Comune di Lodi. Archivio storico civico Lodi (LO)

26900  Lodi (LO)

telefono: 0371/409406
email: archiviostoricolodi@comune.lodi.it

tipologia: ente di cultura

Cenni storico istituzionali
L'Archivio del Comune di Lodi, impoverito nel corso dei secoli da incendi e distruzioni (danni furono precocemente arrecati nel 1516 e nel 1522 dai soldati imperiali e, in seguito, da scriteriati e massicci scarti effettuati dagli archivisti ottocenteschi), fu conservato sempre nel palazzo comunale.
A partire dalla seconda metà dell'Ottocento, per ragioni di scarsità di spazio, si cominciò a trasferire nella Biblioteca comunale laudense parte dell'archivio storico comunale. Qui, nel corso dei decenni si concentrarono gli altri archivi storici di buona parte delle istituzioni cittadine; nel 1881 fu aperto alla consultazione del pubblico l'archivio notarile (nel cosiddetto Salone dei notai, annesso alla Biblioteca), e nel 1932 fu trasferito a Lodi il fondo della Camera di commercio, a seguito della soppressione dell'ufficio del consiglio camerale di Lodi presso la Camera di commercio di Milano. Nei locali della Laudense trovarono ospitalità anche l'archivio della Provincia di Lodi e Crema e della successiva Sottoprefettura ottocentesca oltre ad alcuni fondi minori. Solo nel 1955, con l'arrivo delle buste relative all'archivio dei chiosi (i comuni rurali del circondario di Lodi), fu completato il trasferimento dell'archivio storico comunale presso la biblioteca. Negli anni Settanta, l'amministrazione, dopo un infruttuoso tentativo di ottenere a Lodi una sezione separata dell'Archivio di Stato (gennaio 1961), con una deliberazione del 25 marzo 1976, decise di costituire una sezione separata d'archivio della Biblioteca comunale laudese, ristrutturando allo scopo l'ex convento degli umiliati, in via Fissiraga. Il complesso, edificato nel secolo XV, dopo la soppressione dell'ordine era passato ai padri barnabiti. Negli anni Trenta dell'Ottocento la municipalità di Lodi permutò la sua proprietà annessa alla chiesa di san Francesco con la scuola dei barnabiti e affidò all'architetto Carlo Renzanigo la ristrutturazione dell'edificio, che fu destinato ad archivio nel 1988.
Negli anni ottanta e novanta sono stati acquisiti numerosi altri archivi, in particolare quelli relativi agli enti assistenziali (tra cui quello dell'Incoronata e del Monte di pietà, nel 1986-87) a questi si sono poi aggiunti quelli dei consorzi d'acque, portando il numero di fondi conservati a circa quaranta.

Compilatori
Cattaneo Francesco, Archivista