Patronato comunale di Vigevano dell'Opera nazionale maternità e infanzia - ONMI (1927 - 1978)

fondo | livello: 1

Conservatore: Comune di Vigevano. Archivio storico comunale (Vigevano, PV)

Produttore fondoVigevano, Patronato comunale di Vigevano dell'Opera nazionale maternità e infanzia - ONMI (1925 - 1975)

Progetto: Comune di Vigevano: archivi aggregati (2003 - 2005)

Consistenza: bb. 179

Storia archivistica: Prima del presente intervento, l'archivio del Comitato di patronato ONMI di Vigevano era privo di qualsiasi struttura e classificazione, fatta eccezione per un'esigua parte della documentazione a cui è stata apposta in modo sporadico e irregolare dagli impiegati dell'ente una classificazione funzionale al lavoro corrente d'archiviazione.
Alla totale assenza di una struttura, di un sistema di classificazione e di un titolario si è provveduto con la ricostruzione di una mappa d'archivio ricavata dallo studio delle competenze, delle funzioni burocratiche e della storia amministrativa ed assistenziale del Comitato di patronato.
Dopo aver analizzato le varie tipologie documentarie e aver ricostruito le competenze dell'ente (la cui documentazione presenta difformità e non completezza) si è proceduto a dividere gli atti in due titoli: "1 - Amministrazione" e "2 - Attività socio-sanitarie ".
Il carteggio amministrativo è stato suddivisa in tre partizioni funzionali (attività direttiva, contabilità, personale). La prima ("1.1 - Attività direttiva") contiene la documentazione relativa all'attività amministrativa dell'ente e alla gestione politica, istituzionale e burocratica delle strutture ONMI di Vigevano (via Sforza e via Libertà) e del circondario di Vigevano (Cassolnuovo, Gambolò, Piccolini) nonché la documentazione dispositiva del Comitato centrale ONMI e della Federazione provinciale ONMI di Pavia e il carteggio del Comitato di patronato con interlocutori istituzionali, soggetti privati ed utenza. La seconda ("1.2 - Contabilità") raccoglie tutta l'attività contabile e gestionale del comitato, a prescindere dalla sede di assistenza socio - sanitaria a cui essa si riferisce; mentre la terza ("1.3 - Personale") conserva la documentazione rimasta relativamente al personale operante presso le strutture operative ed amministrative ONMI. Sono inoltre presenti due partizioni contenenti materiale stampato: pubblicazioni relative a tematiche assistenziali ("1.4 - Pubblicazioni") e stampati non utilizzati ("1.5 - Materiale in bianco").
La documentazione inerente le "Attività socio-sanitarie", che riguarda le attività operative svolte dal Comitato di patronato sul territorio vigevanese in ambito assistenziale e sanitario, si articola in due nuclei: 2.1 - Via Sforza" e "2.2 - Via Libertà (ex Cascame)".
Il primo nucleo è relativo all'azione sociale e sanitaria svolta dalla Casa della madre e del bambino di via Sforza e si articola nelle cinque strutture operative attive presso la Casa della madre e del bambino di via Sforza ("2.1.1 - Consultorio dermosifilopatico", "2.1.2 - Casa della madre e del bambino - Refettorio", "2.1.3 - Casa della madre e del bambino - Asilo nido", "2.1.4 - Consultorio ostetrico" e "2.1.5 - Consultorio pediatrico") ed in tre ambiti di attività sociale comuni a tutta la struttura di via Sforza ("2.1.6 - Inchieste domiciliari", ".2.1.7 - Giornata della madre e del bambino" e "2.1.8 - Premi") concernenti le indagini per accertare l'idoneità alla fruizione delle convenzioni ONMI e la distribuzione straordinaria di sussidi e pacchi contenenti cibo e vestiario.
