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Palazzo De Angeli Frua
Milano (MI)

Indirizzo: Via Pietro Paleocapa 7 - Milano (MI) (vedi mappa)

Tipologia: architettura per la residenza, il terziario e i servizi; edificio per uffici

Caratteri costruttivi:

  • strutture: travi, pilastri e solai in cemento armato
  • facciata: lastre di granito rosa levigato (fianchi e rivestimento dei pilastri)
  • coperture: piana non praticabile
  • serramenti: in metallo verniciato bianco

Cronologia:

  • progettazione: 1947
  • esecuzione: 1963 - 1966
  • data di riferimento: 1947 - 1966

Committenza: Società Immobiliare Paleocapa

Autori:

Uso: ufficio

Condizione giuridica: proprietà privata

Descrizione

L'edificio si articola in un corpo triplo posto perpendicolarmente alla via Paleocapa, sviluppato su nove livelli. È distribuito da una spina centrale - in cui sono collocati corridoi e impianti di risalita - che consente l'accesso alle ali laterali, interamente destinate a uffici e organizzate intorno a cavedii introdotti per garantire illuminazione e areazione naturali. Secondo Bottoni, l'elemento di maggiore interesse del fabbricato è la particolarità della sua struttura (Bottoni, 1954, p. 122): lungo i fronti maggiori, la scansione costruttiva proiettata in facciata è data dalla fitta maglia di sottili pilastri - di dimensioni pari a 36x18 centimetri - con interasse ridotto a 160 centimetri, dietro cui si collocano serramenti a tutta altezza disegnati come eleganti feritoie verticali. Il ritmo strutturale cambia per la spina centrale, retta da due file di pilastri che corrono paralleli al corridoio e scaricano il peso dei solai su due travi longitudinali. La variazione è chiaramente leggibile sui fianchi del complesso, che sono disegnati come superfici monolitiche rivestite in lastre di granito, parzialmente alleggerite al centro da tre serie verticali di aperture scandite da serramenti metallici di colore bianco.

Notizie storiche

Costruito come nuova sede degli uffici della società De Angeli Frua, l'edificio avrebbe dovuto essere completato con la costruzione di altri due corpi di fabbrica: un volume minore, su cinque piani fuori terra, prospiciente viale Alemagna, e una piastra a un solo piano, parallela al volume effettivamente realizzato e da questo separato attraverso un cavedio. Il cantiere ha subito numerosi arresti legati a un contenzioso con il Comune: dopo la realizzazione, tra il 1949 e il 1950, della struttura in cemento è stato imposto un lungo blocco delle attività edilizie per verificare la rispondenza del progetto a una convenzione riguardante la sistemazione urbanistica del Foro Bonaparte. Il lavori saranno ripresi nel 1963 e conclusi definitivamente solo nel 1966. Nel corso degli anni sono state apportate anche leggere modifiche nell'alternanza tra i pieni e i vuoti sopra l'ingresso principale, che ora è coperto da una pensilina.

Fonti archivistiche

Archivio Civico, Milano - scheda fondo vedi »

Fondo Pietro Lingeri, Milano - scheda fondo vedi »

Bibliografia

Bottoni P., Antologia di edifici moderni in Milano, Milano 1954, pp. 122-124

Borio Mangiarotti. Costruzioni civili e industriali: 1920-1986, Milano 1987, pp. 72-73

Lingeri E./ Spinelli L. (a cura di), Pietro Lingeri 1894-1968 la figura e l'opera. Atti della giornata di studio, Milano 1995

Baglione C./ Susani E. (a cura di), Pietro Lingeri (1894-1968), Milano 2004

Credits

Compilatore: Leoni, Maria Manuela (2015)
Responsabile scientifico testi: Irace, Fulvio