Villa Ferrari, Casnedi, Casati Stampa di Soncino

Cinisello Balsamo (MI)

Indirizzo: Piazza Soncino, 5 (Nel centro abitato, distinguibile dal contesto) - Cinisello Balsamo (MI)

Tipologia generale: architettura per la residenza, il terziario e i servizi

Tipologia specifica: villa

Configurazione strutturale: L'edificio, in muratura continua, si sviluppa su due piani e ha uno schema rettangolare a blocco, con portico a cinque fornici e salone principale disassati. Il corpo principale ha un solaio a travi, con orditura principale e secondaria (al piano nobile sono stati realizzati rinforzi con acciaio); il tetto è a quattro falde collegate. La villa ha cantine voltate a botte, sotto tutta la sua superficie. Uno scalone angolare a due rampe, con schema strutturale "a collo", a cui si accede dal portico, collega i due piani.

Epoca di costruzione: fine sec. XVI - metà sec. XVIII

Autori: Santagostino, Agostino, decorazione (parte di)

Descrizione

La villa "con spiccate caratteristiche di aulicità urbana" sorge all'estremità settentrionale dell'antico abitato di Balsamo, di cui rappresenta l'edificio più monumentale. Si estende su due piani fuori terra con una volumetria a blocco rettangolare. A testimoniare libertà progettuale rispetto all'impianto distributivo tradizionale delle dimore nobiliari, le destinazioni d'uso erano invertite: al piano terra si trovano, infatti, gli ambienti che erano destinati al ricevimento e alla conversazione degli ospiti.
L'imponente facciata si apre verso l'abitato: in posizione asimmetrica si elevano il portico architravato a cinque fornici e l'arcone di ingresso, al quale corrisponde la loggia ad arco al piano nobile, riaperta nell'ultimo restauro e affacciata sul piccolo spazio verde antistante. Modanature dipinte di grigio raccordano le aperture e ravvivano, con la sobria eleganza di un tracciato di linee, l'intonaco bianco delle facciate.
Un ampio giardino alla francese, ispirato al modello di Versailles, si adagiava a nord. Lo disegnavano due cannocchiali prospettici: il primo tra due portali gemelli alle estremità orientale e occidentale; il secondo, un lungo viale alberato tra il prospetto sud della villa e una cancellata monumentale. Rimangono ora solo frammenti dei portali tra cui due sculture, Apollo e Diana, in stile barocchetto dalle forme allungate e dal modellato nervoso dei panneggi: unica testimonianza dell'antico splendore del parco, accanto alle foto d'epoca e ai ricordi di alcuni padri Paolini, attuali proprietari.
Si aprono alla vista del giardino le prestigiose, quanto poco note, sale affrescate, recentemente restaurate. Nel salone principale al piano terra è stata riportata a nuovo splendore la decorazione che, con finte architetture e paesaggi, coinvolge anche sovraporte, sovrafinestre e il soffitto, in una sorta di horror vacui. Altri ambienti presentano una decorazione limitata alla sola fascia alta, secondo una prassi comune nelle ville dell'area milanese, con scene dipinte entro cornici decorative: ne è un esempio la sala dei quattro temperamenti o complessioni dell'uomo. Sembra che il pittore abbia lavorato seguendo la traccia di un testo letterario. Un'iscrizione riporta la data di esecuzione, 1685, e le iniziali dell'artista, identificato nel lombardo Agostino Santagostino.

Notizie storiche

La villa fu edificata, dalla fine del XVI secolo, per volere di due ricchi mercanti di lana milanesi, della famiglia Ferrari, proprietari fondiari a Balsamo. Un'aquila e tre alberi tra loro legati, stemma dei Casnedi, sono scolpiti sull'architrave di un camino al pian terreno: nel 1641 infatti una nobile Ferrari cedette l'edificio con "il tenimento annesso" a Francesco Maria Casnedi che, nella seconda metà del XVII secolo, lo fece decorare con i primi affreschi.
Cento anni dopo, un altro Casnedi, il marchese Ottavio, vendette la villa a Carlo Francesco Stampa: generale plenipotenziario per Maria Teresa d'Austria, commissionò il completamento delle decorazioni del palazzo. Già pienamente settecentesco infatti è lo stile di alcuni ambienti al piano nobile: quadrature si alternano a raffigurazioni di vedute con rovine architettoniche, animate da macchiette dalla stesura libera e corsiva. I Casnedi, il cui simbolo araldico - un castello entro delfini - è effigiato nel mosaico pavimentale del portico meridionale, acquistarono possedimenti fondiari che resero la villa luogo ideale per la gestione agricola del territorio di Balsamo.
Fino al quarto decennio del XX secolo la signorile residenza fu abitata da Camillo Casati, erede degli Stampa di Soncino, in virtù di un'alleanza matrimoniale; in seguito il complesso, grazie ad una donazione disposta dal marchese, divenne di proprietà dei padri Paolini e ne ospitò il seminario. Negli anni Cinquanta, accanto alla villa, i padri fecero costruire un moderno edificio scolastico: poterono così trasferirvi il seminario, liberando lo storico palazzo. Alla loro iniziativa si deve il restauro di esterni ed interni; il bene è ora affittato per ricevimenti e convegni, mentre la parte ovest è occupata da uffici. Non si conservano le statue ad ornamento delle nicchie nel salone principale, documentate dalle foto d'epoca: assieme alla dispersa quadreria e all'arredo, di cui restano solo alcuni pezzi, rendevano la villa ancora più sontuosa.

