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Nuova sede della Torcitura Borgomanero
Milano (MI)

Indirizzo: Via Solferino 40 - Milano (MI) (vedi mappa)

Tipologia: architettura per la residenza, il terziario e i servizi; edificio per abitazioni e uffici

Caratteri costruttivi:

  • strutture: travi e pilastri in cemento armato
  • facciata: granito verde Ausolo (pilastri del piano terra); pannelli in anticorodal e marmo (paino terra); marmo Botticino spuntato (residenze); lastre di grès ceramico (uffici)
  • coperture: piana, con manto in lastre di rame
  • serramenti: in alluminio anticorodal e cristallo

Cronologia:

  • progettazione: 1949 - 1951
  • esecuzione: 1950 - 1951
  • data di riferimento: 1949 - 1951

Autori:

Uso:

  • (attuale) abitazione/ ufficio
  • (storico) ufficio/ abitazione

Condizione giuridica: proprietà privata

Descrizione

L'intervento consiste in due diversi blocchi collocati a cavallo tra via Solferino e via San Marco, destinati ad ospitare residenze e i nuovi uffici della "Torcitura Borgomanero" (che commissionò il progetto a Ghò). Gli appartamenti prospettano tutti verso via San Marco, con l'unica eccezione del vasto alloggio ricavato nell'attico del blocco su via Solferino, disegnato per i dirigenti della Borgomanero. Il blocco residenziale si sviluppa su cinque piani fuori terra, quello a uffici su otto livelli e sono tra loro collegati da una manica trasversale di altezza ridotta, per consentire un migliore irraggiamento dei cortili interni. L'intero complesso ha un impianto strutturale basato su travi e pilastri in cemento armato, con un interasse tra i sostegni che si mantiene fisso a 1,2 metri. Data la netta distinzione funzionale, i due volumi adottano linguaggi diversi per le facciate e una ricchezza materica che Piero Bottoni identificò quale testimonianza di un "curatissimo dettaglio delle materie bene impiegate per destinazione e cromatismo" (Bottoni, 1954). Entrambi presentano un basamento in cui i tamponamenti di facciata sono arretrati rispetto ai pilastri, ma il volume residenziale si sviluppa in altezza proponendo un rivestimento in marmo botticino spuntato, in cui le aperture sono scavano scuri tagli verticali disposti simmetricamente ai lati del portale d'ingresso, mentre l'edificio a uffici presenta un rivestimento in ampie lastre rettangolari di gres ceramico, lungo ci si aprono tre file di finestre ad andamento orizzontale i cui cristalli si allineano al filo del rivestimento. Entrambi i fronti sono conclusi in sommità da una pensilina inclinata in aggetto, che ne costituisce il coronamento.

Notizie storiche

La manica di collegamento tra uffici e residenze corre parallela a un passaggio pedonale che collegava, già prima dell'intervento di Ghò, le vie Solferino e San Marco e che un tempo costituiva l'accesso a una delle darsene sul Naviglio presenti in zona.

Bibliografia

Domus, Il marmo, materiale moderno, Milano 1953, n. 282, pp. 67-71

Edilizia moderna, Milano 1953, n. 51

Bottoni P., Antologia di edifici moderni in Milano, Milano 1954, pp. 74-77

Nestler P., Neues Bauen in Italien, Monaco di Baviera 1954

Pica A., Architettura moderna in Milano. Guida, Milano 1964

Ventura J., Gigi Ghò. Progetti e architetture, Milano 1997

Credits

Compilatore: Leoni, Maria Manuela (2015)
Responsabile scientifico testi: Irace, Fulvio