Istituto De Rodolfi e opere pie annesse (1832 - 1982)

Altre denominazioni:
Pio istituto dei poveri 1832 - 1968

Sede: Vigevano

Tipologia ente: ente di assistenza e beneficenza

Progetto: Comune di Vigevano: archivi aggregati

La casa di riposo De Rodolfi prende il nome dal fondatore Cristoforo De Rodolfi. Trae le sue origini dalla Casa della carità dei poveri di Cristo, istituita nel 1535, divenendo in seguito Pio istituto dei poveri e, dal 1968, Istituto De Rodolfi. L'istituto oggi offre la propria assistenza a centinaia di anziani prevedendo servizi di assistenza sanitaria, trattamenti riabilitativi e attività di socializzazione e animazione.
"Nel 1768 [...] termina la storia autonoma della Casa di carità, che viene inglobata, come tutti gli ospedali e gli enti caritativi operanti sul territorio vigevanese, nella Congregazione di carità. Nel 1832 la casa sarà rifondata, col titolo di Pio Istituto dei poveri, divenendo casa di ricovero e lavoro per poveri e mendicanti, con sede presso l'Ospedale civile. Solo nel 1908 il Pio Istituto verrà dotato di una sede autonoma, quella che ancora oggi funge da ricovero per anziani e che nel 1968 assume l'attuale intitolazione Istituto De Rodolfi" (1).
Con decreto luogotenenziale in data 4 aprile 1918 furono approvati lo statuto per l'amministrazione dell'Ospedale e pii luoghi annessi e gli statuti dell'Opera pia Deomini, dell'Orfanotrofio Merula, dell'Orfanotrofio Riberia. dell'Ospedale degli infermi, del Pio istituo dei poveri, del Pio istituto Mercalli.
Nel 1940 "poiché la denominazione Pio Istituto dei Poveri contrastava con la concezione etica e sociale del fascismo in materia di beneficenza ed assistenza, venne mutata in Casa di ricovero. Nel 1968 assunse l'attuale denominazione di Istituto De Rodolfi. Dal 1973 fu decentrato dall'Ospedale ed assunse amministrazione propria; attualmente in funzione ed amministrato dal Comune di Vigevano" (2).
Le opere pie Brefotrofio provinciale, Opera pia Deomini, Opera pia delle doti, Ospizio degli esposti, Opera pia Orfanotrofio Merula, Opera pia Mercalli, Opera pia Orfanotrofio Riberia, Opera Pia Mercalli vennero scorporate dall'Ospedale in data 31 luglio 1973 e le competenze relative assegnate all'Istituto De Rodolfi che mutò la propria denominazione in Istituto De Rodolfi e OO. PP. AA.
In questo periodo di transizione dalla gestione dell'Ospedale civile alla definitiva estinzione, il De Rodolfi amministrò le proprietà rimaste a ciascuna opera pia, gestendone la riscossione degli affitti, la manutenzione, i rapporti con gli inquilini e mantenendo attiva una contabilità autonoma per ciascun ente.
Nel 1982 le istituzioni inattive annesse vennero definitivamente estinte (con devoluzione del patrimonio residuo al Comune di Vigevano) e l'Istituto De Rodolfi cessò la gestione autonoma per diventare a tutti gli effetti di proprietà comunale (3).
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Note
1. Per una storia delle origini della Casa di carità e del fondatore Cristoforo Rodolfi si veda il saggio di Pier Luigi Muggiati "Cristoforo Rodolfi e la Casa della carità" in "Viglevanum", anno 11, marzo 2001, pp. 33 - 37. Presso la sede dell'Archivio storico civico di Vigevano è conservato l'Archivio del Pio Istituto dei poveri, corredato di inventari cartacei e di strumenti di ricerca informatici.
2. Cfr. Introduzione storica all'inventario dell'Archivio del Pio Istituto dei Poveri, 1995.
3. Per ricostruire la storia della Casa di carità fondata dal Cristoforo De Rodolfi è necessario quindi consultare l'inventario e l'archivio del Pio istituto dei poveri, per quanto riguarda la storia dalle origini al 1968 (con documentazione relativa alla gestione autonoma, alla gestione della Congregazione di carità di Vigevano e dell'Ospedale civile), mentre nel presente lavoro è documentata l'attività assistenziale degli ultimi decenni, il passaggio dell'ente al Comune e l'annessione delle opere pie vigevanesi.
La storia degli istituti aggregati (Brefotrofio provinciale, Opera pia Deomini, Opera pia delle doti, Ospizio degli esposti, Orfanotrofio Merula, Pio istituto Mercalli, Orfanotrofio Riberia, Pio istituto Mercalli) può essere ricostruita consultando gli archivi e gli inventari storici conpresso la sede dell'Archivio storico civico di Vigevano per quanto riguarda il periodo dalle origini al 1973, mentre il presente lavoro documenta la gestione delle proprietà di tali enti prima della soppressione (dal passaggio all'Istituto all'estinzione prevista dalla legge regionale n. 72 del 28 dicembre 1982).
Le partizioni cronologiche non si riflettono automaticamente sugli estremi cronologici dei documenti conservati in ciascun archivio e documentazione relativa a un'altra gestione dell'ente può in qualche caso essere conservata nell'ente che deteneva la gestione in precedenza (o in successione) al passaggio di competenze.

Bibliografia
- Muggiati 2001 = P. L. Muggiati, Cristoforo Rodolfi e la Casa della carità, in "Viglevanum", anno 11, marzo 2001, pp. 33 - 37

Compilatori
Locatelli Gabriele, Archivista
Pozzi Paolo, Archivista