Comune di Serina (sec. XIII -)

Sede: Serina

Tipologia ente: ente pubblico territoriale

Progetto: Archidata

Serina sorge nella parte orientale della valle Brembana superiore, sulla destra del fiume omonimo, confluente dell'Ambria, che getta le sue acque nel Brembo; i confini del comune toccano a nord il paese di Oltre il Colle, a est il Monte Alben, a ovest Dossena e infine a sud i paesi di Lepreno e Bagnella. Si dice sia stata fondata nell'VIII secolo da un alemanno di nome Carerio, giunto in Italia a seguito di Carlo Magno.
Il primo nucleo abitato di Serina prende il nome di contrada Carrara, dal nome del suo fondatore. Da questo primo agglomerato successivamente si staccano due gruppi di abitanti: uno si sposta verso ovest e dà origine alla contrada detta "alla Valle", per la presenza nelle vicinanze di una piccola valle; l'altro si sposta a sud del paese dando origine alla contrada "al Bosco", a ricordo del vasto bosco che occupava la zona. Se ne deduce che Valle, Carrara e Tiraboschi sono le famiglie fondatrici di questo comune e di ciò si conserva testimonianza nei documenti.
In taluni registri compare la distinzione tra "Serina dentro" e "Serina fuori". "Serina dentro" è costituita da otto contrade: Valpiana, alla Valle, Carrara, Santa Margherita, al Bosco, al Corono, Mezzacà e San Carlo; "Serina fuori" comprende le contrade di Miragolo, Santa Croce, Bagnella, Lepreno e, fino al 1541, anche Frerola e Pagliaro.
Secondo gli statuti della valle Brembana superiore, riformati nel 1468, il comune è retto da un consiglio di credenza che racchiude i due terzi dei capi famiglia e si occupa dell'elezione e del rinnovo delle cariche degli ufficiali del comune: console, canevaro, sindaci, sindaci di chiesa, etc. Purtroppo non si hanno notizie più approfondite sul funzionamento di quest'organo, perché non c'è documentazione a riguardo. Un esame più dettagliato dell'evoluzione della struttura comunale è possibile invece in epoca posteriore. Infatti dal XVII secolo in poi si conoscono due organi deliberanti: il consiglio ordinario e la giunta, entrambi formati dagli anziani del comune, suddivisi al loro interno nei colonnelli Tiraboschi, Valle, Carrara e del comune, che deliberano in materia di opere pubbliche, dazi, estimi e taglie, approvano i conti ed eleggono i propri rappresentanti. Dal 1683 i due organi si fondono in un unico consiglio, detto ordinario, che risulta formato da ventiquattro anziani, di cui quattro partecipano al consiglio di valle.
Compare per la prima volta nel 1734 l'assemblea dei capi famiglia, denominata consiglio speciale o generale, che, secondo le disposizioni della Serenissima del 1770, accresce col tempo le sue competenze, dapprima limitate a delibere concernenti i legati e la parrocchia. Rimane il consiglio ordinario (ora chiamato consiglio minore), che conta dodici anziani invece dei precedenti ventiquattro e delibera sugli affari ordinari del comune.
Alle riunioni degli organi comunali assiste sempre il cancelliere, al quale spetta il compito di tenere i registri e le scritture del comune; egli si occupa anche della tenuta dei consuntivi annuali in cui si elencano le entrate (affitti dei monti Menna e Campo, dazi della macina, olio, vino, incanti della legna etc.), e le uscite (salari degli ufficiali comunali, taglie ordinarie da versare alla camera fiscale di Bergamo e al tesoriere di valle, etc.); al caneparo o cassiere spetta invece riscuotere gli introiti e pagare i debiti.
In caso di indebitamento, come spesso accade, i reggenti della comunità impongono una taglia che viene applicata sull'estimo. Essa è suddivisa fra i cittadini del comune e delle frazioni, e applicata a secondo della capacità contributiva degli stessi, in precedenza verificata dagli stimatori del comune. Vengono effettuate stime sopra i beni comunali da ufficiali denominati "deputati sopra li beni comunali". Tale esigenza nasce dal fatto che parecchie proprietà comunali, facenti parte del territorio di Serina, sono abusivamente recintate e coltivate dagli abitanti del luogo.
Inconvenienti sorgono anche per la definizione dei termini dei confini di Serina, in particolar modo col comune di Dossena; solo una sentenza arbitrale del 1591, approvata dai rettori di Bergamo, riuscirà a mettere fine alla controversia che è continuata per anni. Fra le donazioni lasciate al comune si ricorda il legato istituito da Pietro Tiraboschi, che con testamento del 1652, destina una somma ingente di denaro all'assistenza degli abitanti più indigenti della comunità.