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Edificio Beni Immobili
Milano (MI)

Indirizzo: Via privata della Passarella 4 - Milano (MI) (vedi mappa)

Tipologia: architettura per la residenza, il terziario e i servizi; edificio per abitazioni, negozi, uffici e autorimessa

Caratteri costruttivi:

  • strutture: struttura mista travi e pilastri metallici e in cemento armato
  • facciata: rivestimenti in rame con inserti in bronzo; pilastri rivestiti in granito di Predazzo
  • coperture: a falde con due diverse inclinazioni e rivestite in rame; piana a terrazzo praticabile con autorimessa
  • serramenti: in ferro verniciato a fuoco color verde marcio

Cronologia:

  • progettazione: 1952 - 1965
  • esecuzione: 1963 - 1965
  • data di riferimento: 1952 - 1965

Committenza: Società Beni Immobili Spa

Autori:

Uso: negozio/ ufficio/ casa albergo/ autorimessa

Condizione giuridica: proprietà privata

Descrizione

L'edificio, commissionato dalla società Beni Immobili e affacciato sul prestigioso corso Vittorio Emanuele II, presenta diversi aspetti di interesse dal punto di vista architettonico, tipologico e funzionale. L'iter progettuale inizia nel 1952 con i primi disegni ad opera di Giovani Muzio, al quale si affiancherà in seguito il figlio Lorenzo, e si conclude nel 1965 con la realizzazione di un'architettura che è frutto di una lunga serie di proposte, modifiche e varianti in corso d'opera. La Commissione Igienico Edilizia del Comune di Milano approva gli elaborati di progetto nel 1963: le tavole, datate 1959, rappresentano un edificio sostanzialmente fedele, ad eccezione di alcuni dettagli, a quello realizzato, dotato di sei piani fuori terra e il cui ingombro occupa l'intero isolato tra le vie Cesare Beccaria e della Passarella. Il prospetto principale è caratterizzato dalla singolare presenza di un tratto della facciata liberty appartenuta a un palazzo preesistente danneggiato dai bombardamenti bellici - i Magazzini Bonomi (1902-1907) - che la Soprintendenza aveva imposto di mantenere: una soluzione certamente non comune, che connota fortemente il fronte sul corso e ne stempera l'impatto moderno. Il programma funzionale prevede negozi affacciati sul portico al piano terra, uffici e case-albergo ai livelli superiori e - sorprendente elemento d'avanguardia per l'epoca - un'autorimessa posta sulla sommità, dotata di un posto auto per ciascuna abitazione. Tale complessità funzionale, pur denunciata da variazioni volumetriche e compositive, viene ricondotta ad un'immagine architettonica unitaria grazie all'uniformità dell'involucro edilizio. Lo studio Muzio, sul difficile tema del rapporto con il frammento preesistente, lavora per contrapposizione: la facciata liberty, dotata di pregevoli colonne in ghisa e parapetti lavorati in ferro battuto, viene restaurata ed inglobata in un organismo di natura spiccatamente moderna, rivestito con elementi in rame, sagomati con notevole attenzione al dettaglio, che ricoprono la struttura in cemento armato e putrelle d'acciaio. Il fronte verso il corso, scandito da un sistema di montanti metallici che individuano un doppio ritmo modulare, è impreziosito da parapetti in bronzo finemente lavorati: in corrispondenza dei moduli minori, vengono disegnate anche delle piccole logge, che scompaiono nel disegno più regolare delle parti retrostanti. L'ingresso dell'edificio è collocato su via della Passarella, dove si accede anche ai montacarichi per auto, disegnati come un unico elemento verticale rivestito in lame metalliche. Al quarto piano, sempre sul lato opposto del corso, viene ricavato un terrazzo attraverso un sapiente arretramento del corpo di fabbrica, dotando gli alloggi di uno spazio all'aperto. Lo studio Muzio realizza anche alcuni elementi di arredo urbano come le lampade di illuminazione pubblica - oggi non più esistenti ad eccezione delle due collocate ai lati dell'ingresso - poste lungo il percorso porticato e formate da globi opalini sostenuti da montanti in bronzo.

Notizie storiche

La cortina edilizia di corso Vittorio Emanuele II - l'antica Corsia dei Servi - in cui si inserisce l'edificio Beni Immobili realizzato dallo studio Muzio tra il 1952 e il 1965 viene in larga parte ricostruita negli anni del dopoguerra. L'aspetto del corso, oggetto di molte vedute ottocentesche e di fotografie storiche, è oggi radicalmente mutato dopo i danni dei bombardamenti bellici della Seconda Guerra Mondiale. L'intervento di Giovanni Muzio ingloba il preesistente fronte dei Magazzini Bonomi costruiti dall'ingegnere Angelo Bonomi tra il 1902 e il 1907: un notevole esempio milanese di liberty maturo, dove ai tipici elementi decorativi floreali vengono integrate soluzioni strutturali d'avanguardia per l'epoca, come i pilastri in ferro a vista che consentivano di ottenere un piano terra libero da ingombranti setti strutturali. Al piano interrato era presente un teatro, mentre i restanti piani erano destinati agli esercizi commerciali del grande magazzino e a uffici. L'edificio Beni Immobili inaugura molte soluzioni che diverranno tipiche del lavoro di Giovanni Muzio durante gli anni Sessanta, dove l'impiego di sistemi di facciata in rame, bronzo ed altri elementi metallici è assai frequente: a questo proposito possiamo citare il ridisegno dell'isolato del Credito Italiano (1963) in via Tommaso Grossi, San Protaso e Bassano Porrone, l'edificio tra le vie Borgonuovo e dei Giardini (1965) oppure, relativamente ad alcune sue parti, la più nota Torre Turati (1963) in piazza della Repubblica.

Documentazione allegata

Fonti archivistiche

Archivio Civico, Milano - scheda fondo vedi »

Archivio Giovanni e Lorenzo Muzio, Milano - sito vedi »

Bibliografia

Bottoni P., Antologia di edifici moderni in Milano, Milano 1954, pp. 22-24

Grandi M./ Pracchi A., Milano. Guida all'architettura moderna, Bologna 1980, pp. 84, 90

Gambirasio G / Minardi B., Giovanni Muzio. Opere e scritti, Milano 1984, pp. 206-207

Boidi S./ Buzzi Ceriani F. (a cura di), L'architettura di Giovanni Muzio. Catalogo della mostra (Milano, Triennale, 1994), Milano 1994

Gramigna G./ Mazza S., Milano. Un secolo di architettura milanese dal Cordusio alla Bicocca, Milano 2001, p. 351

Muzio G., Muzio Milano [carta di Milano con indicati i progetti di Giovanni Muzio], Milano 2015

Credits

Compilatore: Sartori, Alessandro (2016)
Responsabile scientifico testi: Costa, Andrea