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Cappella funeraria famiglia Bottoni
Massalengo (LO)

Indirizzo: Strada Provinciale 187 (cimitero) - Massalengo (LO) (vedi mappa)

Tipologia: architettura religiosa e rituale; cappella

Caratteri costruttivi:

  • strutture: muratura portante in mattoni e cemento armato
  • facciata: mattoni e cemento a vista
  • coperture: cemento
  • serramenti: in ferro

Cronologia:

  • progettazione: 1956
  • esecuzione: 1956
  • data di riferimento: 1956

Committenza: Famiglia Bottoni

Autori:

Uso:

  • (attuale) cappella funeraria
  • (storico) cappella cimiteriale

Condizione giuridica: proprietà privata

Descrizione

Piero Bottoni progetta la nuova cappella per la sua famiglia, incapsulando in una struttura razionalista le forme umbertine. In questo modo compie un'opera di stratificazione della memoria di almeno due generazioni, che si espone contemporaneamente attraverso l'architettura. Del vecchio fronte, coronato da un alto timpano, rimane il portale con l'arco a sesto acuto decorato da motivi floreali, non più centrale sulla facciata, ma spostato a sinistra, in modo da rompere l'originario schema simmetrico. La costruzione è inscritta in un volume cubico, in calcestruzzo a vista, con tetto inclinato. Il fronte è chiuso parzialmente da una parete in mattoni, con un motivo irregolare a croce greca, e da una finestratura continua molto arretrata rispetto al filo della facciata.

Notizie storiche

La cappella, costruita nel 1956, sostituisce la vecchia cappella della famiglia Bottoni, nel cimitero di Massalengo, paese d'origine del padre di Piero Bottoni. Piero Bottoni (1903-1973) è figura rilevante del Dopoguerra italiano, tra i protagonisti del Razionalismo e della sua revisione critica. Il suo complesso profilo, che si dipana in una molteplicità di settori afferenti al progetto e alle arti, è documentato dalla ricchezza di esperienze e di relazioni testimoniate nell'archivio delle sue opere a lui intitolato presso il Politecnico di Milano, dove compì i suoi studi e pervenne (1967) alla cattedra di Urbanistica dopo vicissitudini accademiche legate alla sua posizione politica. Partecipò attivamente al rinnovamento disciplinare dell'insegnamento dell'Architettura, aderendo alla sperimentazione didattica di quegli anni. Del suo illustre percorso rammentiamo la partecipazione nel 1933 alla redazione della "Carta di Atene" (il manifesto dell'urbanistica razionalista) come delegato italiano ai CIAM (Congressi Internazionali di Architettura Moderna) e, dopo la guerra, alla fondazione del Movimento Studi Architettura. È tra gli autori di due piani esemplari per l'urbanistica italiana moderna: il Piano della Valle d'Aosta, promosso da Adriano Olivetti nel 1936, e il Piano A.R. (Architetti Riuniti) del 1944-45.[adattamento da: http://www.archiviobottoni.polimi.it]

Opere d'arte

  • scultura in bronzo: figura umana (interno)

Documentazione allegata

Fonti archivistiche

Archivio Piero Bottoni. Politecnico di Milano, Dipartimento Architettura e Studi Urbani - scheda fondo vedi »

Archivio Piero Bottoni. Politecnico di Milano, Dipartimento Architettura e Studi Urbani - sito vedi »

Bibliografia

Consonni G./ Meneghetti L./ Tonon G. (a cura di), Piero Bottoni, opera completa, Milano 1990

Credits

Compilatore: Cerri, Margherita (2014); Premoli, Fulvia (2014); Rossi, Giuseppe (2014); Servi, Maria Beatrice (2014)
Responsabile scientifico testi: Boriani, Maurizio