Uso attuale: corpo principale; parte del p. t.: uffici; corpo principale; parte del p. t.: affitto per convegni e cerimonie

Uso storico: intero bene: abitazione

Condizione giuridica: proprietà privata

Accessibilità: Come arrivare
In auto da Milano: percorrerre tutto Viale Fulvio Testi.
Autobus ATM da M3 Centrale (727 da piazza IV Novembre) direzione Cusano Milanino/Cinisello Balsamo.

Note
Di proprietà privata è visibile solo dall'esterno.

Riferimenti bibliografici

Ville e castelli d'Italia. Lombardia e laghi, Milano 1907, pp. 466-468

Langé S., Ville della provincia di Milano. Lombardia 4, Milano 1972, pp. 323-324

Scurati A., Storia di Cinisello Balsamo, Cinisello Balsamo 1975, pp. 106-110

Barigozzi Brini A., Arte Lombarda. Rivista di storia dell'arte, Precisazioni e aggiunte al catalogo di Agostino Santagostino, Milano 1979, n. 51 pp. 49-56

Scurati A., Cinisello Balsamo. Immagini di altri tempi, Cormano 1982

Scurati A., CB. L'enciclopedia di Cinisello Balsamo, Cinisello Balsamo 1987, pp. 48-50

Ingegnoli V./ Langè S./ Süss F., Le ville storiche nel territorio di Monza, Cinisello Balsamo 1987, pp. 81, 215

Binaghi Olivari M.T./ Süss F./ Bagatti Valsecchi P.F., Le ville del territorio milanese, Milano 1989, v. I p. 47, v. II p. 128

Cinisello Balsamo. Duemila anni di trasformazioni nel territorio, Cinisello Balsamo 1995, pp. 61-72

Patrizio B., Bollettino del Centro di documentazione storica di villa Ghirlanda-Silva, Cinisello Balsamo, La Villa Casati Stampa di Soncino a Cinisello Balsamo, Cinisello Balsamo 1996, n. 2 pp. I-XII

Giardini di Lombardia tra età dei lumi e romanticismo, Cinisello Balsamo 1999, pp. 177-181

I beni culturali a Cinisello Balsamo, Cinisello Balsamo 2001, pp. 21-28, 65-70

Le ville di delizia della provincia milanese: problematiche di riutilizzo e di gestione a confronto, atti del Convegno del 17 maggio 2003, Villa San Carlo Borromeo, Senago (Milano), Milano 2004, p. 253

Fonti e Documenti

ASMi, Catasto, Mappe del Catasto Teresiano, 3433, f. 6 (1722)

ASMi, Catasto, Mappe del Catasto Lombardo Veneto, 2812, f. 5 (1866)

ASMi, Catasto, Mappe, Nuovo Catasto Terreni, 22, f. 5 (1894-1902)

ASMi, Fondo Senato Fidecommessi, 298

ASMi, Fondo Notarile, 27996

ASMi, Fondo Senato Fidecommessi, 298

ASMi, Fondo Notarile, 41043

ASMn, Fondo Casati Stampa di Soncino, 314

ASMn, Fondo Casati Stampa di Soncino, 18

ASMn, Fondo Casati Stampa di Soncino, 30

Archivio Storico Civico, Fondo Località Foresi, 16, G, registro dei perticati rurali

Campagna catalogazione villa (schede OA), condotta da A. Barigozzi Brini, S. Coppa, nel 1997, presso l'Ufficio catalogo della "Soprintendenza per i Beni artistici e storici di Milano". Una copia della catalogazione si conserva nell'archivio dell'IS

Percorsi tematici:

Credits

Compilazione: Spataro, Annamaria (1993)

Aggiornamento: Mozzi, Attilio (1999); Pelissetti, Laura Sabrina (1999); Piccolo, Olga (2006); Varalli, Francesca (2006)

Descrizione e notizie storiche: Piccolo, Olga; Varalli, Francesca

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