Villa Rotondi

Paderno Dugnano (MI)

Indirizzo: Via Achille Grandi, 18 (Nel centro edificato storico perimetrato al 1993) - Paderno Dugnano, Paderno Dugnano (MI)

Tipologia generale: architettura per la residenza, il terziario e i servizi

Tipologia specifica: villa

Configurazione strutturale: Impianto a U, molto allungato in direzione longitudinale, costituito da un corpo di fabbrica principale a due piani, alle cui estremità si dipartono due ali laterali della stessa altezza. Queste ultime si dirigono a nord, definendo il cortile d'onore, e piegano a 90° verso l'asse centrale dell'edificio, in corrispondenza della strada, verso la quale l'edificio è chiuso da una cancellata. La fronte sul giardino presenta, alle due estremità, due corpi sporgenti con un portico ad archi su pilastri, intervallati da lesene, al piano terra. Dietro il più occidentale di questi due corpi, sull'angolo sud-occidentale del complesso, si conserva un piccolo cortile, probabilmente in origine una corte di servizio con delle serre, come sembra di poter dedurre da un corpo di fabbrica non molto alto, interessato da arcate parzialmente tamponate.

Epoca di costruzione: sec. XVII - sec. XIX

Descrizione

La villa presenta un impianto a U, molto allungato in direzione longitudinale, costituito da un corpo di fabbrica principale a due piani, alle cui estremità si dipartono due ali laterali della stessa altezza. Queste ultime si dirigono a nord, definendo il cortile d'onore, e piegano a 90° verso l'asse centrale dell'edificio, in corrispondenza della strada, verso la quale esso è chiuso da una cancellata.
I prospetti sono particolarmente sobri, con il piano terreno trattato a bugnato liscio e le finestre sottolineate da una incorniciatura poco evidente. In corrispondenza della parte centrale del corpo di fondo del cortile d'onore si trova un balcone, dalla ringhiera in ferro battuto e sostenuto da mensole di granito. Esso interessa le due finestre centrali ed è sormontato da un timpano, che sporge al di sopra della linea di gronda e ospita al suo interno un oculo circolare. Poco più a est, sullo stesso prospetto, si riconoscono i lacerti di un affresco, ormai illeggibile.
La fronte sul giardino è ancora più dimessa, anche se presenta, alle due estremità, due corpi sporgenti con un portico ad archi su pilastri, intervallati da lesene, al piano terra.
Dietro il più occidentale di questi due corpi, sull'angolo di sud-ovest del complesso, si conserva un piccolo cortile, probabilmente in origine una corte di servizio con delle serre, come sembra di poter dedurre da un corpo di fabbrica non molto alto, interessato da arcate parzialmente tamponate.
Costituisce una gradita sorpresa per il visitatore la presenza del vasto giardino, ancora conservato in tutta la sua estensione e del quale non si ha la minima percezione dalla strada. Esso, che confina direttamente con quello della contigua villa Uboldi Orombelli, è caratterizzato da una sistemazione di tipo paesaggistico con grandi alberi, una collinetta e una grotta artificiale, che riproduce quella di Lourdes, verosimilmente aggiunta dopo il passaggio di proprietà alla Curia di Milano.

Notizie storiche

La villa, che pare esistesse già verso la metà del XVII secolo, nella mappa del catasto settecentesco presenta un impianto irregolare, costituito da una serie eterogenea di corpi di fabbrica attorno a un cortile centrale, il quale manteneva un cannocchiale aperto verso est. Dall'evoluzione della cartografia storica, si deduce che la situazione andò complicandosi nel corso del tempo, con l'aggiunta in progressione di corpi edilizi.
L'edificio, tuttavia, non presentava ancora l'impianto attuale nelle mappe del Catasto Cessato, risalente all'ultimo decennio del XIX secolo. È, pertanto, solo dopo tale momento, forse all'inizio del XX secolo, che la villa assunse l'impianto a U attuale, mediante la demolizione e ricostruzione dei corpi edilizi che la chiudevano a nord verso la strada.
La villa appartenne, negli ultimi decenni del XIX secolo a Giosafatte Rotondi, appassionato di fotografia e collezionismo, il quale la cedette alla curia arcivescovile di Milano.

Uso attuale: intero edificio: abitazione/ servizi

Uso storico: intero edificio: abitazione

Condizione giuridica: proprietà Ente religioso cattolico

Accessibilità: Come arrivare
In auto da Milano: Statale dei Giovi, uscita Paderno Dugnano
Ferrovia Nord Milano: da Cadorna a Paderno Dugnano.
Note
Di proprietà di un ente religioso cattolico. Visita solo dall'esterno.

Riferimenti bibliografici

Langé S., Ville della provincia di Milano. Lombardia 4, Milano 1972, p. 483

Beni architettonici ed ambientali della provincia di Milano, Milano 1985, p. 64

Binaghi Olivari M.T./ Süss F./ Bagatti Valsecchi P.F., Le ville del territorio milanese, Milano 1989, v. II p. 141

Paderno Dugnano. L'architettura civile e religiosa, Paderno Dugnano 1997, pp. 76-80

Fonti e Documenti

ASMi, Catasto, Mappe del Catasto Teresiano, 3067, f. 7

ASMi, Catasto, Mappe del Catasto Lombardo Veneto, 2488, f. 5

ASMi, Catasto, Mappe, Cessato Catasto, 195, f. 5

Percorsi tematici:

Credits

Compilazione: Giambruno, Mariacristina (1993)

Aggiornamento: Mozzi, Attilio (1998); Montani, Anna Chiara (2006); Tolomelli, Davide (2006)

Descrizione e notizie storiche: Montani, Anna Chiara; Tolomelli, Davide

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