Chiesa di S. Maria Incoronata
Milano (MI)
Indirizzo: Corso Garibaldi (Nel centro abitato, integrato con altri edifici) - Milano (MI)
Tipologia generale: architettura religiosa e rituale
Tipologia specifica: chiesa
Configurazione strutturale: Si tratta di una chiesa doppia, usuale tra le tipologie delle chiese sforzesche milanesi. L'interno si presenta a due navate di uguale altezza, divise da pilastri, ognuna di tre campate e terminanti con un'abside. Lungo i fianchi si aprono le cappelle. A nord est della chiesa si articolano i due chiostri dell'antico convento
Epoca di costruzione: metà sec. XV
Autori: Perrone, Luigi, restauro interni
Descrizione
La chiesa di Santa Maria Incoronata in Corso Garibaldi è uno dei più importanti monumenti della Milano quattrocentesca, nonché una delle più significative testimonianze della religiosità agostiniana e della cultura umanistica in Lombardia. Il complesso architettonico attuale è costituito dalla chiesa, dalla Biblioteca e da ciò che rimane dell'antico cenobio agostiniano. L'attuale complesso sorge nel luogo dove un tempo si trovava la piccola chiesa del convento della Beata Vergine di Garegnano, le cui strutture si elevavano in corrispondenza delle attuali seconda e terza cappella laterale della navata sinistra. La facciata doppia sul corso racconta la storia edilizia dell'edificio, risultato dell'unione di due chiese vicine, Santa Maria di Garegnano (sinistra) e San Nicola da Tolentino (a destra), costruite in momenti diversi e poi ricomprese in un unico organismo terminato negli anni Ottanta del Quattrocento, che appare oggi a pianta quadrata con due navate terminanti con absidi poligonali sulle quali si aprono le sei cappelle laterali. La decorazione parietale quattrocentesca andò quasi completamente distrutta nella ristrutturazione compiuta tra il 1652 e il 1654 a cui si devono, tra gli altri, gli attuali affreschi della Cappella di San Nicola da Tolentino, con Storie della vita del santo attribuite ad Ercole Procaccini e a Giovanni Stefano Montalto. Del convento si è preservato fino ad oggi solo il chiostro grande con portici con archi a sesto acuto, in parte demolito, e con resti di affreschi quattrocenteschi. Di notevole interesse è anche la Biblioteca Umanistica collocata al primo piano a tre navate sostenute da colonne di serizzo, che conservano in parte l'antica pittura a finto marmo e con pareti affrescate con dottori e teologi dell'ordine agostiniano (restaurate nel 2000).
Notizie storiche
Nel 1445 i padri agostiniani di san Marco cedettero alla Congregazione lombarda dell'Osservanza dell'ordine di Sant'Agostino la chiesa della Beata Vergine di Garegnano con l'annesso convento, extra muros. E' probabile che in quest'occasione, gli agostiniani si occupassero anche della ristrutturazione della chiesa preesistente. In contemporanea nel 1450 Bianca Maria Visconti, moglie di Francesco Sforza, fece costruire a poca distanza una nuova chiesa intitolata a San Nicola da Tolentino (attuale navata destra). L'ampliamento maggiore del complesso si ebbe però l'anno seguente con la donazione del Duca di Milano ai frati di un appezzamento di terreno destinato ad accogliere un nuovo convento e l'orto. L'iniziativa ducale fu seguita dalle donazioni di altre illustri famiglie milanesi che fecero costruire nelle cappelle laterali i propri sepolcri.
Negli anni 1451-80 fu realizzato il grande chiostro quadrato e il porticato, l'unico superstite, impostato sul modulo ad quadratum teorizzato da Filarete. Tra il 1480 e il decennio successivo, fu realizzato il piccolo chiostro e la Biblioteca Umanistica (1487). Nel 1510 si costruì un nuovo Refettorio e il terzo chiostro (oggi scomparsi). Lo scalone monumentale è opera settecentesca risalente al 1751. Nel 1798, in seguito alle riforme napoleoniche il convento agostiniano fu soppresso. Nel 1938 fu abbattuto l'angolo nord-est del chiostro grande.
Uso attuale: intero bene: chiesa
Uso storico: intero bene: chiesa
Condizione giuridica: proprietà Ente religioso cattolico
Percorsi tematici:
Credits
Compilazione: Ribaudo, Robert (2011)
Aggiornamento: Marino, Nadia (2016)
Descrizione e notizie storiche: Nava, Valentina
Fotografie: Marino, Nadia; Ribaudo, Robert
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/LMD80-00176/
NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).