Comune di Orzinuovi (sec. XII -)

Sede: Orzinuovi

Tipologia ente: ente pubblico territoriale

Progetto: Archidata

La costruzione della fortezza di Orzinuovi nasce dall'esigenza da parte della città di Brescia di contrapporsi all'espansione di cremonesi, bergamaschi e soncinesi. Nel 1191 Brescia ottiene da Enrico VI la giurisdizione sulle due sponde dell'Oglio fino alla confluenza del Chiese. Decide quindi di rinforzare i castelli di Rudiano e di Pontevico e di costruirne a Orzinuovi una roccaforte da opporre alla fortezza di Soncino. L'11 luglio 1193 il consiglio di credenza, su istanza dei rappresentanti della comunità "de Urceis", già da tempo trasferiti dalla Pieve di San Lorenzo in Bigolio al campo di San Giorgio nel "theze" dove hanno costruito nuove difese, concede il privilegio di costruire un castello capace di contenere 800 fuochi, circondato da una fossa quale quella di Pontevico, e stabilisce i diritti d'acqua, di possesso, di cittadinanza e di pascolo per i cittadini orceani (1).
Le vicende storiche di Orzinuovi si ricollegano a quelle della città di Brescia: nei primi 250 anni Orzinuovi conosce la dominazione di Ezzelino da Romano, di Oberto Pelavicino, dei Torriani, di Carlo d'Angiò, degli Scaligeri, dei Visconti e del Malatesta, con un breve intervallo per i Gonzaga. Il territorio bresciano durante la dominazione viscontea è diviso in diciotto quadre, e cioé Iseo, Palazzolo, Chiari, Orzinuovi, Quinzano, Pontevico, Ostiano, Asola, Montichiari, Ghedi, Gavardo, Rezzato, Valsabbia, Valtrompia, Nave, Gussago, Rovato e Mairano. Oltre ad essere capoquadra, Orzinuovi è anche sede podestarile: gli statuti viscontei del 1341 che regolano la vita politica, amministrativa e sociale del comune, stabiliscono che un podestà, nominato tra gli appartenenti alle famiglie nobili bresciane, venga eletto capo del castello con nomina semestrale. Il podestà deve custodire il castello e le ville di sua giurisdizione, reggere con onestà tutelando i bisognosi e l'ordine pubblico ed amministrare la giustizia con imparzialità.
Il consiglio generale è l'organo di autogoverno locale che si occupa dell'organizzazione della vita pubblica.
Il 2 febbraio 1427 Orzinuovi giura fedeltà al dominio veneto: Orzinuovi rimane capoluogo di quadra ed è sede di podesteria maggiore unitamente ad Asola, la Vallecamonica e la Riviera di Salò. La podesteria di Orzinuovi comprende nella sua giurisdizione i vicariati minori di Pontoglio, Pompiano ed Orzivecchi. Il podestà di Orzinuovi è nominato dal consiglio generale di Brescia tra i nobili bresciani ed è delegato a vigilare sull'amministrazione pubblica, sulla sicurezza, sull'annona, sul buon costume e il culto, sulla salute pubblica, etc. Egli, coadiuvato da un cancelliere e un conestabile, delibera in materia amministrativa, in materia giudiziaria civile e criminale, giudicando tutte le cause tranne che per lo "ius gladii", o diritto di spada, che spetta al provveditore o provvisore veneto. Quest'ultimo è inviato ad Orzinuovi perché la fortezza ai confini dello stato è di importanza strategica.
Durante il dominio veneto la carica del podestà è annuale e quella del provveditore dura 18 mesi. Il provveditore di Orzinuovi è sottomesso agli ordini del capitano del castello di Brescia e la sua competenza è limitata alla fortezza orceana. Egli è investito del mero e misto imperio con diritto di spada ed è responsabile della fortezza: sovrintende all'attività militare ed amministra la giustizia criminale. Per le sue attribuzioni, che assommano tutte le responsabilità per l'integrità dello stato, il provveditore ha la precedenza su tutti i funzionari e magistrati e quindi anche sul podestà (2). Da "Il catastico Bresciano" di Giovanni da Lezze rileviamo che Orzinuovi "...situata in piano verso Soncino e non più lontano di quello di miglia dui (...) e lontana dalla città 18 miglia..." è costituita da 760 fuochi e 3000 anime. Il territorio di Orzinuovi comprende anche quattro "ville" - Coniolo, Ovanengo, Rossa e Pudiano - governate tutte dal comune orceano. Il comune ha un'entrata annua di lire 10000 di planetti ed "...è in estimo del territorio per 14 lire ed 1 soldo (...) ma dicono di essere gravati della mità in circa". Orzinuovi paga i dazi alla camera fiscale di Brescia per limitazione tranne quelli dell'imbottato del pane, vino e carne che sono ad utile della comunità. Benchè il comune abbia statuti propri, si governa con gli statuti della città di Brescia (3).
