Consorzio autonomo Milano Monza Umanitaria - CAMMU (1853 - 1943)

fondo | livello: 1

Conservatore: Comune di Monza. Archivio storico civico (Monza, MB)

Produttore fondoMonza, Consorzio autonomo Milano Monza Umanitaria - CAMMU (1921 - 1938)

Progetto: Comune di Monza: Consorzio autonomo Milano Monza Umanitaria - CAMMU (2003 - 2004)

Consistenza: bb. 51, regg. 72

Storia archivistica: L'archivio del Consorzio autonomo Milano Monza Umanitaria (CAMMU), una volta avvenuto il definitivo trasferimento di competenze alla gestione collegiale dei comuni di Milano e Monza, è caduto nel completo abbandono ed è stato collocato in condizioni assolutamente precarie nel sottotetto della Villa Mirabello nel Parco, subendo nel corso dei decenni gravi danneggiamenti fisici, profonde alterazioni alla propria struttura originaria, nonché probabili sottrazioni illecite. È stato rinvenuto solo nel 1999, unitamente alla posteriore documentazione afferente all'Amministrazione del Parco e della Villa Reale da parte dei comuni di Milano e Monza, e in una situazione di completo disordine. La maggior parte del materiale era disposta in maniera confusa in grandi scatoloni, mentre una minima parte era stata riordinata unicamente in base all'anno di produzione dei documenti.
Un primo intervento di recupero e riordino ha portato al censimento dell'intera documentazione e alla sommaria descrizione della medesima in base a grandi partizioni tematiche identificate allo scopo di orientare la ricerca e la consultazione, operando una prima sostanziale distinzione tra il periodo antecedente e il periodo successivo al 1938, anno nel quale i comuni di Milano e Monza stipularono la convenzione per la gestione della Villa Reale e del Parco e che, per tale motivo, è stato convenzionalmente assunto a designare il trapasso istituzionale, diversamente non individuato da un formale atto di scioglimento del Consorzio.
Il carteggio consta complessivamente di 51 faldoni ed enumera 156 unità archivistiche inventariate, le quali si collocano per lo più in un arco cronologico compreso tra il 1920 e il 1938, fatto salvo un esiguo nucleo di documentazione riguardante l'attività dell'ISIA che si estende fino al 1943 e che si è ritenuto opportuno conservare unitamente.
Le serie particolari comprendono 71 registri relativi alla contabilità, ai verbali del Consiglio d'amministrazione e al protocollo.
Dato lo stato di assoluto disordine nel quale versava la documentazione, è risultato impossibile ravvisare le forme originarie di organizzazione alle quali ricondurre l'ordinamento. Pertanto, dopo una disamina di tutti i documenti, si è proceduto al riordino degli stessi sulla base di un titolario desunto dalla lettura delle carte e concepito in riferimento ai compiti fondamentali che il CAMMU era chiamato ad assolvere.
Gli atti sono stati così suddivisi in quattro principali partizioni, corrispondenti alle quattro differenti gestioni (1) nelle quali il Consorzio stesso distingueva la propria attività:
1. Funzionamento generale;
2. Gestione Esposizioni;
3. Gestione Istituto;
4. Gestione Parco.
All'interno delle partizioni e ulteriori sotto-partizioni individuate, le unità inventariate sono costituite da fascicoli comprendenti per lo più documentazione relativa a un medesimo oggetto. Tuttavia, nei casi in cui si sono individuate modalità originarie di organizzazione dei documenti, si è deciso di rispettarle, estendendole, ove ritenuto opportuno, a documentazione analoga e mantenendo memoria di eventuali titoli originali. Pertanto le descrizioni inventariali che ne risultano possono presentare inevitabili difformità e comprendere documentazione prevalentemente frammentaria e incompleta.
Le unità archivistiche all'interno delle suddette partizioni sono state ordinate in buona parte in base a un criterio di organizzazione di tipo tematico individuato in fase di schedatura e specificato nelle relative schede struttura; laddove non diversamente indicato, l'ordinamento adottato è di tipo cronologico.
Ai fini della schedatura informatica si è adottato l'applicativo Sesamo, il quale ha permesso la redazione di una base dati inventariale e di un inventario cartaceo.
La descrizione inventariale delle unità archivistiche risulta quindi composta dai seguenti elementi:
1. Numero unità;
2. Titolo dell'unità;
3. Estremi cronologici;
4. Contenuto (riassunto dei documenti presenti nell'unità);
5. Tipologia dell'unità (fascicolo, registro);
6. Note;
7. Codice di classificazione archivistica;
8. Segnatura archivistica (numero del contenitore e del fascicolo).
Per la descrizione archivistica, si è fatto riferimento, nel presente lavoro:
- alle "Norme per la pubblicazione degli inventari" (circolare del Ministero dell'interno n. 39/1966, Direzione generale degli archivi di Stato, Ufficio studi e pubblicazioni);
- alle norme presenti nella "Guida operativa alla descrizione archivistica. La descrizione inventariale" a cura di Roberto Grassi, Paolo Pozzi, Maurizio Savoja, edita dalla Regione Lombardia nel 2001;
- alla più recente normativa internazionale sugli standard descrittivi, in particolare alle ISAD (G): General International Standard Archival Description e alle ISAAR (CPF): International Standard Archival Authority Record for Corporate Bodies, Persons and Families.
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Note
1. Cfr. i registri di contabilità.
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Notizie di intervento
© 2004 - CAeB scarl - Comune di Monza
Consorzio autonomo Milano-Monza-Umanitaria, Inventario d'archivio
L'inventario è stato realizzato dalla CAeB (Cooperativa archivistica e bibliotecaria).
Progetto e direzione lavori: Paolo Pozzi.
Riordino e inventariazione: Marina Regina.
Si ringrazia per la collaborazione Renata Beretta e Sandro Mauri dell'Ufficio archivio e protocollo del Comune di Monza.
Il progetto di inventariazione del fondo è stato inserito a cura del Servizio biblioteche e Sistemi culturali integrati della Regione Lombardia all'interno del Piano dei contributi a favore degli archivi degli enti locali (art. 4 legge 14.12.1985, n. 81).
Si autorizza la riproduzione della presente opera con il vincolo della completa citazione della fonte.

Compilatori
Marina Regina, archivista

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