulzio.
A causa della sua posizione, la Cascina Monluè subì un progressivo spopolamento acuito dalla realizzazione della Tangenziale Est, aperta al traffico nel 1971, che la isolò completamente dal resto della città. Per anni il borgo è stato concesso dal Comune di Milano a diverse associazioni per l'organizzazione di eventi, feste e concerti. Nel 2016 è stato presentato un nuovo progetto di riqualificazione dell'area, proposto da un gruppo di associazioni no profit, sostenute dal Comune di Milano, con la finalità di restaurare il complesso e conferirgli una nuova identità come Corte del Bene Comune: un luogo polifunzionale condiviso dalle numerose realtà sociali, culturali e religiose che già gravitavano intorno all'antico borgo agricolo.

Uso attuale: ala più arretrata: abitazione; avancorpo: chiesa; corpo principale: cascina

Uso storico: intero bene: grangia

Condizione giuridica: proprietà mista pubblica/ecclesiastica

Accessibilità: Gli spazi comuni all'interno della corte sono spesso adibiti, nella stagione estiva, a manifestazioni e concerti aperti al pubblico.
Per le informazioni sulla chiesa telefonare allo: 02 70209948
orario apertura: 07.00-19.00.
Il sito è raggiungibile in auto, attraverso la tangenziale Est, uscita CAMM, oppure da Via Mecenate.

Percorsi tematici:

Credits

Compilazione: Ribaudo, Robert (2009)

Aggiornamento: Marino, Nadia (2016)

Descrizione e notizie storiche: Nava, Valentina

Fotografie: Marino, Nadia

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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