Casa Editrice Libraria Ulrico Hoepli spa (1870 -)

Sede: Milano

Tipologia ente: ente economico/impresa

Progetto: Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori: censimento degli archivi editoriali della Lombardia

Lo svizzero Ulrico Hoepli (Tuttwil, Svizzera 1847 - Milano 1935). iniziò la sua attività a Milano nel 1870 come libraio, acquisendo un’attività già avviata nel cuore della città. Le precedenti esperienze nel settore e i contatti esteri valsero a conquistargli in breve tempo una certa notorietà nell’importazione di libri dall’estero, mentre contemporaneamente promuoveva un settore allora poco sviluppato in Italia, l’antiquariato. Il successo della sua attività lo convinse a tentare l’espansione anche in altre città (a Napoli nel 1873; a Pisa nel 1876), anche se dopo pochi anni preferì concentrare le sue forze sul ricco mercato librario lombardo .
Se l’attenzione e la cura poste nella promozione della libreria costituirono sempre una delle caratteristiche di Hoepli, già nel 1871 egli iniziò una sporadica attività editoriale. Il primo volume fu una grammatica francese di G .S. Martin; seguirono altre opere, fra cui il monumentale "Codex diplomaticus Cavensis". Per garantirsi una certa continuità nelle pubblicazioni, Hoepli prese contatto con varie istituzioni scientifiche (l’Osservatorio astronomico di Brera; l’Istituto lombardo di scienze, lettere ed arti; l’Ufficio idrografico della R. Marina di Genova), mostrando un particolare interesse nei riguardi della produzione tecnica e scientifica. Produzione ben conosciuta durante gli anni di apprendistato nella Mitteleuropa, ma che difettava ancora in Italia, nonostante l’avvio della rivoluzione industriale e le conseguenti nuove necessità di dotarsi dei necessari strumenti per la diffusione delle conoscenze tecniche. Nel 1874, Hoepli creò una collana dedicata alla scienza applicata, la "Biblioteca tecnica", destinata specificamente agli ingegneri. In essa comparvero opere di Reuleaux sulla "Cinematica teorica", di Stoppani sulla purezza del mare e dell’atmosfera, di Pavesi sulle acque, di Ferrini sulla fisica tecnologica, nonché le tavole logaritmiche di Bremiker. Mentre tale collana rivestiva un alto valore scientifico e si rivolgeva a un pubblico di specialisti, Hoepli progettò una collana a carattere più divulgativo, rivolta principalmente a studenti, tecnici, artigiani. L’esempio era quello di editori esteri come la Macmillan, con i suoi "handbooks" a basso costo, ma rigorosi nell’esposizione scientifica e didattica. Nel giugno 1875 il "Manuale del tintore" di Roberto Lepetit diede avvio a una nuova collana, destinata a caratterizzare da allora la produzione della casa editrice: i "Manuali Hoepli". Ad esso fece seguito il "Manuale dell’ingegnere civile e industriale" di Giuseppe Colombo che ebbe uno straordinario riscontro di vendite: nel 1895 raggiunse la quattordicesima edizione e fu venduto in 36 .000 copie, costituendo un irrinunciabile punto di riferimento per gli studi del settore e un momento di svolta nell’attività di Hoepli. Avvalendosi di traduzioni e di contatti con i docenti di istituti quali la Società d’incoraggiamento d’arti e mestieri, l’Università di Pavia e soprattutto l’Istituto tecnico superiore (il futuro Politecnico), l’editore promosse pubblicazioni di grande successo, che coprivano tutti i campi della scienza e della tecnica. Fra i numerosi autori italiani basterà citare Brioschi, Ferrini, Gabba, Loria, Pavesi, Stoppani, Cantoni; fra gli stranieri Geikie, Balfour Stewart, Roscoe .
L’interesse che riveste tale collezione è legata a un duplice aspetto. Da un lato, la divulgazione di conoscenze scientifiche attraverso una collana economica, in settori spazianti dalla chimica alla fisica, dall’astronomia all’agronomia, dalla matematica alla mineralogia; dall’altro, la creazione di strumenti pratici di orientamento per l’esercizio pratico di arti e mestieri. Si pensi per questo secondo aspetto al "Manuale teorico -pratico per le piccole industrie" di Alberto Errera, studiato come guida all’impianto di una nuova impresa; ai molti manuali dedicati all’agricoltura e alle attività connesse ("Enologia", "Apicoltura razionale", "Caseificio", "Frumento e mais", "Il tabacco", "Il prato"). Si pensi anche alle innumerevoli guide a più svariati mestieri (macchinista e fuochista, droghiere, operaio elettrotecnico, liquorista, commerciante, apprendista meccanico, imbalsamatore, inventore, decoratore, ecc .).
Il periodo tra il 1891 e la prima guerra mondiale costituì il periodo di massima espansione della collana, con uscite annuali intorno ai 40/50 titoli. Ampliatisi fino a comprendere anche gli ambiti umanistici, i Manuali Hoepli erano suddivisi in quattro serie (scientifica, storica, letteraria, giuridica e linguistica; pratica; artistica; speciale) e mantennero tale suddivisione fino al 1919, costituendo l’asse portante della casa editrice.
Con il tempo, gli interessi della casa editrice si allargarono e le collane crebbero. Nel periodo fra le due guerre, la Casa editrice, oltre a stampare le opere di Mussolini, pubblicò varie opere legate ai nuovi interessi coloniali, mentre le uscite dei Manuali diminuivano di numero, rivolgendosi a un pubblico più specialistico. La fine del decollo industriale e l’affermarsi di una nuova fascia di lettori prodotto dalla scolarizzazione, divenuta di massa dal secondo dopoguerra, unitamente a una maggiore segmentazione del pubblico, comportarono anche per la casa Hoepli un ripensamento delle proprie pubblicazioni .
Oggi l’editore è impegnato su un vasto fronte, articolando la sua produzione in 16 collane (saggistica, libri per ragazzi, ma soprattutto libri tecnici e scolastici), rimanendo fedele all’ispirazione originale di editore di opere tecniche e di scienze applicate. Distribuisce e promuove anche pubblicazioni di altri editori, fra cui Alpha Test (test universitari) e D'Anselmi (testi tecnici).

Ambiti editoriali: saggistica; grandi opere; ragazzi;

Bibliografia: L. Barile, "Editoria fine secolo. I manuali Hoepli e la divulgazione scientifica", in "Nuova Antologia", CXVIII,1981, n. 2140, pp. 176 -207; Id ., "I manuali Hoepli e i pratesi protagonisti della grande collana editoriale", in "Prato. Storia e arte", XXXI, 1990, n. 77, pp. 88 -95; A. Assirelli, "Un secolo di Manuali Hoepli 1875 -1971", Milano, Hoepli, 1992; E. Scarpellini, "Editoria e cultura tecnico -scientifica nella Milano del secondo Ottocento: la Ulrico Hoepli", in "Innovazione e modernizzazione in Italia fra Otto e Novecento", a cura di E. Decleva, C .G. Lacaita, A, Ventura, Milano, Angeli, 1995, pp. 578 -632; N. Tranfaglia, A. Vittoria, "Storia degli editori italiani", Bari, Laterza, 2000 .

ISBN: 978 -88 -203

Novità: 51
Collane: 16

Compilatori
Scarpellini Emanuela, Archivista