La chiesa, con l'annesso della struttura socio-assistenziale e la casa parrocchiale, si presenta come elemento di qualificazione del quartiere periferico in cui sorge. I nitidi volumi in mattone rosato a vista si dispongono a creare un sagrato rialzato che denota con chiarezza l'ambito di pertinenza, aggiungendo alla sfera religiosa e caritativa anche quella della socialità, del ritrovarsi, del condividere momenti di vita: di questa circostanza fa parte anche l'auditorium che occupa, in un sottosuolo accessibile da una generosa rampa, l'impronta della chiesa soprastante. Alla purezza geometrica dei volumi edilizi si accompagna, nell'interno, la gioiosa policromia delle vetrate disegnate da padre Costantino (sic) con segno essenziale e forte, aggiungendo magia al fluido suggestivo spazio della chiesa, dove anche le capriate metalliche che sostengono il tetto assurgono a simbolo di raffinata essenzialità costruttiva ed espressiva.

Oltre vent'anni dopo la sua costruzione, la chiesa viene dotata di un campanile, progettato in forma di cuspide metallica indipendente dall'edificio: un traliccio aperto, una scultura contemporanea, che contribuisce a rafforzare l'identità e la visibilità del luogo nel panorama del quartiere e della periferia circostante.

Credits

Compilatore: Premoli, Fulvia (2015)
Responsabile scientifico testi: Boriani, Maurizio