Congregazione di carità di Songavazzo (1862 - 1937)

Sede: Songavazzo

Tipologia ente: ente di assistenza e beneficenza

Progetto: Comune di Songavazzo

Per le informazioni essenziali di carattere istituzionale sulla congregazione di carità si veda il profilo generale accessibile da questa scheda (link Collegamenti).

Gli scopi della Congregazione di Carità consistevano, secondo una consuetudine dichiarata antica ancora nel secolo scorso, nella distribuzione del sale ai poveri del paese ed in un sussidio ai più miserabili. La prima venne istituita dall'Opera Pia del Sale, che aveva come scopo la distribuzione di 2 kg di sale per ogni abitante originario di Songavazzo e di 1 kg per ogni altro abitante immigrato. La distribuzione del sale venne concessa nel 1575 da S. Carlo Borromeo negli atti della visita pastorale alla parrocchia di Songavazzo. Vi era inoltre la l'Opera Pia Marinoni e Covelli che aveva lo scopo di concorrere al pagamento del maestro della scuola. Sconosciuti sono i documenti fondanti queste opere pie (1).
Nello stato attivo e passivo della Congregazione di Carità del 1809 (b. 2, fasc. 24) è presente un prospetto dei legati, assegni, prestazioni, livelli e decime passivi erogati dall'ente. Vi sono riportati come beneficiari:
- il maestro di scuola, che insegna a leggere, scrivere ed i principi di aritmetica, finanziato con gli ultimi tre capitali descritti nel quadro C del conto consuntivo. L'erogazione viene effettuata in attuazione della volontà del fu Paolo Benzoni di Songavazzo, che con testamento del 6 agosto 1714, atti notaio Giovanni Pedrocchi di Rovetta, stabiliva un lascito in denaro al comune da utilizzare per fare scuola a dieci fanciulli più poveri per cinque mesi ogni anno;
- le fanciulle più povere, sussidiate con una piccola somma di denaro nel momento in cui sposano. L'erogazione si effettua per consuetudine ed in merito alla quale non è stato ritrovato alcun documento fondante;
- le donne partorienti, che ricevono una somma di denaro se originarie ed abitanti di Songavazzo se non originarie solo la metà. Anche questa erogazione si effettua per antichissima consuetudine e non ha alcun documento fondante;
- gli abitanti del comune a cui viene dispensato una volta all'anno, per antichissima consuetudine, quella quantità di sale che può essere acquistata con le rimanenze del ricavato dalla vendita della legna del comune dopo aver pagato una serie di spese del comune.
La Congregazione di carità di Songavazzo prosegue l'attività della locale Pia Misericordia.
La Congregazione di Carità gestiva nel 1813 le Misericordie di Onore, Songavazzo e Cerete, come risulta dalla notifica che questo ente fa alla Prefettura di Bergamo dell'invio dei bilanci consuntivi distinti di queste tre opere pie (2).
In un altro rendiconto dello stato patrimoniale della Misericordia inviato su richiesta alla Commissaria Distrettuale nel 1866 (b. 3, fasc. 11) sono ribaditi ancora gli stessi scopi e finalità: serve a sussidiare i poveri, gli infermi e le donne partorienti, nonché per una generale dispensa di sale agli abitanti del comune, erogando in ciò l'annua somma di circa austriache L. 5000 ed altre L. 118 che si versano annualmente nella cassa comunale pel titolo della pubblica istruzione. Il patrimonio complessivo è stimato in quella data in L. 16.740 con una rendita annua di L. 837.
Le entrate della Misericordia, registrate nei quinternetti compilati dall'esattore a partire dal 1743, sono provenienti da affitti di capitale, legati e livelli in denaro, livelli a frumento, affitti di terreni, livelli a miglio.
Con testamento rogato dal notaio Giovanni Pedrocchi di Rovetta il 6 agosto 1714, Paolo Benzoni di Songavazzo istituì un legato avente lo scopo di pagare un maestro che facesse scuola a dieci alunni fra i più poveri del paese per almeno cinque mesi all'anno.
Nel 1794 con la divisione dei due comuni di Onore e Songavazzo, prima uniti in un solo comune, viene determinata la divisione anche della Misericordia. Viene compilata una polizza di tutti i beni dell'ente che annualmente rendono L. 105, soldi 16 e denari 3. Di tale rendita Onore assegna a Songavazzo L. 72, soldi 11 e viceversa Songavazzo ad Onore i rimanenti L. 43, soldi 5 e denari 3, con uno scarto di soldi 3 e denari 4. Si stabilisce quindi che tale ripartizione venga accettate dalle parti e che tutti i beni non riportati in polizza della Misericordia siano divisi assegnandone tre ottavi ad Onore e cinque ottavi a Songavazzo.
Le decime domenicali di diritto della Misericordia prima e della Congregazione di Carità poi, vennero riconosciute all'ente con atto in data 12 novembre 1543 rogato dal notaio De Minoli Giorgio, fu Bortolo di Bergamo. Nel 1893 queste vengono commutate in denaro.

(1) Nel 1820 la Commissaria Distrettuale sollecita il comune affinché trasmetta i documenti provanti la fondazione del legato e nel 1908 in una nota della Commissione Provinciale di Beneficenza ed Assistenza Pubblica di Bergamo si sostiene che sono sconosciuti i documenti fondanti tali donazioni.
(2) Vedi nei conti consuntivi del 1813.

Compilatori
Del Bello Sergio, archivista