Il ceto dirigente è costituito da una ristretta cerchia di nobili e aristocratici e misure restrittive bloccano l'accesso di "homines novi" agli uffici comunali (4).
La monopolizzazione dell'ufficio pubblico comporta il controllo della vita sociale ed economica del comune ed è per questa ragione che il consiglio generale non solo affida ai suoi componenti gli uffici comunali, ma nomina nuovi consiglieri scegliendoli tra una rosa di nomi di "signori" locali: le famiglie più in vista sono quelle dei Corniani, De la Porta, Torta, Martinengo, Quinzani, Cossali, Cavalli, Caprioli, Marcandoni, De Sesto, etc. (5).
Si rimanda per il funzionamento di tale consiglio e per il suo rapporto con il podestà e il provveditore alle note storiche delle serie 1, 2, 3 e 12.
Nel 1600 compare un secondo organo di governo locale che inizialmente collabora, ma poi sostituisce il consiglio generale nella gestione dell'attività economica e finanziaria del comune: è il consiglio speciale, assemblea ristretta del consiglio generale, costituita dai quattro consoli del mese, dai cinque deputati pubblici, dai quattro ragionati e dai due cancellieri (6).
Al consiglio speciale è affidata l'amministrazione dei "negotii d'interesse publico" ed in particolare dell'attività economica e finanziaria comunale. Il consiglio speciale dispone ed amministra il denaro pubblico, il maneggio del quale, però, spetta al massaro. Anche per questo organo amministrativo si è preferito rinviare la descrizione analitica della sua composizione e del suo funzionamento alle note storiche delle serie 3, 4, 5.
La complessa funzione contabile svolta dal consiglio generale e dal consiglio speciale attraverso i membri eletti per il controllo e i funzionari nominati a svolgere le operazioni contabili nei vari settori trova ampia documentazione nelle serie 7 per l'amministrazione dei beni patrimoniali, 8 e 9 per le controversie sui diritti del comune riguardo le acque, 10 per il catasto ed in particolare nella serie 11, cui si rinvia per una completa descrizione dell'organizzazione contabile del comune.
Si devono poi ricordare altre cariche comunali, emerse durante l'esame della documentazione, che non trovano un'estesa trattazione nelle successive note di presentazione alle serie: tra gli ufficiali ordinari si trova un procuratore per le cause pubbliche in Orzinuovi e un procuratore per le cause pubbliche in Brescia, nonchè un deputato anziano alle denuncie. Fra gli ufficiali straordinari, un consigliere della chiesa maggiore per la riscossione dei legati, quattro deputati al monte di pietà, quattro deputati ed un massaro sopra le entrate dei poveri, un esattore delle sanzioni, i deputati "alle condenasioni" dei rettori, i deputati alle cause per la limitazione dei dazi e per le cause degli incendi, etc. (7).

Note
1. Cfr. Archivio del Territorio, "Registrum Carbonii", ms., sec. XV, in Archivio di Stato di Brescia, b. 29.
2. Cfr. C. A. Mor, "Le origini e le tradizioni storiche di Orzinuovi", 2 voll., Città di Castello, 1925 e Milano, 1934, vol. II, pp. 84 - 85.
3. Cfr. G. Da Lezze "Il catastico bresciano 1609 - 1610", ed. anast., 3 voll., Brescia, 1969 - 1973, (Studi Queriniani, III), vol. II, pp. 355 - 402.
4. Cfr. serie 11.
5. Cfr. C. A. Mor, "Le origini...", cit., pp. 141 - 147, 224 - 228, 276 - 277, 306 - 308.
6. Cfr. serie 5.
7. Cfr. Archivio del Territorio, cit., b. 29.