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Edificio INA in via San Paolo 7
Milano (MI)

Indirizzo: Via San Paolo 7 - Milano (MI) (vedi mappa)

Tipologia: architettura per la residenza, il terziario e i servizi; edificio per uffici

Caratteri costruttivi:

  • strutture: travi e pilastri in cemento armato
  • facciata: piastrelle in ceramica, a faccia liscia o a diamante e di colore bruno
  • coperture: piana, parzialmente a terrazza
  • serramenti: in metallo bianco

Cronologia:

  • progettazione: 1963 - 1967
  • esecuzione: 1963 - 1967
  • data di riferimento: 1963 - 1967

Committenza: INA - Istituto Nazionale delle Assicurazioni

Autori:

Uso: ufficio

Condizione giuridica: proprietà privata

Descrizione

La nuova sede dell'INA, l'Istituto Nazionale delle Assicurazioni, sorge in via San Paolo, su un terreno a cavallo con la via Agnello bonificato dai resti di un edificio bombardato nel 1943. Si tratta di un complesso per uffici che si sviluppa in un blocco compatto di sette piani fuori terra, disegnato intorno a una vasta corte interna da cui prendono luce i locali interni. Il prospetto su strada è l'unico elemento attraverso cui l'opera si presenta alla città: scomposto verso via San Paolo in dieci brevi campate, è scandito dal cemento bianco dei pilastri a vista; sopra le vetrine collocate al pianterreno corre una pensilina continua in rame, che enfatizza il basamento trasparente su cui poggia l'intera costruzione, mentre i due livelli superiori sono incorniciati da un lungo marcapiano interrotto in corrispondenza dell'unico aggetto esterno, costituito dalla sequenza di vetri continui posti a cavallo dei piedritti in prossimità dell'accesso carrabile. La composizione è, infine, conclusa da un attico, che arretra rispetto ai piani sottostanti e l'intera costruzione è rivestita in piastrelle di ceramica bruna a faccia liscia o a diamante. L'affaccio su via San Paolo assolve dunque un ruolo-chiave nel progetto e il motivo per cui l'attenzione dei progettisti si concentri soprattutto sulle sue aperture, che si dispongono asimmetricamente a filo del rivestimento nel tentativo di annullare il peso e lo spessore del paramento murario, ci viene spiegato da Ponti in uno dei pochi scritti dedicati al complesso. "Perché accontentarsi di allineare pigramente finestre tutte uguali ed equidistanti?" (Ponti, 1968): un risultato migliore si ottiene rimodulando il fronte, che nell'edificio dell'INA diviene esempio paradigmatico di quella scansione armonica, in grado di contribuire a migliorare l'immagine di un'intera città, teorizzata fin dai tempi di "Amate l'Architettura". L'alternanza tra i vuoti delle vetrate - concentrati al piede della costruzione e diradati in altezza - e i pieni del rivestimento produce, infatti, l'effetto di riflessione del cielo su quelle che Ponti considera le pareti della strada, materia prima di cui si compone il paesaggio urbano. E la lucentezza che così assumono è acuita dall'utilizzo dell'amata ceramica, rischiarando le strette vie della "fumosa" Milano.

Notizie storiche

L'edificio di via San Paolo è il secondo progetto che Ponti firma per l'ente assicurativo: già a cavallo tra gli anni Trenta e Quaranta si era occupato di una casa ad appartamenti, che avrebbe dovuto sorgere in via Manin, all'interno di un piano immobiliare disegnato sull'area della villa Palestro. Come per i coevi edifici di piazza San Babila, si trattava in quel caso di un tentativo di conciliazione tra le norme del regolamento edilizio e le istanze legate ai concetti di decoro e rappresentanza, che soggiacevano al piano generale. Assi di simmetria, aggetti e sporgenze, cornici e finestre, dovevano contribuire - tanto quanto gli obelischi che concludevano in sommità l'edificio, alla maniera del progetto della villa Marzotto a Valdagno (1936) o della successiva "casa con tre obelischi" (1947), nonché della casa in via Randaccio (1924-1926) - alla costruzione di un partito volumetrico in grado di dettare il ritmo architettonico dell'intera costruzione.

Fonti archivistiche

Archivio Civico, Milano - scheda fondo vedi »

Fondo Gio Ponti. Università degli studi di Parma. Centro studi archivio comunicazione - CSAC - scheda fondo vedi »

Gio Ponti Archives, Milano - sito vedi »

Bibliografia

Ponti G., Domus, Per le città fumose con vie strette: facciate lucenti illuminate dal cielo, Milano 1968, n. 469, dicembre, pp. 20-21

Irace F., Gio Ponti. La casa all'italiana, Milano 1988, p. 195

Licitra Ponti L., Gio Ponti. L'opera, Milano 1990

Gramigna G./ Mazza S., Milano. Un secolo di architettura milanese dal Cordusio alla Bicocca, Milano 2001, p. 381

Irace F. (a cura di), Facecity, Venezia 2012, s. p.

Credits

Compilatore: Leoni, Maria Manuela (2014)
Responsabile scientifico testi: Irace, Fulvio