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Ospedale Maggiore Policlinico, Mangiagalli e Regina Elena - Chiesa di S. Carlo Borromeo
Milano (MI)

Indirizzo: Via San Pio II 3 - Milano (MI) (vedi mappa)

Tipologia: architettura religiosa e rituale; chiesa

Caratteri costruttivi:

  • strutture: travi e pilastri in cemento armato
  • facciata: piastrelle in ceramica grigia, a faccia liscia o a diamante
  • coperture: a falde, con manto in rame
  • serramenti: in metallo

Cronologia:

  • progettazione: 1964 - 1969
  • esecuzione: 1964 - 1969
  • data di riferimento: 1964 - 1969

Committenza: Curia Arcivescovile di Milano

Autori:

Uso: chiesa

Condizione giuridica: proprietà Ente religioso cattolico

Descrizione

La chiesa - oggi nota come Santa Maria Annunciata - sorge nell'area di pertinenza dell'Ospedale San Carlo di Milano, al cui braccio ovest è direttamente collegata da una breve pensilina che termina nei pressi dell'ingresso posteriore. È però accessibile, in autonomia rispetto al complesso ospedaliero, anche dalla via San Giusto. L'edificio, sviluppato a partire da una pianta a losanga, è servito da due diversi ingressi. Posti sui fronti lunghi a nord e sud, essi sono preceduti da scalinate che inquadrano i portali, composti da quattro fornici sormontati da timpani triangolari. Al fronte posteriore sono addossate anche quattro cappelle esagonali coperte a padiglione, servite da un atrio che funge da snodo nel collegamento con l'ospedale. Come nella chiesa di San Francesco, la figura del diamante ritorna sia nelle finestre che scandiscono le facciate, sia nel rivestimento in piastrelle (prodotte dalla ditta Ceramica Joo di Milano), che stavolta però non invade la struttura portante in cemento armato - lasciata a vista tanto all'esterno quanto all'interno della chiesa - e che, nei contorni delle aperture, cede il passo a formelle piane. Il tetto a falde è invece interamente rivestito da grandi lastre di rame e viene retto da un sistema di capriate in cemento grezzo che poggia sui ventidue pilastri, insieme ai quali instaura un contrasto cromatico con le pareti interne, intonacate di bianco. All'illuminazione naturale contribuiscono sia la grande vetrata policroma disegnata da Ponti e Zuccheri sopra il portale a nord (realizzata dalla Venini di Murano), sia le numerose feritoie del fronte sud, schermate all'interno da una serie di tavole in quercia - opera di padre Costantino Ruggeri - su cui sono raffigurati i Santi Ospedalieri. Descrivendo l'edificio, Ponti scriverà di come "la cappella "appare" più grande di quello che è; più sottile di quello che è; più leggera, sotto il sole, di quello che è; mutevole di colori e riflessi... l'illusività e la realtà delle opere d'arte" (1966). Le due facciate lunghe si distinguono per il proprio ruolo nella lettura dell'edificio di giorno e di notte, quando anche la chiesa di San Carlo si trasforma in un'architettura auto-illuminata. La zona dell'altare, sopraelevata insieme alla porzione terminale dell'aula, è segnata da un fondale in cemento su cui spicca un gruppo scultoreo di tre croci. Pensata per ospitare fino a seicento sedute per i fedeli, la cappella è dotata anche di un piano interrato in cui sono stati ricavati due auditori e la cripta.

Notizie storiche

Padre Costantino Ruggeri - pittore e scultore di origini bresciane - è stato coinvolto in numerosi progetti di architetture sacre, grazie soprattutto alla stretta amicizia che lo legava a Luigi Figini, con il quale - all'epoca della costruzione della cappella di Ponti presso l'Ospedale - aveva già lavorato alla chiesa della Madonna dei Poveri di via Osteno.

Opere d'arte

  • dipinto su legno: Santi Ospedalieri (interno, finestre del fronte sud)
  • vetrata policroma (interno, sopra il portale nord)

Fonti archivistiche

Fondo Gio Ponti. Università degli studi di Parma. Centro studi archivio comunicazione - CSAC - scheda fondo vedi »

Gio Ponti Archives, Milano - sito vedi »

Bibliografia

Ponti G., Diocesi di Milano, La chiesa del nuovo ospedale S. Carlo Borromeo, Milano 1964, n. 8-9

Ponti G., Domus, La cappella del nuovo ospedale S. Carlo a Milano, Milano 1966, n. 445

Coccia A., Nuove Chiese, La scultura nelle nuove chiese, 1967, n. 1 bis

Fallani G. (a cura di), Orientamenti dell'arte sacra dopo il Vaticano II, Bergamo 1969

Fiorio M.T., Le chiese di Milano, Milano 1985

Irace F., Gio Ponti. La casa all'italiana, Milano 1988, pp. 173-182, 201

Licitra Ponti L., Gio Ponti. L'opera, Milano 1990

De Carli C. (a cura di), Le nuove chiese della Diocesi di Milano, 1945-1993, Milano 1994

Crippa M.A./ Capponi C. (a cura di), Gio Ponti e l'architettura sacra. Finestre aperte sulla natura, sul mistero, su Dio, Cinisello Balsamo 2005

Irace F., Gio Ponti, Milano 2009

Credits

Compilatore: Leoni, Maria Manuela (2014)
Responsabile scientifico testi: Irace, Fulvio