Dichiarazioni di successione (1862 - 1901 novembre 30)

serie | livello: 2

Produttore fondo: Milano, Ufficio del registro successioni di Milano (1862 - 2001)

Profilo documentario: Dichiarazioni di successione

Codice: ASMI6664010

Strumenti di ricerca on line: http://archiviodistatomilano.it/strumenti-di-ricerca-on-line/successioni/

Consistenza: bb. 453

Metri lineari: 75

Note alla data: E' presente il solo indice del dicembre 1901.

Contenuto: Dichiarazioni presentate per obbligo di legge dagli eredi all'Ufficio del registro successioni di Milano, relativamente agli anni 1862 - 1901.
Le pratiche del 1901 sono relative al periodo gennaio - novembre: per il mese di dicembre (faldone numero 456) è presente unicamente l'indice del faldone, che non risulta essere stato versato.
In seguito alle disposizioni di legge, tra il 1862 ed il 1901, furono presentate all'Ufficio del registro successioni di Milano, deputato ad accogliere tali dichiarazioni, a compiere accertamenti, a calcolare e a riscuotere le imposte di successione, oltre 43.000 dichiarazioni di successione.
L'Università Bocconi, oltre a redigere un elenco, anno per anno, delle pratiche successorie del periodo 1862-1900, ha illustrato i dati emersi dallo studio di tale patrimonio documentario in un volume (Stefania Licini, Guida ai patrimoni milanesi), dal quale emergono l'importanza e le potenzialità, ma anche i limiti del fondo come fonte per la ricerca storica.
Le denunce nel loro complesso si sono rivelate una "miniera di informazioni di primario rilievo per la storia non solo economica di Milano e della Lombardia", rappresentando lo specchio delle vicende patrimoniali delle famiglie ai vertici della società e dell'economia in quel periodo storico"; esse rivelano le condizioni economiche e sociali sia di singoli personaggi di rilievo, quali Alessandro Manzoni, sia dell'intera collettività. Le denunce, inoltre, presentando talvolta al proprio interno atti di nascita, di battesimo, di matrimonio, testamenti, inventari patrimoniali e titoli di nobiltà (tutti documenti che "normalmente lo studioso deve ricercare in archivi e luoghi diversi con percorsi spesso irti di difficoltà"), costituiscono un patrimonio di informazioni importante per completare ricerche specifiche come ad esempio quelle di genealogia. Uno dei limiti della fonte che sono segnalati è la mancata denuncia di parti del capitale da parte del ceto imprenditoriale, la cui ricchezza privata era senz'altro maggiore di quella denunciata.
Dall'elaborazione dell'insieme delle denunce si ricavano però importanti dati, quali elenchi dei personaggi il cui patrimonio superava una certa entità, e si ricava un'analisi economica e sociale del Milanese in quel periodo storico (presenza di patrimoni ingenti e loro influsso sull'economia generale, ripartizione della ricchezza tra gli strati sociali, composizione dei patrimoni, professioni presenti, condizione femminile, utilizzo del patrimonio).
Relativamente all'andamento quantitativo della presentazione delle denunce nel corso del tempo si segnala: "Il loro numero, dopo il picco del biennio 1863-64 dovuto al rapido adeguamento alla nuova normativa, crebbe nel corso del tempo proporzionalmente all'aumento della popolazione urbana, pur senza seguire un andamento regolare... L'incremento nelle dichiarazioni riguardò prevalentemente le pratiche il cui ammontare lordo era piuttosto basso, mentre rimase costante nel tempo il numero dei fascicoli relativi a fortune di grossa entità".

Storia archivistica: La documentazione è stata versata all'Archivio di Stato di Milano il 27 settembre 1995 e contestualmente depositata, a titolo temporaneo, presso l'Istituto di storia economica dell'Università Commerciale Bocconi di Milano, sulla base di una convenzione che ne prevedeva l'inventariazione analitica.
La documentazione è stata riconsegnata all'Archivio di Stato nel marzo 2000.