Il secondo nucleo fa riferimento all'opera assistenziale svolta dalla sede di via Libertà a Cascame, rione industriale di Vigevano. Questo nucleo ("2.2 - Via Libertà (ex Cascame)") si articola nelle due strutture operative attive presso la Casa della madre e del bambino di via Libertà e cioè "2.2.1 - Consultorio ostetrico" e "2.2.2 - Consultorio pediatrico", che contiene anche la documentazione sull'attività di Asilo nido di via Libertà.
Al termine di questo lavoro di riordino ed inventariazione, che ha comportato anche una nuova condizionatura degli atti, la consistenza dell'archivio è di 179 faldoni, per un numero complessivo di 548 unità archivistiche.
La descrizione delle unità archivistiche è stata realizzata in maniera dettagliata desumendo dagli atti tutti gli elementi necessari.
La descrizione inventariale ha incontrato due tipologie fondamentali:
a) documentazione raccolta in fascicoli
Questi atti, relativi ad uno specifico oggetto di attività attinente alle competenze del soggetto produttore, si sono presentati già raccolti da una camicia che riportava generalmente un titolo coevo.
Per queste unità sono stati indicati i seguenti elementi:
- titolo (tra virgolette se originale);
- descrizione/contenuto;
- data cronica (nella forma estesa);
- segnatura precedente l'intervento;
- definizione archivistica e supporto;
- classificazione;
- segnatura archivistica.
b) registri e volumi
Nell'archivio questa tipologia rappresenta una parte non rilevante dell'intera documentazione. Si tratta dei verbali delle riunioni verbali del Comitato di patronato, dei registri di protocollo e di alcuni libri contabili.
L'unità di base per l'inventario è costituita dal singolo registro ed è stata prevista la descrizione dei seguenti elementi:
- titolo;
- descrizione (qualora il titolo non sia esaustivo);
- data cronica (in forma sintetica);
- segnatura precedente l'intervento;
- definizione archivistica e supporto;
- classificazione;
- segnatura archivistica.
Sono state redatte inoltre le schede relative al fondo e alle sue partizioni.
Per quanto riguarda la descrizione archivistica, si è fatto riferimento, nel presente lavoro:
- alle "Norme per la pubblicazione degli inventari" (circolare del Ministero dell'interno n. 39/1966, Direzione generale degli archivi di Stato, Ufficio studi e pubblicazioni);
- alle norme presenti nella "Guida operativa alla descrizione archivistica. La descrizione inventariale" a cura di Roberto Grassi, Paolo Pozzi, Maurizio Savoja, edita dalla Regione Lombardia nel 2001;
- alla più recente normativa internazionale sugli standard descrittivi, in particolare alle ISAD (G): General International Standard Archival Description e alle ISAAR (CPF): International Standard Archival Authority Record for Corporate Bodies, Persons and Families.
Per la schedatura si è utilizzato il programma Sesamo, software predisposto per l'inventariazione degli archivi storici dalla Regione Lombardia e messo a disposizione gratuitamente dalla Regione stessa.

Notizie di intervento
© 2005 - Comune di Vigevano, Archivio storico comunale
ONMI - Opera nazionale maternità e infanzia, Inventario d'archivio
L'inventario è stato realizzato dalla CAeB (Cooperativa archivistica e bibliotecaria).
Progetto e direzione lavori:
Pier Luigi Muggiati (responsabile dell'Archivio storico comunale);
Paolo Pozzi (responsabile settore archivi CAeB).
Riordino e inventariazione:
Gabriele Locatelli.
Il progetto di inventariazione del fondo è stato inserito a cura della Struttura Documentazione Beni Culturali della Direzione Generale Culture, Identità e Autonomie della Lombardia all'interno del Piano dei contributi a favore degli archivi degli enti locali (art. 4 legge 14.12.1985, n. 81).
Si autorizza la riproduzione della presente opera con il vincolo della completa citazione della fonte.

Compilatori
Gabriele Locatelli, Archivista

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