La cappella fa parte di un vasto complesso gestito da una congregazione religiosa, che comprende anche una casa di riposo per anziani. Il progetto di Dino Nicolini si assesta sul sedime di una struttura appartenente appunto alla congregazione, creando un nuovo fronte stradale e inserendo i corpi funzionali. Al fine di creare un piccolo sagrato l'edificio viene inclinato rispetto al filo stradale: la facciata è un fronte compatto, in pannelli intonacati, mentre il portale è risolto con l'utilizzo di un telaio brunito che organizza, in modo assolutamente simmetrico, pannelli intonacati e grigliati metallici. In sommità un timpano modanato segnala la presenza dell'edificio religioso, riconoscibile nella sua funzione anche per la sobria croce greca incastrata nel pannello grigliato.

Il tracciato di via Dugoni, prolungamento di via Chiassi, sino a piazzale Gramsci, è previsto nel PRG del 1942: la nuova strada compromette parte delle strutture appartenenti alla congregazione religiosa, che affida nel 1987 a Dino Nicolini la ricostruzione del fronte verso via Dugoni. Con il suo controllato assetto compositivo la costruzione emerge dalla mediocrità del contesto urbano più prossimo.

Credits

Compilatore: Premoli, Fulvia (2014); Servi, Maria Beatrice (2014)
Responsabile scientifico testi: Boriani, Maurizio