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Torre Galfa
Milano (MI)

Indirizzo: Via Gustavo Fara, 41 - Milano (MI) (vedi mappa)

Tipologia: architettura per la residenza, il terziario e i servizi; grattacielo

Caratteri costruttivi:

  • strutture: travi e setti in cemento armato
  • facciata: curtain-wall continuo
  • coperture: piana a terrazza
  • serramenti: in duralluminio anodizzato, con pannelli in cristallo del tipo Thermophane

Cronologia:

  • progettazione: 1956
  • esecuzione: 1959
  • data di riferimento: 1956 - 1959

Committenza: Complesso petrolifero Sarom e BP italiana

Autori:

Uso: ufficio

Condizione giuridica: proprietà privata

Descrizione

L'edificio, una torre a pianta rettangolare di dimensioni pari a 18x30 metri, si sviluppa su trentuno piani fuori terra - per un totale di 103 metri - e due interrati, che accolgono centrali tecniche e parcheggi. La struttura della torre è composta da due file di sei setti in cemento armato, calcolati come mensole spiccate dalla fondazione a piastra con doppia soletta e travi incrociate. Questi elementi sono arretrati rispetto al filo delle facciate di una misura pari a 2,50 metri, che consente ai progettisti di realizzare lungo le facciate stesse un curtain-wall continuo. L'insolita trasparenza dei vetri contribuisce a determinare l'immagine estremamente rarefatta della torre, che ne smaterializza gli angoli e, in questo modo, recupera una delle più importanti lezioni dell'International Style le cui radici affondano nel progetto della Fabbrica Modello di Walter Gropius (1914). La distribuzione degli uffici è demandata a un percorso centrale, accessibile dal blocco della scale e degli ascensori che, collocati nella campata centrale, sono chiusi da pareti portanti in calcestruzzo riflessi all'esterno in una porzione cieca del fronte posteriore. I serramenti, realizzati in duralluminio anodizzato, seguono un particolare ritmo che sfalsa l'allineamento dei montanti verticali, verniciati di nero per metterli in contrasto con l'argento delle cornici fisse. Per mantenere la linearità di questo disegno, Bega e i suoi collaboratori realizzarono anche un innovativo sistema di condizionamento, con gli apparecchi necessari incastrati nello spessore delle solette. Gli ultimi due livelli della torre - anch'essi in massima parte destinati agli impianti - hanno dimensioni ridotte rispetto al volume sottostante e sono pertanto circondati da un ballatoio continuo, che crea uno stacco d'ombra tra la copertura piana vera e propria e l'ultimo piano abitabile del grattacielo. Il basamento è invece costituito da un corpo basso di due piani, in cui sono collocati spazi comuni come l'atrio e un auditorium.

Notizie storiche

"Galfa" è un acronimo coniato dai progettisti, fondendo tra loro le prime sillabe dei nomi delle due strade (via Galvani e via Fara) al cui incrocio l'edificio sorge, nell'ambito di un piano per la costruzione di un nuovo Centro Direzionale mai pienamente realizzato. Fu commissionato dalla Sarom, società petrolifera per l'estrazione, la lavorazione e la vendita di idrocarburi fondata nel 1950 da Attilio Monti, che poi lo vendette alla Banca Popolare di Milano. A sua volta la banca lo ha ceduto - nel 2006 - alla Società Lombarda (parte del gruppo Fondiaria SAI). Progressivamente abbandonata, la torre nel 2012 è stata teatro di un'occupazione ad opera di un gruppo artistico milanese, che ha qui installato il temporaneo centro culturale conosciuto con il nome di Macao. In seguito a questa vicenda e ai numerosi consensi popolari ottenuti da Macao, la proprietà ha lanciato un progetto di riqualificazione architettonica che avrebbe dovuto avviare i cantieri nel 2014, ma che a tutt'oggi non ha ancora trovato compimento.

Documentazione allegata

Fonti archivistiche

Archivio Civico, Milano - scheda fondo vedi »

Archivio Melchiorre Bega, Milano

Fondo Giorgio Casali. Università IUAV Istituto Universitario di Architettura di Venezia. Archivio Progetti - scheda fondo vedi »

Bibliografia

Vaccaro G., Zodiac, L'architettura. Cronache e storia, il grattacielo Galfa a Milano, 1957

Domus, Panorama italiano nel gusto dell'architettura, Milano 1958, n. 399, p. 9

Bega M., Vitrum, Un grattacielo a Milano, Milano 1959, n. 116, pp. 2-11

Pica A., Architettura italiana ultima, Milano 1959, p. 21

Bega M., Prefabbricare, Il grattacielo Galfa, Milano 1961, n. 2, marzo-aprile, pp. 22-24

Ponti G., Domus, Le torri di Milano: la torre Galfa, Milano 1961, n. 377, aprile, pp. 3-16

Pica A., Architettura moderna in Milano. Guida, Milano 1964, p. 39

Grandi M./ Pracchi A., Milano, guida all'architettura moderna, Bologna 1980, p. 326

Zironi S., Melchiorre Bega architetto, Milano 1983, pp. 65, 87-93

Gramigna G./ Mazza S., Milano. Un secolo di architettura milanese dal Cordusio alla Bicocca, Milano 2001, p. 309

Greco L./ Mornati S. (a cura di), La Torre Galfa di Melchiorre Bega. Architettura e costruzione, Roma 2012

Credits

Compilatore: Leoni, Maria Manuela (2014)
Responsabile scientifico testi: Irace, Fulvio