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Facoltà di Biologia
Milano (MI)

Indirizzo: Via Giovanni Celoria 26 - Milano (MI) (vedi mappa)

Tipologia: architettura per la residenza, il terziario e i servizi; università

Caratteri costruttivi:

  • strutture: travi e pilastri in cemento armato prefabbricato
  • facciata: pannelli prefabbricati in cemento con inserti di ceramiche bianche e oro
  • coperture: a piramide, con manto in lastre di rame e conclusa da camini cilindrici (torri); copertura piana in lastre di rame e lucernai (aule)
  • serramenti: in ferro profilato, verniciato bianco

Cronologia:

  • progettazione: 1978
  • esecuzione: 1979 - 1981
  • data di riferimento: 1978 - 1981

Committenza: MBM Meregaglia; Università Statale di Milano

Autori:

Uso: università

Condizione giuridica: proprietà Ente pubblico non territoriale

Descrizione

Il complesso della facoltà di Biologia dell'Università Statale di Milano - frutto di un bando di concorso vinto da Magistretti e Soro - è composto da tre edifici a torre destinati agli spazi della ricerca (laboratori e dipartimenti) e da un corpo a pianta semicircolare, più basso, che accoglie le quattro aule per la didattica. I volumi alti sono tra loro collegati da percorsi di distribuzione e risalita e sono incernierati intorno ad un atrio comune, posto nel cortile, mentre le aule affacciano direttamente su via Golgi. I prospetti sono giocati sull'enfatizzazione della struttura in leggero aggetto, con i pilastri in cemento armato dipinti di un rosso vivace e pannelli di chiusura prefabbricati e arricchiti da inserti in ceramica bianca e - per la porzione centrale delle torri - da tondi verniciati in color oro. Dal terzo piano di ciascuna torre, le dimensioni in altezza delle tamponature aumentano, andando a diminuire la superficie chiusa dalle fasce continue di serramenti in ferro profilato, verniciati di bianco. Le torri hanno copertura piramidale, realizzata con lastre di rame e sormontata da quattro comignoli circolari, mentre le aule hanno un tetto piano (sempre in rame) in cui sono inseriti numerosi lucernari a shed, con struttura in acciaio. All'interno, un pavimento in polivinile a scacchiera, nei toni del bianco e del grigio, costituisce lo sfondo su cui si stagliano setti in cemento armato semicircolari o curvilinei, le cui forme avrebbero dovuto essere riprese da un banco per la portineria disegnato da Magistretti, ma mai realizzato.

Notizie storiche

Con questo intervento Magistretti dimostra la propria padronanza nell'uso delle tecniche di prefabbricazione messe a punto dall'azienda MBM Meregaglia, che aveva avuto modo di sperimentare già con le più modeste torri residenziali al quartiere Gallaratese (1962-1972).

Documentazione allegata

Fonti archivistiche

Archivio Civico, Milano - scheda fondo vedi »

Archivio Vico Magistretti. Fondazione Vico Magistretti, Milano - scheda fondo vedi »

Archivio Vico Magistretti. Fondazione Vico Magistretti, Milano - sito vedi »

Bibliografia

Berni L., Panorama, Dipartimento di Biologia della Facoltà di Scienze dell'Università di Milano, Milano 1982, 29 marzo, p. 27

McGuire P., The Architectural Review, Biology building, Milan University, 1982, n. 1026, luglio, pp. 40-44

Santini P.C., Ottagono, Magistretti: spregiudicatezza e dominio delle forme, Milano 1982, n. 66, settembre, pp. 7-13

Stucchi S., L'industria delle costruzioni, Dipartimento di Biologia dell'Università di Milano, Roma 1983, n. 143, settembre, pp. 5-23

Boriani M./ Morandi C./ Rossari A., Milano contemporanea, itinerari di architettura e urbanistica, Torino 1986, pp. 224-226

Polano S., Guida all'architettura italiana del Novecento, Milano 1991, pp. 156-157

Pasca V., Vico Magistretti. L'eleganza della ragione, Milano 1991, pp. 114-115

Bianchi R., La mia casa, I tre volti di Magistretti, Milano 1991

Irace F./ Pasca V., Vico Magistretti, architetto e designer, Milano 1999, pp. 88-89

Biraghi M./ Lo Ricco G./ Micheli S. (a cura di), Guida all'architettura di Milano 1954-2014, Milano 2013, p. 128

Credits

Compilatore: Leoni, Maria Manuela (2014)
Responsabile scientifico testi: Irace, Fulvio