Criteri di ordinamento: Le denunce sono, a partire dal 1864, inserite, in ordine cronologico di presentazione all'Ufficio, in faldoni mensili, numerati progressivamente a partire da 1; ogni pratica è individuata dal numero di faldone e dal numero progressivo interno al faldone. Le pratiche degli anni 1862 e 1863 portano invece un'unica numerazione per pratica su base annuale e sono state, in sede di schedatura presso l'Università Bocconi, organizzate rispettivamente in due (numerati 6201 e 6202) e in tredici (numerati da 6301 a 6313) "faldoni".

Informazioni sulla numerazione: Gli originari faldoni, di consistenza molto diseguale, sono stati condizionati in 453 buste dopo il versamento in Archivio di Stato.

Strumenti di accesso interno: Ogni faldone comprende un elenco su un modulo prestampato riportante per ogni denuncia il numero progressivo, la data di presentazione, il nome e il cognome del defunto (con eventuale paternità) e quelli del denunziante. Da tali indici sono stati, in sede di schedatura presso l'Università, ricavati i dati riportati in inventario relativi alle pratiche non presenti nei faldoni.

Strumenti di ricerca

Dichiarazioni di successione
1995 - 2001
inventario analitico
Presso l'Università Bocconi sono stati redatti (a cura di Stefania Licini), per ogni singola annata di dichiarazioni, con strumenti informatici, elenchi dettagliati delle pratiche dal 1862 al 1900, successivamente consegnati all'Archivio di Stato unitamente agli atti. Tali elenchi sono stati integrati presso l'Archivio di Stato con la rilevazione (a cura di Carmela Santoro) anche delle pratiche del 1901, e rielaborati in una base dati unica, tale da consentire la ricerca e la consultazione dei dati riferiti all'intera serie, con altresì l'inserimento dei dati relativi alla nuova collocazione (rielaborazione e organizzazione informatica a cura di Maurizio Savoja). I dati presenti nel data base per il primo e più corposo gruppo di pratiche (1862 - 1900) sono: - anno (di presentazione della denuncia) - faldone (numero originario assegnato dall'Ufficio del registro) - pratica (numero originario assegnato dall'Ufficio del registro) - cognome (del defunto, intestatario della pratica) - nome (del defunto, intestatario della pratica) - data morte (del defunto, intestatario della pratica) - attivo (patrimonio del defunto, intestatario della pratica) - mancante (indicazione delle pratiche risultate non presenti al riscontro all'ingresso in Archivio di Stato) - note (annotazioni varie relative ad anomalie riscontrate nel corso della schedatura) - cartella (collocazione archivistica assegnata in Archivio di Stato di Milano). SOLO per il secondo gruppo di pratiche (1901), oltre ai dati precedenti, sono stati rilevati anche: - paternità (del defunto, intestatario della pratica) - sesso (del defunto, intestatario della pratica) - stato civile (del defunto, intestatario della pratica) - coniuge cognome - coniuge nome - testamento (segnalazione dell'eventuale presenza di testamento) - allegati (segnalazione dell'eventuale presenza di documenti allegati). Sempre per il 1901 sono stati indicati anche eventuali matrimoni successivi al primo contratti dall'intestatario della pratica; in questo caso l'intestatario di una sola pratica appare in più record (ognuno identificato dallo stesso numero di faldone e pratica), tanti quanti sono i matrimoni effettuati, con l'indicazione nel campo delle note del numero di matrimonio stesso. Sono possibili interrogazioni alla base dati specifiche per individuare sia singole denunce (per cognome, data di morte, ammontare del patrimonio, ecc) sia dati aggregati(elenco dei cognomi presenti nel data base, numero di denunce presentate nei singoli anni, elenco delle pratiche che risultano mancanti, elenco delle pratiche in ordine di patrimonio o di data di morte, etc.).
Inventario di sala PU 21
Autori: Licini Stefania (Ricercatore presso l'Università Commerciale Luigi Bocconi, sec. XX fine), Santoro, Carmela Carmela (archivista di Stato), Savoja Maurizio (archivista di Stato)

Bibliografia:
- LICINI, Guida ai patrimoni = Licini Stefania, Guida ai patrimoni milanesi. Le dichiarazioni di successione ottocentesche, Milano, Rubbettino editore, 1999 (Regione Lombardia, Direzione Generale Cultura, Fonti e Strumenti, 29)

Compilatori
prima redazione: Daniela Bernini, archivista 2000/04/12
integrazione successiva: Antonella Cassetti, archivista 2003/03/01

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