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Quartiere sperimentale Moto Guzzi - INA Casa
Mandello del Lario (LC)

Indirizzo: Rogolo, Mandello del Lario (LC) (vedi mappa)

Tipologia: architettura per la residenza, il terziario e i servizi; quartiere

Caratteri costruttivi:

  • strutture: muratura portante
  • facciata: intonaco
  • coperture: a falda, con manto in tegole marsigliesi
  • serramenti: in legno

Cronologia:

  • progettazione: 1949 - 1950
  • esecuzione: 1949 - 1955
  • data di riferimento: 1949 - 1955

Committenza: Società Anonima Moto Guzzi

Autori:

Uso: abitazione

Condizione giuridica: proprietà privata

Descrizione

Il Quartiere Sperimentale in località Rogolo rientra pienamente nella politica della casa promossa dall'azienda e supportata dal Piano INA Casa per fare fronte alle nuove esigenze abitative dei lavoratori in fase di sviluppo post-bellico. Qui la tipologia adottata è quelle delle case a schiera, i tagli abitativi sono allineati con i nuovi standard per l'Edilizia Economica e Popolare e il linguaggio architettonico originario è orientato all'asciuttezza del Razionalismo, dove il rapporto con il contesto del paesaggio urbano assume un ruolo marginale. Ancora oggi abitato e in ottimo stato di conservazione, grazie a evidenti interventi di manutenzione, il quartiere registra tuttavia -proprio in forza di questi- alcuni cambiamenti nell'architettura originaria, come per esempio le tettoie a spiovente in laterizio nei corpi aggiuntivi per servizi e box auto, che sono il segno evidente di mutate esigenze funzionali e di una "opulenza" vernacolare sovrapposta al minimalismo della casa a basso costo del progetto iniziale.

Notizie storiche

La fabbrica Moto Guzzi è andata caratterizzando dal 1921 lo sviluppo urbanistico e industriale di Mandello e negli anni successivi alla Seconda Guerra Mondiale è tra le naturali destinatarie del Piano INA Casa, che interessa vari Comuni del lecchese. Il lecchese infatti, precoce area di sviluppo industriale in Lombardia, ospita fin dal suo nascere la politica di edilizia residenziale pubblica sostenuta dallo Stato e gestita dall'Istituto Nazionale delle Assicurazioni (INA) e sancita con la legge 43 del 1949, chiamata Piano INA Casa. Il Piano, inizialmente con durata settennale, venne replicato per un altro settennio ed ebbe il duplice effetto di incrementare l'occupazione operaia e di agevolare la costruzione di case a basso costo, circostanze entrambe di grande momento per l'epoca. Al di là di critiche più o meno giustificate sui risultati architettonici e urbanistici, spesso modesti, dei quartieri popolari, l'esperienza INA Casa ebbe indubbiamente un impatto positivo sulla società italiana e sulla cultura architettonica e tecnica in generale, mobilitando le migliori energie su tutto il territorio nazionale.

Bibliografia

Rostagno C., 1921-2006. Mandello del Lario - Moto Guzzi. Architettura, mito, memorie. Catalogo della mostra presso lo stabilimento Moto Guzzi, settembre/dicembre, Saronno 2006

Ginelli E./ Kian D./ Nessi M./ Pellavio M., L'architettura tra l'abitare e il produrre. Viaggio tra le antiche dimore della montagna lombarda. Storia architettura, produzione e cultura, Milano 2010, p. 75

Credits

Compilatore: Premoli, Fulvia (2014); Servi, Maria Beatrice (2014)
Responsabile scientifico testi: Boriani, Maurizio